Università: per ottenere un successo accademico è determinante fare la scelta giusta in sede di orientamento.
Il tasso di iscrizione dei ragazzi di diciannove anni era nel 2011 del 30% con un calo complessivo del 20% dal 2003 al 2012, secondo i dati del Miur. Nell’ultimo anno accademico si sono invece immatricolati all’università in 222.754, circa il 50% dei diplomati a luglio del 2012, secondo l’ultimo rapporto stilato dal Miur.
Una nuova ricerca chiamata “Progetto Orientamento”, condotta su un campione di quasi 2000 neodiplomati nel 2012 per il Consiglio universitario nazionale (Cun) fa chiarezza sulle scelte e le difficoltà dei neodiplomati sul proprio domani accademico e stabilisce che il 64% del campione si è iscritto a un corso di laurea, composto da un 51% che ha optato solo per lo studio e un 13% che la frequenta lavorando. Dall’indagine emerge che ventidue immatricolati su cento hanno sbagliato la scelta del corso di laurea.
Tra questi, l’8% si è iscritto a una facoltà per poi abbandonarla al termine del primo anno accademico, mentre il 14% è ancora iscritto ma ha cambiato corso di laurea o ateneo. Gli abbandoni riguardano il 24% degli immatricolati che provengono dagli istituti tecnici, il 19% dei diplomati professionali e il 4% dei liceali.
Dal quadro emerge una indicazione non trascurabile. L’orientamento universitario è fondamentale per capire dall’inizio qual è la soluzione ideale per lo studente. Scegliere male la facoltà e l’università cui immatricolarsi equivale a partire con il freno a mano tirato.
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