X

Quali sono le differenze tra DSA e BES?

In ambito educativo, comprendere le differenze tra DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) è fondamentale per garantire un supporto adeguato agli studenti. Sebbene entrambi i termini siano spesso utilizzati nel contesto scolastico per descrivere difficoltà che possono influenzare il percorso di apprendimento, è importante non confonderli, visto che fanno riferimento a concetti distinti e specifici.

Facciamo maggiore chiarezza approfondendo le principali differenze tra DSA e BES, chiarendo le caratteristiche peculiari di ciascuno e offrendo una panoramica delle strategie educative più efficaci per rispondere a queste diverse esigenze.

Significato di DSA e BES

DSA e BES sono la stessa cosa? No, non lo sono. DSA è l’acronimo di disturbi specifici dell’apprendimento, mentre BES significa bisogni educativi speciali. I BES includono una gamma più ampia di necessità educative, di cui i disturbi dell’apprendimento rappresentano solo una parte. Approfondiamo questo concetto.

Cosa sono i DSA

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che influenzano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente. Questi disturbi si manifestano tipicamente con l’inizio della scolarizzazione.

I DSA sono classificati in base alla specifica difficoltà che comportano e si suddividono in diverse categorie:

  • Dislessia: è un disturbo specifico della lettura che provoca difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo, influenzando velocità e correttezza. Questa difficoltà, dovuta all’affaticamento nella lettura, si riflette spesso nella comprensione del testo.
  • Disortografia: è un disturbo specifico della scrittura legato agli aspetti linguistici, che consiste nella difficoltà di scrivere correttamente.
  • Disgrafia: è un disturbo specifico della grafia che riguarda la componente motoria della scrittura, rendendo il processo di scrittura difficoltoso e lento. È paragonabile alla difficoltà di un mancino che scrive con la mano destra, e viceversa, causando una notevole fatica e una scrittura spesso incomprensibile.
  • Discalculia: è un disturbo specifico che comporta difficoltà nella manipolazione dei numeri, nei calcoli veloci a mente e nel recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.

Questi disturbi sono legati a diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo, cioè a un diverso funzionamento del cervello e delle sue modalità di apprendimento. Non sono causati da deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, né da deficit sensoriali.

I DSA non sono considerati malattie poiché non sono dovuti a un danno organico, ma a un diverso neuro-funzionamento del cervello. Questo non impedisce la realizzazione delle specifiche abilità (lettura, scrittura, numerazione o altro), ma richiede tempi più lunghi e un maggiore sforzo di attenzione. Questa caratteristica è innata e non transitoria, accompagnando l’individuo per tutta la vita, sebbene possa modificarsi nell’età evolutiva.

Pertanto, non si “guarisce” dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ma le difficoltà che li accompagnano possono essere compensate nel tempo attraverso attività di potenziamento e riabilitative adeguate.

Cosa sono i BES

Nel mondo della scuola, uno dei temi più attuali è l’inclusione degli studenti con difficoltà legate all’apprendimento, che possono avere cause diverse. Questi studenti, noti come alunni BES (Bisogni Educativi Speciali), sono supportati da una normativa specifica che permette ai docenti di creare una didattica personalizzata, utilizzando strumenti come il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

I Bisogni Educativi Speciali possono essere suddivisi in tre categorie principali:

  1. Disabilità motorie e cognitive: queste sono certificate dal Servizio Sanitario Nazionale e richiedono la presenza di un insegnante di sostegno e un Piano Educativo Individualizzato (PEI).
  2. Disturbi evolutivi specifici: questa categoria include i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, oltre all’ADHD (Deficit di Attenzione e Iperattività). Questi disturbi sono certificati dal Servizio Sanitario Nazionale o da specialisti privati. Per questi alunni, la scuola redige un Piano Didattico Personalizzato, ma non è previsto l’insegnante di sostegno.
  3. Disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici e culturali: questi includono la scarsa conoscenza della lingua e della cultura italiana, oltre a difficoltà comportamentali e relazionali. Anche per questi alunni, non è previsto l’insegnante di sostegno, ma la scuola redige un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Considerando che gli alunni con disabilità riconosciuti ex legge 104 e quelli con DSA sono trattati in modo specifico e separato, la definizione di BES in senso stretto è limitata ai bisogni educativi che non rientrano nelle due categorie sopra menzionate.

BES e DSA: qual è la differenza?

Le principali differenze tra DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) risiedono nella natura dei disturbi e nelle strategie di intervento didattico. Mentre i DSA si concentrano su disturbi specifici e ben definiti nell’ambito dell’apprendimento, i BES coprono una gamma più vasta di difficoltà, che possono essere temporanee o contestuali.

I BES possono includere studenti con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive o emotive, nonché studenti con talenti speciali o doti eccezionali. Si riferiscono a studenti che hanno bisogni educativi diversi o speciali rispetto alla maggior parte degli altri studenti. I DSA comprendono invece dislessia, disgrafia e discalculia, condizioni neurologiche che interferiscono con l’acquisizione o l’uso efficace delle abilità di lettura, scrittura o matematica, nonostante l’intelligenza media e un’adeguata opportunità di istruzione.

Le differenze principali riguardano:

  • Diagnosi: i DSA richiedono una diagnosi formale effettuata da professionisti esperti che operano nelle Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile, supportata da specifiche certificazioni. I BES, invece, rappresentano un concetto più generico per indicare esigenze particolari dell’alunno e non possono essere diagnosticati formalmente, né riconosciuti tramite un documento certificante.
  • Ambito di applicazione: i DSA sono disturbi specifici dell’apprendimento con una diagnosi ben definita. I BES includono una varietà di condizioni che possono essere permanenti o temporanee, coprendo una gamma più ampia di difficoltà, inclusi svantaggi socio-economici, problemi linguistici e culturali, oltre a difficoltà comportamentali e relazionali.
  • Interventi didattici: per gli alunni con DSA, la scuola elabora un Piano Didattico Personalizzato (PDP) senza prevedere un insegnante di sostegno. Per gli alunni con BES, le strategie di intervento possono variare in base alle specifiche esigenze, ma anche in questo caso si redige un PDP, e l’insegnante di sostegno non è sempre previsto.

Per gli alunni con BES, oggi si fa riferimento alla direttiva “Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, emanata dal Miur. Questa direttiva approfondisce alcuni aspetti della legge 170/2010, che costituisce il pilastro della didattica per alunni con BES e DSA.

Nello specifico, la direttiva del 2012 amplia e approfondisce il campo della didattica inclusiva e personalizzata, includendo nei BES anche difficoltà non chiaramente certificate.

Alla luce di quanto stabilito dalla legge e dalle direttive che la esplicano, il ruolo degli insegnanti è fondamentale. Essi devono essere adeguatamente preparati e specializzati per fornire il supporto necessario all’integrazione degli alunni con BES. Pertanto, è importante che ogni docente segua programmi di studio e specializzazione specifici, come ad esempio un master in metodologie didattiche per alunni con BES.

Quando si parla di normativa del MIUR per gli alunni con DSA, si fa sempre riferimento alla legge 170/2010, già citata nei paragrafi precedenti. Questa legge individua e riconosce dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come DSA, sancendo il diritto allo studio per gli alunni con DSA, garantito attraverso percorsi individualizzati.

La normativa del Miur per la gestione degli alunni con DSA fornisce anche linee guida per il diritto allo studio e per i piani didattici personalizzati. Queste linee guida consentono di trovare soluzioni ad hoc per ogni singolo alunno, assicurando che le loro esigenze specifiche siano adeguatamente soddisfatte.

Credits: HighwayStarz/DepositPhotos.com

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni. Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento. Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” o chiudi questa informativa per continuare senza accettare.

Scopri di più

VUOI LAUREARTI ONLINE?

Ricevi Info