Come programmare gli esami universitari: gli step da seguire
Nella nostra guida di oggi vogliamo dare un aiuto vero ai nostri studenti alle prese con la preparazione degli esami universitari. In particolare, andremo a vedere come programmare gli esami universitari passo dopo passo. Una volta scoperti gli step da seguire, siamo sicuri che non ti perderai d’animo e riuscirai a programmare bene le tue sessioni di esami all’università.
Se ogni volta che si avvicina la sessione d’esame entri nel panico perché non sai come fare a studiare una gran mole di informazioni, questo è l’articolo per te. Se sei curioso di saperne di più, continua a leggere.
Sessioni d’esame: il giusto approccio
Il lato bello dell’università è che gli esami non arrivano improvvisamente come le interrogazioni a scuola. Se durante gli anni scolastici siamo chiamati a studiare tutti i giorni perché le interrogazioni non sono programmate, all’università non è così. Per fortuna, ci viene da aggiungere! Periodicamente infatti arrivano le sessioni d’esame e sapere in anticipo quando sono previste, consente una pianificazione dello studio universitario.
Nonostante questo, molti studenti ancora commettono l’errore di non saper gestire la mole di materiale da studiare e finiscono per improvvisare. Ma come si fa ad improvvisare? Non siamo mica attori su un palco? Siamo studenti universitari che stanno costruendo il proprio futuro. Qual è dunque il giusto approccio se non vogliamo commettere l’errore di studiare alla rinfusa? Certamente organizzarsi anche attraverso un planner esami universitari. Con la giusta programmazione ed il giusto metodo, si può arrivare anche a preparare un esame in una settimana. L’importante è saper programmare il lavoro e conciliarlo con gli impegni personali. Sai quanti studenti partono con le migliori intenzioni, seguono una programmazione non proprio efficace e rimandano al giorno dopo per via di impegni personali? Rimandare non è mai una buona idea! Così facendo infatti si corre il rischio di andare avanti e senza rendersene conto la sessione d’esame si avvicina e con lei anche l’ansia di non essere preparati adeguatamente.
Sei sempre dell’idea che organizzarsi non serva a niente? Il vero problema non è quello di non riuscire a programmare lo studio, piuttosto l’idea che possa essere una pratica inutile. Per capire meglio questo aspetto, abbiamo voluto individuare le cause alla base della difficoltà di pianificare.
Possiamo distinguere le cause in due categorie:
- cause emotive
- cause pratiche
Andiamo ad analizzarle meglio.
Cause emotive
Se ogni volta che inizi a studiare ti lasci facilmente distrarre da qualsiasi cosa ti circonda, vuol dire che sei annoiato e non hai una gran voglia di studiare. Cosa si cela dietro questo atteggiamento distratto e poco volenteroso? Quasi sicuramente ti manca la motivazione, quella spinta a studiare per un obiettivo. Se ad una scarsa motivazione si aggiunge l’ansia da esame o lo stress, ecco che pianificare lo studio ed impegnarsi seriamente diventa difficile.
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Cause pratiche
Alle difficoltà di carattere emotivo si aggiungono anche altre motivazioni di carattere più pratico. Tanto per cominciare potresti essere una persona poco abile a gestire il tempo. Come programmare gli esami all’università se la pianificazione non è il tuo forte? Con questo tipo di atteggiamento, corri il rischio di sottovalutare il tempo necessario a preparare un esame. Dall’altro lato tendi a sopravvalutare il tempo a tua disposizione. Insomma, è un poco come se dicessi a te stesso: “ci vuole poco a preparare questo esame” e al tempo stesso “ma sì, ne ho di tempo per studiare”. Come vedi è un approccio troppo superficiale che rischia solo di farti perdere tempo.
Ora che abbiamo analizzato le cause che portano ad un’incapacità di gestire e programmare il tempo, è arrivato il momento di capire come risolvere il problema. Andiamo finalmente a scoprire come si possono pianificare gli esami universitari e affrontare con successo i corsi di laurea.
Ti renderai conto che è proprio l’organizzazione il fulcro della situazione.
Come programmare gli esami universitari
Chiunque abbia un programma da seguire ed è mosso da una forte motivazione, riesce a portare a termine i suoi obiettivi quotidiani. La consapevolezza del lavoro quotidiano da fare, tenderà a far sentire meno la noia e a farti avere tutto sotto controllo.
Vediamo insieme gli step da seguire per pianificare le sessioni esami all’università.
Prima però ricordati che alla base della tua pianificazione devono esserci degli obiettivi chiari, realistici e raggiungibili. Non pensare che la programmazione faccia miracoli e tu possa gestire 10 esami contemporaneamente. La regola primaria è non esagerare e non sovrastimare le proprie possibilità.
Quanti e quali esami preparare?
Partiamo da un presupposto: gli esami in un anno sono tanti e le sessioni d’esame non sono molte. Nessuno ti chiede di dare 10 esami a sessione perché sarebbe davvero complicato. Il tuo obiettivo deve essere quello di sfruttare al massimo ogni sessione d’esame, puntando però alla qualità della tua preparazione. Non avrebbe senso provare a dare troppi esami insieme per poi superarne 1 su 5. Un simile risultato equivale ad una grande perdita di tempo. Il nostro consiglio è quello di preparare due o al massimo tre esami per sessione, fatti bene.
Altro aspetto importante di cui tenere conto quando si programmano gli esami per le varie sessioni è la difficoltà degli esami stessi. Per avere un’idea della complessità di un esame, ti consigliamo di fare riferimento ai CFU assegnati ad ogni corso. I CFU ti indicheranno mediamente quanto dovrai studiare per quell’esame. Maggiore è il numero di CFU, maggiore sarà la mole di lavoro. Pertanto, come si programma un esame universitario e come lo si gestisce insieme agli altri esami? Il primo passo è equilibrarne il peso. Abbiamo ad esempio due esami da sostenere? L’ideale è prepararne uno più complesso, quindi con maggiori CFU, ed uno più semplice, con meno CFU. In questo modo stai sicuro che riuscirai a mantenere costante la produttività e a preparare al meglio entrambi gli esami.
Quanto tempo studiare per un esame?
Se vogliamo parlare in termini di tempo, dobbiamo dire da subito che non esiste un minimo o un massimo di ore da dedicare allo studio. Il tuo tempo per certi versi è soggettivo. Uno studente potrebbe necessitare di 2 ore per studiare un intero capitolo ed un altro studente potrebbe aver bisogno di qualche ora in più. Quello che sicuramente possiamo consigliare ai nostri studenti è di stabilire delle fasce orarie per studiare. Una buona abitudine è studiare al mattino. Di solito di mattina siamo più freschi rispetto alla sera in cui invece siamo più stanchi. Per questo potrebbe essere una buona abitudine studiare le materie più difficili di mattina e quelle più semplici nel pomeriggio.
Non c’è una regola per determinare come mixare lo studio di più esami.
C’è anche chi consiglia di suddividere i giorni della settimana in base alle varie materie. Quindi dedicarsi alla materia X dal lunedì al giovedì, ad esempio, e alla materia Y dal venerdì al sabato. La materia X cui dedichiamo 4 giorni sarebbe la materia difficile, mentre la materia Y cui dedichiamo 2 giorni sarebbe quella più semplice.
Cosa studiare effettivamente
Stabilito quali esami dare in una sessione e stabilito il tempo da dedicare allo studio, arriva la domanda: che cosa devo studiare? Come dare esami all’università se non si è capaci di destreggiarsi tra la mole di materiale e di informazioni che bisogna studiare? Nel momento in cui prepari più esami contemporaneamente devi essere capace di ottimizzare lo studio e mirare alla qualità delle informazioni.
Naturalmente non puoi pensare di imparare alla perfezione ogni singola pagina, tanto da ricordarne le singole virgole. Ciò non significa che tu debba essere superficiale. Quello che ti consigliamo di fare è capire quali sono gli argomenti più importanti e richiesti in fase di esame. A tal proposito, confrontati con chi ha già sostenuto l’esame prima di te e può darti qualche dritta.
Come programmare le giornate di studio
Eccoci al quarto punto della nostra guida su come programmare gli esami universitari. Questo aspetto si collega al secondo punto, ovvero quanto tempo studiare. Nel dettaglio infatti andremo a costruire una sorta di calendario tipo da dedicare allo studio.
Innanzitutto devi sapere quanti giorni hai effettivamente a disposizione per preparare un esame. Facciamo un esempio: è il 20 maggio e la data d’appello è fissata per il 28 giugno. Ciò significa avere a disposizione quasi 40 giorni. Ecco dunque il processo da seguire per non perdere tempo:
- fissare sul calendario le date dei vari esami che intendiamo sostenere
- decidere il giorno in cui iniziare a studiare (il prima possibile)
- contare quanti giorni hai a disposizione da quel giorno fino alla data dell’appello (consigliamo di contare solamente i giorni di studio effettivo e tralasciare quelli che sai di non dedicare allo studio, come la domenica)
A questo punto saprai quanti giorni potrai dedicare allo studio e potrai fare il conto di quante pagine dovrai studiare ogni giorno. Una volta contate le pagine, saprai quanta mole di lavoro, ogni giorno, dalla data inziale all’appello, ti aspetta.
Il nostro suggerimento è quello di arrotondare per eccesso: può verificarsi sempre qualche imprevisto di cui tenere conto. Potrebbe anche verificarsi che alcune pagine siano più complesse di altre e farti slittare di qualche giorno la tabella di marcia.
Una cosa che non può assolutamente mancare sul calendario è il ripasso. Dopo lo studio è fondamentale dedicare alcuni giorni al ripasso finale.
Come programmare un esame universitario?
Speriamo con i nostri consigli di averti dato un buon metodo di lavoro e soprattutto invogliato a mantenere alti sia la motivazione che l’impegno. Del resto abbiamo visto che la gran parte del lavoro la fa una buona programmazione degli impegni e l’acquisizione di un buon metodo di studio e lavoro. Ora che sai come fare, non ci resta che augurarti un grande in bocca al lupo per il tuo futuro.
Credits: [belchnock]/depositphotos.com
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