Università: i grandi atenei nazionali in affanno. L’ascesa dell’UniCusano
Anvur ha pubblicato recentemente i dati relativi alla graduatoria delle università italiane, alle quali è stato assegnato un posto in classifica in base alla produttività della ricerca tra il 2004 e il 2010. Tenendo conto di 14 aree scientifiche differenti, la fotografia della ricerca di qualità tra gli atenei del nostro paese evidenzia come, tranne Padova e Bologna, i migliori risultati sono stati ottenuti dalle realtà accademiche meno note e meno grandi a partire da Milano Bicocca, che si è piazzata seconda, ben al di sopra della più grande Statale di Milano che è invece decima. Stesso esempio può valere per Roma Tor Vergata, al nono posto, contro il ventiduesimo di Roma La Sapienza, superata anche da Roma Tre (15° posto). Risultati non proprio eclatanti provengono dalla realtà delle università telematiche anche se alcune di esse, come ad esempio la UniCusano, struttura nata con la peculiarità dell’erogazione telematica dell’insegnamento ma divenuta ben presto un riferimento per le lezioni, i seminari e i convegni in presenza, rappresentano quell’eccezione da cui partire per scalare le classifiche di qualità che vedono i grandi atenei nazionali sempre più in affanno rispetto all’attenzione, lo scrupolo e la professionalità che emergono da atenei come l’UniCusano.
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