La nuova infografica di Unicusano su e-commerce e shopping online analizza gli effetti della Pandemia sul comportamento d’acquisto degli italiani: dopo il Covid-19 8 persone su 10 acquistano online
Il 2020 ha dato il via ad un cambiamento epocale nella storia dell’economia e del commercio. Sono bastate solo due settimane di isolamento per dare una scossa al settore dell’e-commerce che, in meno di 15 giorni, ha visto crescere esponenzialmente la curva della domanda.
Lockdown e chiusura temporanea delle attività sono stati gli ingredienti principali di un cocktail esplosivo: un nuovo (necessario) modo di vedere il business e un balzo di 10 anni nel futuro dell’imprenditoria di tutti i settori merceologici che si è tradotto, due anni dopo, in una crescita del +33% del mercato.
Ma ancora prima che nella filosofia aziendale, il vero cambiamento è avvenuto nelle persone. Allo stesso tempo vittime e responsabili di questo processo evolutivo, a pagare il prezzo inconsapevole di un mondo sempre più veloce e digitalizzato sono state le abitudini e i comportamenti d’acquisto degli individui, modificati, giorno dopo giorno, in base alle nuove e sempre diverse esigenze. Le stesse esigenze che emergono, inevitabilmente, grazie alla sovraesposizione a smartphone (a partire dal 2020 gli acquisti online vengono effettuati per il 70% tramite dispositivo mobile) e, di conseguenza, ai social network in cui piccole, grandi e medie imprese si sono riversate per far fronte alle nuove dinamiche del mercato.
Se prima dell’avvento del Covid-19 gli acquisti venivano conclusi in larga parte nei negozi fisici, con l’arrivo della Pandemia il 61% degli italiani si è approcciato per la prima volta all’online o ha intensificato l’attitudine allo shopping in rete. Un fenomeno che non è rimasto circoscritto al periodo pandemico tanto che, superata la fase drammatica dell’emergenza, 8 persone su 10 hanno mantenuto la tendenza a rivolgersi ai canali online.
L’atto del fare shopping ha mutato forma al punto da far diventare un processo quasi automatico, come acquistare il cibo per il proprio animale domestico o un maglione per l’inverno, una vera e propria esperienza transazionale.
All’alba del 2023 il 70% degli acquisti viene fatto di sera o nei momenti liberi da impegni, dedicando al gesto un tempo preciso e programmato.
A differenza del 2020, in cui i canali d’acquisto online erano intasati da domande relative a beni di prima necessità, articoli per praticare lo sport in casa e arredi per creare un angolo studio da adibire a smart working e didattica a distanza, finita l’emergenza la normalità si è fatta pian piano strada anche tra le abitudini d’acquisto. Moda, elettronica ed elettrodomestici e pulizia della casa occupano il podio dei settori merceologici più acquistati in rete, mentre il settore alimentare (inteso come spesa online) fa un balzo indietro rispetto al periodo pandemico.
A orientare i consumatori verso i negozi online sono la convenienza economica, la possibilità di confrontare i prezzi in tempo reale e la comodità. Il canale d’acquisto viene scelto per il 59% degli italiani in base alle spese di spedizione e all’affidabilità del rivenditore. A fare la differenza nella scelta tra punto vendita e online è anche la possibilità di optare per diversi metodi di pagamento, immediati o dilazionati nel tempo.
A giocare un ruolo fondamentale nell’evoluzione del mondo dell’e-commerce è, infine, il tema della sostenibilità. Il negozio del futuro è un negozio con valori dimostrabili e facilmente condivisibili; una virtù premiata dal 67% degli italiani che preferisce acquistare da retailer locali, dichiaratamente green e che destinano parte del ricavato ad una causa sociale.
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