A quanto ammonta lo stipendio degli insegnanti? Chi sta per intraprendere la carriera scolastica dovrebbe conoscere con esattezza l’ammontare degli stipendi. La parte economica riveste un ruolo importante nella scelta di una professione. Passione e vocazione sono fondamentali per fare l’insegnante. Il giusto compenso, però, non è un fattore da tenere in scarsa considerazione.
Scopri lo stipendio di un docente di scuola superiore e le differenze derivanti dall’anzianità di servizio.
Quanto guadagna un insegnante alle superiori?
Lo stipendio di un professore delle scuole superiori, come quello di tutti gli altri insegnanti, è influenzato da vari fattori. Il principale e più decisivo è l’anzianità di servizio. Un insegnante con molti anni di esperienza alle spalle guadagnerà certamente di più rispetto a un docente alle prime armi. Qual è la differenza?
In genere, all’inizio della carriera lo stipendio si aggira sui 1.760,88 euro mensili lordi, corrispondenti a 1.350 euro netti. Alla fine della carriera, invece, si può arrivare a percepire fino a 2.625,78 lordi al mese, corrispondenti a 1.960 euro netti.
Per quanto riguarda gli stipendi degli insegnanti delle scuole superiori suddivisi in base all’anzianità di servizio, ecco un riepilogo stilato in base agli ultimi contratti del CCNL scuola:
- Da 0-8 anni di servizio: 1.350 euro mensili netti (22.678,52 euro lordi all’anno)
- Tra i 9 e i 14 anni di servizio: 1.503 euro mensili netti (25.995.81 euro lordi all’anno)
- Tra i 15 e i 20 anni di servizio: 1.643 euro mensili netti (28.520,99 euro lordi all’anno)
- Tra i 21 e i 27 anni di servizio: 1.786 euro mensili netti (31.736,25 euro lordi all’anno)
- Tra i 28 e i 34 anni di servizio: 1.895 euro mensili netti (33.837,37 euro lordi all’anno)
- Oltre i 35 anni di servizio: 1.960 euro mensili netti (35.505,47 euro lordi all’anno)
Le cifre elencate qui sopra rispondono alla domanda “quanto guadagna un insegnante di ruolo?”. Si tratta, infatti, degli stipendi percepiti dai docenti di ruolo, vale a dire dai professori assunti con contratto a tempo indeterminato.
Stipendio insegnanti con incarico di supplenza
I professori assunti tramite graduatoria (GaE – graduatorie a esaurimento, GPS – graduatorie provinciali supplenze e GI – graduatorie d’istituto) hanno una retribuzione variabile. Lo stipendio di un docente supplente dipende cioè dai giorni di servizio. In media, la retribuzione si attesta sui 600 euro per le supplenze brevi. Nel caso di supplenze lunghe, invece, può arrivare fino a 1300 euro mensili.
Le cifre medie appena riportate valgono anche per gli stipendi degli insegnanti provenienti dalle graduatorie MAD.
Nel caso poi di supplenze brevi, viene applicata una tabella ministeriale. Cosa significa? Queste sono le paghe previste per supplenze da poche ore:
- 2 ore – 175 euro
- 4 ore – 382 euro
- 6 ore – 503 euro
- 8 ore – 785 euro
- 10 ore – 956 euro
Stipendi docenti: il confronto con l’Europa
Un nuovo rapporto Eurydice (periodo 2021-2022) ha rivelato che tra gli stati europei ci sono notevoli differenze. Un insegnante del Lussemburgo, infatti, può guadagnare più del triplo di uno italiano.
Queste differenze non riguardano solo gli stipendi degli insegnanti a inizio carriera, ma anche gli incrementi salariali che possono verificarsi nel corso della loro carriera.
In Francia, per esempio, gli insegnanti iniziano con uno stipendio annuo lordo di 35.309 euro per la secondaria di secondo grado. Alla fine della carriera (dopo 35 anni), lo stipendio di un insegnante francese delle scuole superiori arriva a 60.832 euro lordi all’anno.
Le cifre non sono molto diverse in Spagna, dove c’è un aumento salariale più modesto durante la carriera. L’ultimo scatto di anzianità, tra l’altro, avviene dopo 39 anni di insegnamento. Lo stipendio di un insegnante della scuola secondaria di secondo grado a inizio carriera ammonta a 35.595 euro lordi all’anno. A fine carriera, invece, lo stipendio spagnolo arriva a 51.500 euro lordi all’anno.
Gli stipendi degli insegnanti diventano tra i più alti dell’area euro in Germania e Lussemburgo. A Berlino, i professori della secondaria di secondo grado iniziano con uno stipendio annuo lordo di 64.009 euro. A fine carriera, la retribuzione raggiunge gli 87.323 euro.
Nel Lussemburgo, i professori delle scuole superiori guadagnano 81.079 euro annui lordi all’inizio della loro carriera. Quando arrivano a fine carriera lo stipendio di un professore arriva a 140.935 euro lordi all’anno.
Quanto guadagna un professore delle medie?
Per dare una panoramica completa delle retribuzioni del mondo scuola mancano gli stipendi degli insegnanti di scuola secondaria di primo grado, vale a dire la scuola media.
Sono identici agli stipendi dei professori di un liceo? No, qui di seguito la retribuzione annua lorda in base agli anni di servizio:
- Da 0-8 anni di servizio: 22.678,52 euro lordi all’anno
- Tra i 9 e i 14 anni di servizio: 25.342,05 euro lordi all’anno
- Tra i 15 e i 20 anni di servizio: 27.676,59 euro lordi all’anno
- Tra i 21 e i 27 anni di servizio: 29.948,17 euro lordi all’anno
- Tra i 28 e i 34 anni di servizio: 32.179,35 euro lordi all’anno
- Oltre i 35 anni di servizio: 33.837,37 euro lordi all’anno
Come valutare gli stipendi dei insegnanti in base a ore di lavoro e ferie
Nel valutare le retribuzioni bisogna tener conto di una serie di aspetti, primo fra tutti l’impegno lavorativo settimanale. Un docente di scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado, lavora 18 ore settimanali. Chiaramente, a questo monte ore bisogna aggiungere una serie di ore che vengono impiegate a casa per la preparazione delle lezioni e per la correzione dei compiti.
Non solo, i docenti partecipano a tutta una serie di attività scolastiche, tra cui riunioni e incontri con i genitori. Queste attività prevedono un ulteriore impegno in termini di ore per ciascun docente.
Il monte ore settimanale, tra l’altro, va distribuito in non meno di 5 giorni. Questo significa che ogni docente ha diritto a due giorni di pausa a settimana. Questi due giorni vanno ad aggiungersi ai periodi di pausa dell’attività scolastica (Natale, Pasqua, vacanze estive).
Quanto si valuta lo stipendio di un insegnante, per decidere se intraprendere o meno questa carriera, è bene tenere conto degli aspetti sopra elencati.
Messa a disposizione docenti: un passaggio obbligato
Attualmente, a chiunque desideri avviare una carriera nel campo dell’istruzione in Italia e guadagnare lo stipendio degli insegnanti (citati più sopra) è familiare l’acronimo “MAD”, che sta per “Messa a Disposizione”. Questo termine si riferisce alla pratica attraverso la quale i docenti e il personale ATA si dichiarano disponibili per svolgere supplenze in diverse istituzioni scolastiche. Tuttavia, la MAD non è limitata solo agli aspiranti insegnanti, ma coinvolge anche il personale amministrativo e tecnico.
Dopo aver inviato una messa a disposizione docenti, viene stipulato un contratto a tempo determinato che consente di svolgere l’attività professionale nelle scuole italiane per un periodo prestabilito. La durata del periodo di insegnamento può variare notevolmente. Si può insegnare per breve tempo (sostituzione di un insegnante per malattia) o per tempi più lunghi (sostituzione di un docente in maternità).
Tramite la MAD è possibile anche proporsi per posizioni di supporto o per programmi di recupero estivo.
La decisione di presentare una MAD è diventata sempre più diffusa in tempi recenti. Offre, infatti, a coloro che desiderano lavorare nel settore dell’istruzione, specialmente ai giovani, una maggiore opportunità di trovare impiego.
Nel processo di invio delle MAD, come in molti altri contesti lavorativi, è importante soddisfare alcuni requisiti fondamentali.
Per coloro che desiderano inviare una Messa a Disposizione per ricoprire il ruolo di docente, è necessario possedere almeno il diploma di scuola superiore. Chiaramente, la laurea o un attestato specifico per il sostegno rappresentano un vantaggio supplementare, che aumenta le probabilità di essere selezionati per l’incarico.
Le MAD possono essere inviate a qualsiasi istituto scolastico italiano, direttamente alle segreterie scolastiche, senza restrizioni geografiche. Gli aspiranti docenti devono specificare anche la loro classe di concorso, vale a dire le materie per le quali sono abilitati ad insegnare.
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