Le eccellenze dell’Università Niccolò Cusano fanno parlare. E bene. Lo scorso 3 settembre, nel corso del tradizionale incontro dell’AIAS (Associazione italiana per l’analisi delle sollecitazioni, gruppo di accademici ed industriali nel campo della costruzione di macchine), un ricercatore dell’Università Niccolò Cusano, l’ing. Riccardo Panciroli, con il collega Ing. Giacomo Falcucci dell’Università Parthenope di Napoli, si è aggiudicato il prestigioso premio “Capocaccia”.
Istituito in memoria del primo presidente dell’associazione e giunto ormai alla sua edizione numero 33, il Capocaccia è premio importante che viene riconosciuto al miglior articolo scientifico, per contributo ed originalità, nei campi di interesse dell’associazione, presentato da giovani ricercatori sotto i 35 anni.
La giuria, composta dal direttivo dell’associazione e presieduta dalla Prof.ssa Laura Vergani del politecnico di Milano, ha ritenuto il lavoro dell’Ing.Panciroli e del suo collega Falcucci, lo “studio sperimentale dell’interazione fluido-struttura durante l’ingresso in acqua di corpi flessibili” come il più meritevole. Nel loro lavoro, Panciroli e Falcucci hanno presentato un’innovativa metodologia sperimentale per l’analisi in tempo reale delle deformazioni in strutture soggette ad impatti.
Pensata inizialmente per applicazioni di ricerca in ambito navale, questo metodo può essere utilizzato non solo nel campo della ricerca applicata, ma anche in numerose applicazioni industriali.
Lo studio fa parte di un più ampio progetto di ricerca cofinanziato dal Ministero per lo sviluppo economico, guidato dall’università Parthenope di Napoli, che ha coinvolto numerosi partner commerciali e istituti universitari stranieri, tra cui il Polytechnic Institute of the New York University e l’Ecole polytechnique di Montreal.
La novità che ha contraddistinto questo studio è stata l’introduzione di un algoritmo di calcolo che permette di poter sfruttare appieno le potenzialità della attrezzatura sperimentale sviluppata dai partner commerciali del progetto. Così facendo, è stata messa a punto una tecnologia che permette di controllare in tempo reale lo stato di salute dell’intera struttura.
Per il ricercatore della Cusano, Ing. Panciroli, si tratta del secondo premio vinto per i risultati degli studi condotti sull’interazione fluido-struttura, che già nel 2012 gli consentirono di ricevere un prestigioso riconoscimento nella competizione europea YEAR (Young European arena of research).