La fine del proprio percorso formativo è sempre difficile. C’è la felicità per aver chiuso un ciclo di vita e per aver messo da parte (almeno per un po’) i libri ma in realtà la vita da neolaureato è davvero difficile. Fuori dalle calde mura di luoghi come l’università UniCusano c’è un duro mondo del lavoro in cui entrare non è mai facile. Se state per diventare neolaureati o lo siete già, ecco qualche dritta direttamente dall’università UniCusano che di neolaureati ne sa molto.
Gli esami non finiscono mai, anche per i neolaureati. Appena usciti dall’università, infatti, i neolaureati sono chiamati ad affrontare una prova ancora più difficile: il primo colloquio di lavoro. L’università UniCusano ha stilato una serie di consigli utili per superare al meglio questo momento, senza rischiare di perdere un’importante opportunità di carriera per inesperienza o per ingenuità.
“Molto spesso i neolaureati credono che, una volta ottenuta la laurea, hanno appreso tutto ciò che c’era da imparare. In realtà prepararsi ad un colloquio equivale spesso ad affrontare un esame, bisogna studiare bene l’azienda che si ha di fronte”, spiega Stefano Bandecchi, amministratore delegato dell’università UniCusano. Non appena viene fissato il colloquio, i neolaureati devono quindi cercare di raccogliere informazioni il più possibile dettagliate sull’azienda per la quale andranno a lavorare. E’ importante informarsi su qual è la sua mission, quali sono i valori fondanti e quali sono i maggiori concorrenti. Secondo l’università UniCusano è necessario avere una visione il più possibile precisa del campo all’interno del quale essa opera.
A quel punto è bene informarsi più in profondità sul profilo professionale per il quale ci si è candidati. “Visto che i neolaureati hanno poca esperienza, la scelta della risorsa da assumere si baserà fortemente sulla motivazione e sull’entusiasmo dimostrato in sede di colloquio. Raccogliere quante più informazioni possibili sull’incarico che andremo a svolgere può aiutare ad avvalorare la propria domanda di lavoro”, precisa Bandecchi.
Al colloquio l’abito fa il monaco, quindi è bene vestirsi in maniera adeguata, lasciando nell’armadio t-shirt e scarpe da ginnastica. Un look curato e che mette a proprio agio è da preferire. E’ importante mantenere il più possibile la calma e trasmettere serenità. Anche se le domande si fanno piuttosto serrate è bene rispondere con decisione. “Durante il colloquio è importante evidenziare le esperienze che possono interessare all’azienda come ad esempio stage e corsi di formazione. E’ inutile perdersi nella descrizione di mansioni svolte in precedenza che poco hanno a che fare con il lavoro che si andrà a svolgere. Meglio essere coincisi e sottolineare i punti di forza e i vantaggi che l’azienda può trarre da noi” spiega Bandecchi dell’università UniCusano. Una volta conclusa la parte introduttiva, probabilmente verranno chieste delle dimostrazioni pratiche delle capacità indicate sul curriculum. In questo caso è bene che i neolaureati si organizzino per tempo senza improvvisare. “Bisogna prepararsi ad un probabile dialogo in inglese e può essere utile portare un portfolio dei lavori svolti durante l’università. Un buon biglietto da visita, in questo caso, è rappresentato dalla tesi di laurea” conclude Bandecchi. Secondo lo staff dell’università UniCusano una buona palestra per i colloqui di lavoro può essere quella degli stage da svolgere durante il periodo dell’università. Esperienze di questo tipo possono aiutare i neolaureati a comprendere cosa cercano le aziende, quali sono le qualità su cui possiamo puntare e quali i difetti da correggere.
Se poi, oltre ai consigli sui neolaureati, volete maggiori informazioni sull’università UniCusano, oltre al ricco sito, vi consigliamo di leggere con continuità il BLOG di UNICUSANO dove sono presenti tanti topic sulle attività più recenti del mondo accademico e della vita degli studenti. In alternativa potete anche scrivere a informazioni@unicusano.it .