Mattia Radocchia: “ Process Improvement Manager presso Stellantis”
In questo articolo vi raccontiamo la storia di una delle nostre eccellenze, Mattia Radocchia, laureando alla Facoltà di Ingegneria gestionale, che lavora come Process Improvement Manager presso l’azienda Stellantis (ex FCA).
“Conseguito il diploma ho interrotto la mia carriera universitaria dopo aver colto l’interessante proposta lavorativa dell’ex casa automobilistica FCA (divenuta poi Stellantis).
L’ambiente dinamico mi ha permesso di emergere fin da subito e di inserirmi in progetti di collaborazione con giovani talentuosi ingegneri, che mi hanno profondamente ispirato.
Mi piaceva molto avere a che fare con tutte quelle analisi, numeri e grafici, unite alla propensione all’innovazione e alla ponderatezza nei momenti critici.
Insomma: volevo diventare un Ingegnere a tutti gli effetti.
L’iscrizione alla facoltà di Ingegneria gestionale dell’università Cusano mi ha permesso di lavorare e studiare contemporaneamente.
Il duro lavoro e la formazione accademica mi hanno dato il giusto slancio per progredire di ruolo in ruolo. Assunto come operaio, ad oggi ricopro la posizione di Process Improvement Manager ad una età precoce rispetto alla media aziendale.”
Di cosa ti occupi nello specifico in qualità di Process Improvement Manager presso il gruppo Stellantis?
“Lavoro nello stabilimento Sevel che produce veicoli commerciali Stellantis, di cui il più famoso è il Ducato.
In qualità di Process Improvement Manager ho degli obiettivi tecnico-economici da raggiungere insieme al mio team: le principali finalità sono quelle di ridurre il costo di trasformazione e migliorare la qualità del prodotto finale.
La maggior parte dei miei progetti verte sull'automazione al fine di ridurre la manodopera, sulla conversione in tecnologie energeticamente più efficienti e sull’adozione di materiali più performanti.
Quotidianamente, insieme al mio team, studio soluzioni per azzerare i difetti qualitativi dei veicoli prodotti.
Il fascino principale di questo ruolo è che la routine non esiste: si lavora per il cambiamento, a volte per stravolgere i processi, per “l’improvement”.”
Sei un nostro laureando in Ingegneria gestionale: sei soddisfatto di questa esperienza formativa?
“Gli anni sono volati e sono alla stesura della tesi, posso affermare che la comprensione approfondita delle tecnologie e dei processi industriali avviene attraverso questo indirizzo formativo. La credenza che la conoscenza si acquisisca solo attraverso il lavoro e senza lo studio è una convinzione errata.”
Quali sono, secondo te, i plus della Facoltà di Ingegneria di Unicusano rispetto agli altri Atenei?
“Gli appelli sono ben distribuiti nel corso dell’anno, l’assistenza dei docenti e i forum tra studenti fanno sempre percepire la sensazione del contatto umano.
L’università telematica minimizza i tempi morti degli atenei tradizionali e quindi consente di lavorare e studiare contemporaneamente.
Questo parallelismo, soprattutto quando il lavoro collima con ciò che si studia, è un plus notevole a livello formativo.”
C’è stato un docente che hai apprezzato particolarmente durante il percorso universitario?
“Sì, Stefano Guarino, professore di tecnologia meccanica che ho scelto come relatore di tesi.
Ho apprezzato molto la sua risolutezza e la sua continua disponibilità.”
Quali sono le tue aspirazioni professionali?
“Vorrei crescere fino a raggiungere ruoli dirigenziali e diventare un personaggio influente per il mondo manifatturiero italiano. Il percorso lo sto tracciando ma di strada da fare ce n’è ancora tanta, bisogna continuare con l’unico valido ascensore sociale: lo studio!!!”
Mattia ha effettuato un brillante percorso di carriera, entrando fin da subito in un’azienda prestigiosa come Stellantis (ex FCA).
Dalle sue parole emerge tutta la passione che nutre nei confronti del suo lavoro e dello studio, tassello fondamentale per la sua crescita professionale.
Gli facciamo i nostri migliori auguri per il prossimo conseguimento della Laurea in Ingegneria gestionale e per il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi.
In bocca al lupo Mattia!
A cura di Sara Marini - Area Marketing