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Stampanti 3D? L’UniCusano le osserva

Stampanti 3D

Ci sono evoluzioni tecnologiche che, fino a poco tempo fa, sembravano inimmaginabili e che ora, non solo esistono e sono attivamente sul mercato, ma addirittura crescono nel paniere dei consumi in modo sorprendentemente costante. È il caso delle stampanti 3D e di tutto il carrozzone immaginario che si trascinano dietro. Dai modellini ai prototipi passando per idee sempre nuove e anche supporti medici utili. Lo scenario che il boom delle stampanti 3D sta spalancando è pazzesco. Come può non rimanerne affascinata l’UniCusano che, da sempre, flirta con le nuove tecnologie per metterle al servizio dei suoi studenti? Chissà quali opportunità legano l’offerta formativa dell’UniCusano con le stampanti 3D. E’ presto per dirlo ma, continuando a leggerlo, qualche nube di questo cielo si può già diradare.

 Partiamo dai fatti. Cosa sono in grado di realizzare le stampanti 3D? Fondamentalmente creano oggetti reali. Tutte le stampanti 3D, anche quelle più piccole, sono, di fatto, fabbriche in miniatura che consentono ad ognuno di trasformare le proprie idee in realtà. Le stampanti 3D non servono solo ad architetti e designer ma anche a chiunque le voglia e le sappia usare con creatività. Un esempio? Ortopedici che stampano le tac dei pazienti, ingeneri che hanno bisogno di componenti per testare i loro progetti e anche aspiranti imprenditori che vogliono prototipi per concretizzare rapidamente le proprie idee. Contrariamente a quanto avviene nella tecnologia in generale, nel caso delle stampanti 3D l’Italia si sta trasformando in uno dei principali hub del settore. Secondo 3DHubs, il più diffuso social network per chi si affida a stampanti 3D, infatti, la città di Milano vanta la community più numerosa al mondo, davanti a New York, con già 70 macchine registrate. E’ chiaro che siamo di fronte all’alba di questa tecnologia. Pensate che, ad oggi, sono stati aperti in tutta la penisola solo quattro 3D print shops e che negli Usa si sale appena a sei, di cui due negozi a New York e Boston monomarca MakerBot, (che è il più grande produttore di stampanti 3D personali). Eppure l’UniCusano ha già drizzato le antenne. Si tratta, d’altronde, di una realtà che ha sempre piegato la tecnologia a favore delle esigenze dei suoi studenti e capire per tempo come queste stampanti 3D possano aiutare i suoi iscritti è una mossa doverosa. L’UniCusano vende ai giovani il futuro, sarebbe assurdo non coglierne i segnali prima della massa.
In questi mesi l’evoluzione delle stampanti 3D sarà incessante ed anche l’UniCusano saprà inserircisi a dovere. A voi non resta che guardare il sito ufficiale e il BLOG di UNICUSANO che sono in 2D ma che hanno davvero tante informazioni utili. In aggiunta chiedete anche informazioni su https://www.unicusano.it/contatti-universita.

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