In ambito educativo, comprendere le differenze tra DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) è fondamentale per garantire un supporto adeguato agli studenti. Sebbene entrambi i termini siano spesso utilizzati nel contesto scolastico per descrivere difficoltà che possono influenzare il percorso di apprendimento, è importante non confonderli, visto che fanno riferimento a concetti distinti e specifici.
Facciamo maggiore chiarezza approfondendo le principali differenze tra DSA e BES, chiarendo le caratteristiche peculiari di ciascuno e offrendo una panoramica delle strategie educative più efficaci per rispondere a queste diverse esigenze.
Significato di DSA e BES
DSA e BES sono la stessa cosa? No, non lo sono. DSA è l’acronimo di disturbi specifici dell’apprendimento, mentre BES significa bisogni educativi speciali. I BES includono una gamma più ampia di necessità educative, di cui i disturbi dell’apprendimento rappresentano solo una parte. Approfondiamo questo concetto.
Cosa sono i DSA
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che influenzano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Questi disturbi si manifestano tipicamente con l’inizio della scolarizzazione.
I DSA sono classificati in base alla specifica difficoltà che comportano e si suddividono in diverse categorie:
- Dislessia: è un disturbo specifico della lettura che provoca difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo, influenzando velocità e correttezza. Questa difficoltà, dovuta all’affaticamento nella lettura, si riflette spesso nella comprensione del testo.
- Disortografia: è un disturbo specifico della scrittura legato agli aspetti linguistici, che consiste nella difficoltà di scrivere correttamente.
- Disgrafia: è un disturbo specifico della grafia che riguarda la componente motoria della scrittura, rendendo il processo di scrittura difficoltoso e lento. È paragonabile alla difficoltà di un mancino che scrive con la mano destra, e viceversa, causando una notevole fatica e una scrittura spesso incomprensibile.
- Discalculia: è un disturbo specifico che comporta difficoltà nella manipolazione dei numeri, nei calcoli veloci a mente e nel recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.
Questi disturbi sono legati a diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo, cioè a un diverso funzionamento del cervello e delle sue modalità di apprendimento. Non sono causati da deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, né da deficit sensoriali.
I DSA non sono considerati malattie poiché non sono dovuti a un danno organico, ma a un diverso neuro-funzionamento del cervello. Questo non impedisce la realizzazione delle specifiche abilità (lettura, scrittura, numerazione o altro), ma richiede tempi più lunghi e un maggiore sforzo di attenzione. Questa caratteristica è innata e non transitoria, accompagnando l’individuo per tutta la vita, sebbene possa modificarsi nell’età evolutiva.
Pertanto, non si “guarisce” dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ma le difficoltà che li accompagnano possono essere compensate nel tempo attraverso attività di potenziamento e riabilitative adeguate.
Cosa sono i BES
Le principali differenze tra DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) risiedono nella natura dei disturbi e nelle strategie di intervento didattico. Mentre i DSA si concentrano su disturbi specifici e ben definiti nell’ambito dell’apprendimento, i BES coprono una gamma più vasta di difficoltà, che possono essere temporanee o contestuali.
I BES possono includere studenti con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive o emotive, nonché studenti con talenti speciali o doti eccezionali. Si riferiscono a studenti che hanno bisogni educativi diversi o speciali rispetto alla maggior parte degli altri studenti. I DSA comprendono invece dislessia, disgrafia e discalculia, condizioni neurologiche che interferiscono con l’acquisizione o l’uso efficace delle abilità di lettura, scrittura o matematica, nonostante l’intelligenza media e un’adeguata opportunità di istruzione.
Le differenze principali riguardano:
- Diagnosi: i DSA richiedono una diagnosi formale effettuata da professionisti esperti che operano nelle Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile, supportata da specifiche certificazioni. I BES, invece, rappresentano un concetto più generico per indicare esigenze particolari dell’alunno e non possono essere diagnosticati formalmente, né riconosciuti tramite un documento certificante.
- Ambito di applicazione: i DSA sono disturbi specifici dell’apprendimento con una diagnosi ben definita. I BES includono una varietà di condizioni che possono essere permanenti o temporanee, coprendo una gamma più ampia di difficoltà, inclusi svantaggi socio-economici, problemi linguistici e culturali, oltre a difficoltà comportamentali e relazionali.
- Interventi didattici: per gli alunni con DSA, la scuola elabora un Piano Didattico Personalizzato (PDP) senza prevedere un insegnante di sostegno. Per gli alunni con BES, le strategie di intervento possono variare in base alle specifiche esigenze, ma anche in questo caso si redige un PDP, e l’insegnante di sostegno non è sempre previsto.
Per gli alunni con BES, oggi si fa riferimento alla direttiva “Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, emanata dal Miur. Questa direttiva approfondisce alcuni aspetti della legge 170/2010, che costituisce il pilastro della didattica per alunni con BES e DSA.
Nello specifico, la direttiva del 2012 amplia e approfondisce il campo della didattica inclusiva e personalizzata, includendo nei BES anche difficoltà non chiaramente certificate.
Alla luce di quanto stabilito dalla legge e dalle direttive che la esplicano, il ruolo degli insegnanti è fondamentale. Essi devono essere adeguatamente preparati e specializzati per fornire il supporto necessario all’integrazione degli alunni con BES. Pertanto, è importante che ogni docente segua programmi di studio e specializzazione specifici, come ad esempio un master in metodologie didattiche per alunni con BES.
Quando si parla di normativa del MIUR per gli alunni con DSA, si fa sempre riferimento alla legge 170/2010, già citata nei paragrafi precedenti. Questa legge individua e riconosce dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come DSA, sancendo il diritto allo studio per gli alunni con DSA, garantito attraverso percorsi individualizzati.
La normativa del Miur per la gestione degli alunni con DSA fornisce anche linee guida per il diritto allo studio e per i piani didattici personalizzati. Queste linee guida consentono di trovare soluzioni ad hoc per ogni singolo alunno, assicurando che le loro esigenze specifiche siano adeguatamente soddisfatte.