L’Unicusano Fondi, la squadra della ricerca scientifica, adesso vuole mettere sotto il Parkinson. Sì, questa settimana la squadra della ricerca scientifica vuole affrontare una malattia che colpisce circa 300.000 persone che non devono essere lasciate sole.
L’Unicusano Fondi, la squadra della ricerca scientifica, vuole utilizzare il calcio per veicolare messaggi importanti, che facciano pensare, riflettere, agire, far capire al grande pubblico che le malattie si possono sconfiggere solo con l’aiuto di tutti.
Nella settimana che inizia oggi la squadra della ricerca scientifica, l’Unicusano Fondi, vuole trattare, come detto, il morbo di Parkinson. Patologia di cui si conosce relativamente poco ed è per questo che studi e ricerche diventano particolarmente importanti.
La settimana che la squadra della ricerca scientifica vuole dedicare al Parkinson culminerà proprio sabato 29 novembre, quando in tutte le piazze d’Italia si celebrerà la giornata nazionale della malattia.
Secondo diverse ricerche, il numero dei malati di Parkinson è destinato a raddoppiare entro il 2030. Gli over 60 sono i più esposti al Parkinson, ma gli esordi dello stesso colpiscono ormai una fascia di popolazione sempre più giovane. Per questo, quando si parla di Parkinson, la prevenzione può fare la differenza.
Molti personaggi dello spettacolo nazionale e internazionale hanno accettato di fare da testimonial per sensibilizzare il pubblico nei confronti di questa malattia, per stimolare ricerca e prevenzione del morbo di Parkinson.
L’Università Niccolò Cusano e l’Unicusano Fondi Calcio, la squadra della ricerca scientifica, vogliono unirsi a tutte queste persone e perseguire un fine nobile ma non utopistico: cancellare la parola malattia da ogni vocabolario.