Quanto guadagna un supplente MAD all’ora?
Ti stai chiedendo quanto viene pagata un’ora di supplenza? Se ti piacerebbe fare delle supplenze ma non sei in nessuna graduatoria, devi procedere con la MAD.
La Messa a Disposizione è un importante strumento che consente a docenti e aspiranti insegnanti di mettersi a disposizione delle scuole per svolgere delle supplenze, senza passare attraverso il concorso pubblico o le graduatorie di istituto.
In questo articolo esamineremo quanto guadagna un supplente MAD all’ora e illustreremo i requisiti e la procedura per inviarla. Scopriremo anche come funziona questo sistema di candidatura informale e quali sono i fattori che influenzano la retribuzione.
Cos’è la messa a disposizione docenti?
La Messa a Disposizione (MAD) rappresenta un iter informale di candidatura, utilizzato nel contesto scolastico italiano per proporsi per le supplenze nelle scuole.
Questa modalità di autocandidatura è riconosciuta e regolamentata dalla normativa scolastica italiana. Nel caso in cui non ci siano docenti disponibili nelle graduatorie, la MAD offre ai Dirigenti Scolastici la possibilità di coprire le assenze, con supplenze di medio o lungo periodo.
Quali sono i requisiti per inviare la MAD?
La possibilità di presentare una candidatura spontanea non è limitata esclusivamente ai docenti, ma è estesa anche al personale ATA. Complessivamente, esistono quattro tipologie di Messa a Disposizione:
- MAD classica – candidatura per materie connesse al proprio titolo di studio
- MAD per il sostegno – candidatura per posizioni di supporto nell’ambito dell’insegnamento
- MAD per i recuperi estivi – candidatura per i corsi di recupero che si tengono nei mesi di giugno e luglio
- MAD per il personale ATA – candidatura per incarichi amministrativi, tecnici e ausiliari nelle scuole
Per la MAD non sono richiesti tutti i requisiti validi per un insegnante (superamento concorso, abilitazione ecc.). Cosa significa? Basta avere la laurea oppure un diploma per i profili di insegnante ITP (insegnanti tecnico pratici). Quando il Dirigente Scolastico ha esaurito le disponibilità di docenti presenti nelle graduatorie di seconda e terza fascia, convoca i candidati in MAD.
Come candidarsi con una domanda di MAD?
La presentazione della Messa a Disposizione può essere effettuata tramite i seguenti metodi:
- Consegna a mano
- Invio tramite raccomandata
- Utilizzo della Posta Elettronica Certificata (PEC)
Si sconsiglia fortemente l’invio tramite posta elettronica ordinaria, poiché potrebbe essere facilmente trascurata o ignorata.
La candidatura va inviata direttamente agli istituti in cui si desidera svolgere la supplenza. Ovviamente, va indirizzata al Dirigente Scolastico, il quale è responsabile della possibile selezione delle candidature ricevute. Nonostante la MAD sia una forma di candidatura informale, è fondamentale inviarla seguendo alcune precauzioni specifiche. Puoi inviare la MAD in un’unica provincia, ma non ci sono limitazioni per le scuole. Scegli cioè in libertà tutte le scuole di quella provincia in cui vorresti insegnare.
Verifica nel sito delle scuole se hanno un modello o un form consigliato per l’invio delle MAD e quale è la modalità di ricezione della domanda. Di solito, le scuole mettono a disposizione dei modelli e specificano tutto l’iter. In caso contrario, trovi tanti modelli e piattaforme online che ti vengono in soccorso per aiutarti nella candidatura. Si tratta, comunque, di form molto semplici con una serie di dati anagrafici da inserire. Non solo, dovrai specificare anche i titoli di studio e le classi di concorso.
Quanto viene pagata un’ora di supplenza MAD?
Lavorare tramite la Messa a Disposizione (MAD) comporta l’assunzione di un incarico di supplenza, generalmente di breve durata, ma che può anche estendersi fino alla conclusione delle lezioni di giugno. In media, i docenti assunti attraverso la MAD possono aspettarsi uno stipendio che varia approssimativamente tra 1.100 e 1.300 euro netti al mese.
La retribuzione media per un supplente, a seconda del livello scolastico, è solitamente la seguente:
- Circa 1.180 euro per la scuola dell’infanzia e primaria (scuola materna e elementare).
- Circa 1.240 euro per la scuola secondaria di primo grado (scuola media).
- Circa 1.350 euro per la scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore).
Ma quanto guadagna all’ora un insegnante?
Vediamo anche quanto viene pagata un’ora di supplenza MAD:
- 1 ora: 90 euro
- 2 ore: 175 euro
- 4 ore: 382 euro
- 6 ore: 503 euro
- 8 ore: 785 euro
- 10 ore: 956 euro
- 12 ore: 1.057 euro
- 14 ore: 1.208 euro
- 16 ore: 1.329 euro
- 18 ore: 1.460 euro
Cosa significa questa tabella? Un insegnante che viene chiamato per due ore a settimana, guadagna in un mese 175 euro. Tutti i dati della tabella si riferiscono, infatti, allo stipendio netto mensile di un insegnante che lavora per 2,3, 4 ore settimanali e così via.
Questi importi, tra l’altro, possono variare in base a diversi fattori, tra cui eventuali benefici aggiuntivi come l’assegno al nucleo familiare, ferie non godute e altri emolumenti.
Stipendio insegnante di sostegno 12 ore?
Per chiarire meglio, immaginiamo di dover calcolare lo stipendio di un insegnante di sostegno da 12 ore. Cosa significa? Il nostro insegnante in questione è stato contattato per una supplenza da 12 ore settimanali per un mese. Al termine del suo mese, avrà una busta paga con un ammontare netto di 1.057 euro.
Nel calcolo, però, bisogna inserire anche la tredicesima che nel caso degli insegnanti ammonta a circa 150 euro. Le buste paga dei docenti di ruolo contengono una voce, definita retribuzione professionale docenti, che non viene erogata per le supplenze brevi. Nel caso dei supplenti, però, viene versata la tredicesima, calcolata sulla base del periodo di supplenza e spalmata sugli stipendi mensili. Questo avviene per le supplenze brevi. Nel caso di supplenze che arrivano al 30 giugno, invece, la tredicesima viene pagata normalmente a dicembre.
Come vengono pagati gli stipendi per le supplenze MAD?
La normativa che disciplina le supplenze brevi prevede una procedura specifica per la gestione dei pagamenti. Una volta che il contratto è stato formalizzato, la segreteria scolastica inserisce i dati nel sistema informatico ministeriale e li trasmette al NoiPa. Il sistema del ministero dell’economia che gestisce il calcolo e il pagamento degli stipendi, utilizzando la funzione del Cedolino Unico.
La scuola verifica quindi il calcolo effettuato tramite NoiPa. Se tutto è corretto, autorizza il pagamento. I dati finali vengono successivamente trasmessi alla Ragioneria Generale dello Stato per una verifica aggiuntiva della disponibilità dei fondi.
Nel caso in cui i fondi necessari per il pagamento non siano immediatamente disponibili, NoiPa attende che il Ministero ricarichi i fondi. Dopodiché comunica alla Ragioneria dello Stato di procedere con il pagamento. Nel frattempo, il supplente dovrà pazientemente attendere.
Il sistema NoiPa effettua la liquidazione mensile dei contratti che si trovano nello stato di “autorizzato pagamento” e successivamente passano allo stato di “liquidato”. Qualsiasi altro stato del contratto che non permetta la liquidazione è generalmente attribuibile a problemi relativi all’autorizzazione da parte della scuola o alla disponibilità di fondi sul capitolo di bilancio. Questi aspetti potrebbero impedire il passaggio allo stato di “pagamento autorizzato”, necessario per la successiva liquidazione.
Inoltre, è da sottolineare che è disponibile un servizio online sul sistema NoiPa chiamato “self-service,” che consente al personale della scuola di monitorare la propria situazione amministrativa ed economica in modo autonomo.
Qui sotto, qualche risposta alle domande più frequenti sulle retribuzioni per le supplenze.
- Supplenza annuale stipendio: quando arriva?
Nel caso dello stipendio per supplenze annuali, i pagamenti arrivano entro il 23 del mese.
- Supplenze brevi: qual è la tempistica dei pagamenti?
Le cose sono diverse per i periodi di supplenza più brevi. Il NoiPa, infatti, effettua i pagamenti con due emissioni speciali. Una a metà mese e una a fine mese.
Di solito, le supplenze brevi vengono pagate il mese successivo della presa di servizio secondo le tempistiche delle due emissioni speciali. Cosa significa? Se il supplente ha iniziato a lavorare il primo ottobre, riceverà il suo stipendio entro metà o fine novembre.
Credits: SydaProductions/DepositPhotos.com
I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 16 Agosto 2024.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it