Tesi di laurea e CHAT GPT: il software antiplagio riconosce l’AI?
L’innovazione tecnologica ha rivoluzionato molteplici aspetti della vita quotidiana, compreso l’ambito accademico. Con l’avvento degli strumenti di intelligenza artificiale (AI) come CHAT GPT, la scrittura di tesi di laurea e documenti accademici ha subito un notevole cambiamento. Tuttavia, con questo cambiamento sono emerse anche nuove sfide, tra cui la questione del plagio. In questo contesto, sorge spontanea una domanda: i software antiplagio sono in grado di riconoscere i testi generati dall’intelligenza artificiale? In questo articolo esamineremo da vicino questa importante tematica, esplorando le sfide e le potenzialità che emergono dall’utilizzo di strumenti di AI nella scrittura accademica e nell’identificazione del plagio.
Intelligenza artificiale per scrivere tesi: pro e contro
Nel dibattito sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) per la stesura di tesi accademiche, la verità si trova spesso nel mezzo. Da un lato, non è corretto demonizzare l’IA e vederla come una minaccia da cui difendersi come se fossimo immersi in un racconto di Isaac Asimov. Dall’altro, affidare totalmente le nostre mansioni lavorative o quotidiane all’IA potrebbe rivelarsi avventato.
Nel contesto della produzione di testi, l’IA rappresenta un alleato formidabile per generare idee creative e fornire spunti su cui ragionare per creare un prodotto finale di qualità. Tuttavia, copiare e incollare un testo generato interamente da un software presenta diversi rischi. Anche se preciso e performante, il testo potrebbe contenere refusi, mancare di coesione nei periodi, presentare ridondanza concettuale e altri problemi comuni.
Pe questo, possiamo dire che il problema non risiede nell’intelligenza artificiale in sé. Gli strumenti di IA sono destinati ad essere sempre più integrati nelle nostre attività, ma non devono prendere il sopravvento a discapito della motivazione e dell’impegno degli studenti, né compromettere l’originalità dei loro elaborati.
Come scrivere la tesi sfruttando le potenzialità dell’AI
Perché il sistema di Chat GPT si è diffuso così ampiamente nell’ambito universitario? L’acronimo GPT, che sta per Generative Pre-trained Transformer, si riferisce a una tecnologia innovativa nel campo del machine learning. Grazie alla complessità dei suoi numerosi parametri, questa piattaforma di intelligenza artificiale consente di elaborare informazioni inserite sotto forma di richieste e di generare contenuti originali. Inoltre, rispetto ad altri strumenti analoghi più sofisticati, Chat GPT offre un servizio gratuito di discreta qualità. Tecnicamente è possibile utilizzare Chat GPT per scrivere una tesi in un breve lasso di tempo e in maniera gratuita.
Tuttavia, è fondamentale considerare questioni di diritto d’autore e deontologia. L’intelligenza artificiale dovrebbe essere vista come un ausilio per gli studenti, aiutandoli a superare eventuali ostacoli e offrendo supporto nella verifica delle fonti e delle informazioni. Tuttavia, non può essere l’unica autrice di un elaborato universitario o di qualsiasi altro tipo di opera intellettuale.
Ci sono anche limitazioni oggettive da considerare. Chat GPT non è ancora in grado di comprendere tutte le domande poste e non offre risposte altamente precise. Si basa su temi e argomenti astratti, non sempre aggiornati, e spesso formula risposte in modo vago, con numerose ripetizioni. Pertanto, la creatività umana non può essere completamente sostituita dalla tecnologia.
Se stai utilizzando Chat GPT per scrivere la tua tesi o per svolgere una ricerca scolastica, è importante fare attenzione e adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare violazioni del diritto d’autore, appropriazioni illecite e usi impropri degli strumenti di intelligenza artificiale. La lotta contro il plagio, che include anche le questioni legate all’IA, è un atto di responsabilità nel contesto accademico e professionale, nonché un’espressione di etica accademica. Aiuta a promuovere la creatività e l’originalità delle opere.
Plagio della tesi: le conseguenze pratiche e penali
Tesi e AI: esiste un rilevatore plagio di Chat GPT?
Quando si discute di creatività, scrittura e intelligenza artificiale nell’ambito accademico, una delle principali preoccupazioni riguarda l’utilizzo di Chat GPT nelle tesi di laurea.
Presso l’Università di Firenze, è stato segnalato un primo caso di tesi universitaria presumibilmente scritta con l’assistenza dell’intelligenza artificiale, dopo le segnalazioni di alcuni docenti. In particolare, il sospetto si è concentrato su una tesi nel campo delle scienze giuridiche, caratterizzata da un italiano impeccabile, redatta da una laureanda straniera non madrelingua. Una situazione simile è stata notata anche nell’ambito dell’economia, dove la qualità della tesi è migliorata in modo repentino.
Per far fronte all’uso improprio dell’Intelligenza Artificiale nella redazione della tesi, stanno emergendo interessanti strumenti antiplagio per il rilevamento dall’IA. L’obiettivo è quello di rendere più complesso l’utilizzo di metodi basati sull’intelligenza artificiale, come ChatGPT, per la stesura di ricerche e tesi di laurea. Attualmente, i servizi antiplagio si basano su algoritmi che analizzano il testo di una tesi e confrontano le sue forme lessicali e sintattiche con quelle presenti nel Web o nelle banche dati, al fine di individuare eventuali casi di copiatura.
Tuttavia, questo approccio non è sufficiente quando si tratta di testi generati da intelligenze artificiali. Per questo motivo, è stato sviluppato un rilevatore di plagio specifico per l’IA, capace di distinguere tra testi scritti da esseri umani e quelli generati da intelligenze artificiali. L’annuncio è stato fatto da Frédéric Agnès, presidente di ‘Compilatio‘, una società francese specializzata nello sviluppo di software contro la violazione del diritto d’autore, tra i più utilizzati negli atenei italiani. Tramite questo strumento è possibile identificare i testi artificiali tra una miriade di documenti, tra cui tesi di laurea, relazione di tirocinio, tesi di dottorato, pagine web, articoli di stampa, articoli scientifici, ecc.
In conclusione, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando molti settori, compreso quello accademico. Tuttavia, è fondamentale comprendere appieno le sue potenzialità e le sue limitazioni. Se sei interessato a esplorare ulteriormente il mondo dell’intelligenza artificiale e approfondire le tue conoscenze in questo campo in continua evoluzione, puoi iscriverti al Master in Intelligenza Artificiale di Unicusano. Questo programma offre un’opportunità unica per acquisire competenze specializzate e prepararsi per le sfide del futuro.
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