Università | 17 Giugno 2024
Come diventare operatore olistico: guida pratica

Come diventare operatore olistico: guida pratica

Ti stai chiedendo come diventare operatore olistico? Si tratta di una figura professionale ‘emergente’, il cui obiettivo è restituire ai pazienti il proprio benessere psico-fisico.  

Negli ultimi anni, complici le varie problematiche economiche e sociali, sono aumentate le patologie correlate allo stress. 

Per quanto l’essere umano sia dotato per sua natura delle capacità necessarie per autoregolare l’organismo, non è sempre in grado di utilizzarle in maniera efficace. 

Ecco, quindi, che anche in Italia si rende indispensabile l’attività dell’operatore olistico, il cui intervento si concentra prevalentemente sul recupero spontaneo dell’equilibrio minato dalla quotidianità.  

L’olismo mira a un’alta qualità della vita, intesa non soltanto come assenza di sintomi fisici ma soprattutto come stato di benessere psichico (pace interiore, serenità e felicità). 

Alla base della disciplina c’è l’essere umano, considerato come un’entità formata da corpo, mente, spirito ed emozioni. L’armonia è l’elemento imprescindibile affinché tutto funzioni alla perfezione e senza alcun tipo di squilibrio. 

Da ciò la visione olistica che considera la persona e non la malattia, le cause e non i sintomi, i sistemi e non gli organi, il riequilibrio spontaneo, la rieducazione e l’autoguarigione piuttosto che la cura. 

Cosa fa un operatore olistico

Il consulente olistico è considerato un facilitatore della salute attraverso tecniche naturali, come massaggi, meditazione, alimentazione naturale e così via. 

La legge n. 4 del 14/01/2013 sulle professioni non organizzate in ordini e collegi inquadra l’operatore olistico come un professionista che opera per coltivare, educare e preservare il benessere dell’individuo. Questa figura non si occupa, quindi, della cura di patologie specifiche. In caso di pazienti affetti da problemi fisiologici il riferimento resta sempre il medico.

Le biodiscipline olistiche, infatti, si basano sulla salutogenesi e non sulla patogenesi. 

Allora cosa fa nello specifico un operatore olistico? Entrando maggiormente nel dettaglio dell’attività, possiamo affermare che opera con le persone con l’obiettivo di stimolare l’armonia psico-fisica e il naturale processo di trasformazione e crescita della consapevolezza di sé.  

Il consulente olistico rappresenta cioè un aiuto concreto per chiunque ambisca a vivere bene, in sintonia con la natura, perseguendo uno stile di vita orientato alla salute e al benessere e al risanamento sia interiore che esteriore. 

In concreto, l’operatore olistico utilizza le seguenti tecniche:  

  • massaggi olistici 
  • riflessologia plantare 
  • massaggi shiatsu  
  • pranoterapia 
  • reiki 
  • tecniche energetiche con i cristalli 
  • applicazione di rimedi naturali agli oli essenziali 
  • fiori di Bach e infusi a base di erbe 
  • esercizi di rilassamento, respirazione e visualizzazione  
  • meditazione e mindfulness 
  • yoga, danzaterapia, Qi Gong 
  • alimentazione naturale  

Di solito, le sedute avvengono in studi dall’atmosfera molto rilassante (una stanza per massaggi, un’area all’interno di un centro benessere). Nella prima parte della visita, l’operatore olistico cerca di capire qual è la situazione del paziente e quali sono gli elementi che gli creano stress, ansia e tensione. Dopo aver esplorato la situazione della persona, sceglie le tecniche da adottare. 

Cosa non fa un operatore olistico

Così come è importante conoscere le competenze di un operatore olistico è altrettanto importante sapere chi non è e cosa non fa.

L’operatore olistico del benessere non è un terapeuta, anche se il suo intervento tende al benessere dell’individuo; non fa diagnosi; non cura malattie fisiche o psichiche e non prescrive medicine.
É piuttosto evidente, quindi, che la pratica delle materie olistiche non si pone in alcun modo in conflitto con la medicina ufficiale. Il professionista che opera in tale settore non rischia l’abuso della professione medica, ma al contrario la integra con conoscenze e competenze di natura olistica che possono contribuire, concretamente,  a promuovere il benessere delle persone.

Come diventare operatore olistico: cosa dice la legge

Per capire davvero come diventare operatore olistico, bisogna chiarire cosa stabilisce la legge di riferimento. Pur non essendoci ancora in Italia un albo di categoria, gli operatori devono attenersi a quanto dichiara la legge numero 4 del 2013. Secondo la quale, gli operatori possono iscriversi a un registro di categoria, il cui accesso prevede il possesso di una serie di requisiti:  

  • Diploma di scuola superiore 
  • Titolo di studio in discipline olistiche e bionaturali 
  • Almeno 450 ore di formazione. In particolare, queste ore devono essere così suddivise: 160 ore di teoria, 130 ore di tirocinio e 160 ore di attività extra didattiche  

Se vuoi diventare operatore olistico, la fase più importante è quella della scelta della scuola dove fare il tuo percorso di formazione. L’ente in questione, infatti, deve rilasciare al termine del percorso un certificato che attesti la formazione conseguita.  

Per la professionalità del consulente olistico è importante avere un certificato da esibire ai propri clienti che attesti la propria competenza. Il possesso di un titolo certificato è importante, infatti, per accreditarsi come professionista ed evitare la prevenzione di chi teme di essere oggetto di operatori improvvisati.  

Dopo aver terminato il percorso di studi, ogni operatore olistico è libero di decidere se iscriversi o meno a un’associazione di categoria ed essere incluso nel relativo registro. In linea di massima, è sempre consigliabile far parte di registri ed associazioni. Queste ultime, infatti, garantiscono una maggiore valorizzazione della figura e una serie di tutele. Una delle più note associazioni di settore è la SIAF (Società italiana armonizzatori familiari), che riunisce diverse figure oltre all’operatore olistico, tra cui naturopati, counselor e coach.

Nutrizione olistica: il master e-learning di Unicusano

L’Università Niccolò Cusano ha colto questo interesse sempre più insistito per le materie olistiche e ha deciso di istituire un master che prevede un approccio olistico all’alimentazione. Aumentano sempre di più le persone interessate ai concetti di alimentazione naturale e per i professionisti è diventato indispensabile assecondare questa tendenza.  

Il master in Nutrizione clinica di Unicusano è rivolto a biologi, nutrizionisti, medici, specialisti in scienze motorie, consulenti olistici e tutte quelle figure che si occupano di alimentazione e benessere. Per accedere al master è necessario il possesso del titolo universitario triennale. Il corso prevede 1500 ore di didattica e il raggiungimento di 60 CFU.  

Il programma è molto articolato e interessante e include materie come:  

  • Principi generali di nutrizione clinica  
  • Alimentazione e patologie gastro-enterologiche 
  • Nutrigenetica 
  • Alimentazione preventiva e terapeutica 
  • Disturbi del comportamento alimentare – DCA 
  • Elaborazione schemi nutrizionali (Piramide/Cerchio alimentare, Diete disintossicanti ad esclusione e rotazione, Dieta metabolica, Dieta mediterranea modificata, Dieta nutrigenetica e Dieta proteica)
  • Le tecniche diagnostiche e di misurazione dei parametri corporei  
  • La nutraceutica e la bioterapia nutrizionale 
  • Terapie nutrizionali antiossidanti  
  • La BTN per i sistemi di depurazione organica (fegato, rene) e dell’apparato gastro-enterico 
  • Rimedi naturali di sostegno (Macro e micro nutrienti nelle terapie nutrizionali, Fitoterapia, Floriterapia, Introduzione all’omeopatia e all’omotossicologia)

Tra i vantaggi offerti dall’Università Unicusano c’è la possibilità di prendere parte al master attraverso la pratica modalità formativa e-learning. Non è necessario recarsi in ateneo per seguire le lezioni in giorni e in orari specifici.  

L’università mette a disposizione una piattaforma online che consente di seguire le lezioni sui pc e sui dispositivi mobili. Le lezioni dei docenti, infatti, sono in formato video o videoconferenza e sono sempre accessibili. L’ateneo non impone alcun limite all’utilizzo della piattaforma. Questo significa che i corsisti possono collegarsi in qualsiasi momento della giornata e della settimana e seguire le lezioni del master in Nutrizione clinica. Chiaramente, questa modalità rende il corso conciliabile con qualsiasi altra attività, inclusa quella lavorativa già in atto. Grazie al master online hai cioè la grande opportunità di specializzarti senza mettere in pausa la tua attività professionale.  

Tutto il materiale didattico, tra l’altro, è disponibile all’interno della stessa piattaforma.  

Se hai domande o se desideri ricevere ulteriori chiarimenti e dettagli sul master, sulle modalità di erogazione dei contenuti o sull’iscrizione contattaci subito, e senza impegno, attraverso il modulo che trovi cliccando qui!

Credits: Wavebreakmedia/DepositPhotos.com

I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 17 Giugno 2024.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it

CHIEDI INFORMAZIONI

icona link