
Lavorare con gli animali: con e senza laurea
Tantissime persone sognano di lavorare con gli animali per trasformare una passione in un lavoro, ma in pochi sanno come fare.
Per alcune professioni è necessario seguire un iter formativo specifico, come ad esempio il conseguimento di una laurea. Per altre, invece, è sufficiente la passione per gli animali, unita magari a qualche corso professionalizzante.
Se ami gli animali e desideri conoscere le possibilità offerte dal mercato ti consigliamo di leggere i paragrafi che seguono.
Parleremo delle università per lavorare con gli animali, ovvero dei corsi di laurea che consentono di svolgere alcune professioni, e di quelle che sono le opportunità che non richiedono alcun titolo di studi.
Lavori con gli animali che richiedono una laurea
Iniziamo dalle professione che consentono di lavorare con gli animali previo conseguimento di una laurea.
Come diventare veterinario: percorso di studi e opportunità
La professione in assoluto più ambita associata al mondo degli animali è quella del veterinario.
Si tratta di una professione complessa e articolata. Il veterinario, infatti, visita e cura sia gli animali da compagnia che quelli da reddito; controlla e certifica le attività di macellazione al fine di verificare il rispetto della normativa; esegue ispezioni periodiche negli stabilimenti che producono alimenti di origine animale; predispone piani aziendali per il controllo qualitativo della produzione agroalimentare; fornisce consulenza finalizzata a migliorare la gestione degli allevamenti; fornisce consulenza nutrizionale.
Ma come diventare veterinario? La professione richiede competenze specialistiche per cui è necessario il conseguimento di una laurea in medicina veterinaria, facoltà a numero chiuso per il cui accesso è richiesto il superamento di un test di ammissione.
Il percorso di studi è a ciclo unico ed ha una durata quinquennale.
A partire dall’anno accademico 2023/2024 la laurea in veterinaria è diventata abilitante. Al termine dei cinque anni universitari non dovrai più sostenere l’esame di Stato, che è stato abolito tramite il decreto interministeriale 652/2022. Questo significa che basta l’esame finale del corso di laurea. Prima della discussione della tesi, però, dovrai svolgere una prova valutativa incentrata sulle competenze professionali che hai acquisito durante il tirocinio. Il percorso universitario in veterinaria, infatti, prevede un tirocinio professionalizzante da 30 CFU.
Una volta ottenuta la laurea, devi fare solo un ultimo passo per poter cominciare a esercitare: l’iscrizione all’Ordine veterinario della Fnovi (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani).
L’iscrizione consente di esercitare la professione all’interno di strutture sia pubbliche che private, o in alternativa anche come libero professionista.
Come diventare biologo marino e dove lavorare
Restiamo nell’ambito delle professioni che richiedono l’università per lavorare con gli animali e analizziamo la figura del biologo marino.
Si tratta del profilo che si occupa di studiare le risorse del mare, a partire dagli habitat e dai processi che regolano gli ecosistemi marini per arrivare alla relativa gestione, conservazione e valorizzazione.
La professione richiede una laurea magistrale in biologia marina, al termine della quale bisogna poi superare un esame di Stato per l’abilitazione alla professione.
Ma dove lavora il biologo marino? Qui sotto, un piccolo elenco con alcuni dei possibili sbocchi professionali:
- Aree marine protette
- Aziende ittiche (pesca, acquacoltura ecc.)
- Laboratori di analisi
- Parchi marini e acquari
- Società di consulenza ambientale
- Agenzie di protezione ambientale
- Enti di ricerca pubblici e privati
Professione zoologo: studi e sbocchi lavorativi
Per chi desidera dedicare la propria vita allo studio degli animali la figura dello zoologo è indubbiamente una delle più affascinanti.
La professionalità in questione si occupa di studiare i vari aspetti del mondo animale, a partire dalla genetica per arrivare al comportamento e alle abitudini delle specie esaminate.
Per lavorare con gli animali come zoologo dovrai seguire un percorso di studi in scienze naturali o scienze biologiche. Esistono poi magistrali specifiche come Scienze dei sistemi naturali.
Ma dove lavora uno zoologo? Gli sbocchi professionali sono diversi:
- Industrie farmaceutiche
- Enti e laboratori di ricerca pubblici e privati
- Parchi zoologi, oasi di tutela faunistica e riserve naturalistiche
- Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA)
- Case editrici, riviste e media che si occupano di animali
Come lavorare con gli animali senza laurea
Come anticipato in precedenza non necessariamente università e animali sono legati imprescindibilmente da un punto di vista lavorativo.
Assistente e tecnico veterinario
Se vuoi lavorare con gli animali ma senza affrontare il quinquennio a indirizzo veterinario, hai la possibilità di lavorare come assistente veterinario.
Si tratta di una figura tuttofare con diverse mansioni. Assiste il veterinario e l’equipe ambulatoriale, gestisce gli appuntamenti e il rapporto con i padroni degli animali e si occupa della struttura (spazi, strumentazione ecc.).
All’interno di cliniche e ambulatori c’è anche un’altra figura professionale importante ed è quella del tecnico veterinario. Per la quale, però, è necessario seguire un corso apposito. Oltre ai corsi, è possibile anche scegliere l’università e iscriversi alla triennale in Scienze animali classe L-38.
Il tecnico assiste il veterinario nella cura degli animali e si occupa di:
- Effettuare le procedure infermieristiche
- Fornire trattamenti generali e di primo soccorso come cateteri e bendaggi
- Preparare gli animali per gli interventi
- Monitorare i segni vitali nelle fasi pre e postoperatorie
- Eseguire esami diagnostici, citologici e parassitologici
- Effettuare radiografie
- Somministrare le terapie prescritte dal veterinario
Lavori con gli animali domestici: dog sitter, addestratore, pet therapist
Per chi ama in maniera particolare i cani e si domanda come lavorare con gli animali senza laurea, la soluzione è l’addestratore cinofilo.
Si tratta del profilo che lavora all’interno di centri dedicati allo sport e all’educazione e all’attività fisica degli animali.
Per poter svolgere la professione è sufficiente frequentare un corso apposito. L’ENCI – Ente Nazionale Cinofilia Italiana – eroga dei corsi sia teorici che pratici con esame finale.
Se ti stai chiedendo, invece, come diventare pet therapist, ecco tutte le informazioni.
La pet therapy, ovvero la terapia con gli animali, è stata ufficialmente riconosciuta. Oggi, infatti, si parla più specificatamente di interventi IAA, vale a dire di interventi assistiti con gli animali.
Esistono, infatti, delle linee guida nazionali che regolamentano questo tipo di attività. Per diventare un professionista del settore dovrai seguire dei corsi di pet therapy riconosciuti dal CNR, Centro di Referenza Nazionale. Prima di iscriverti fai sempre una ricerca accurata e scegli solo i corsi di pet therapy riconosciuti in modo da essere tranquillo e iniziare la tua carriera professionale senza problemi. Una volta terminato il corso, dovrai semplicemente iscriverti al Digital Pet, il portale gestito dal Ministero della Salute dove sono elencati tutti i pet therapist abilitati.
Ma quali sono gli animali utilizzati nella pet therapy? Lavorerai con cani, gatti, conigli, asini e cavalli. Sono loro gli animali più utilizzati nella pet therapy con anziani, bambini e persone con disabilità fisiche e psichiatriche.
Una volta acquisita l’abilitazione, lavorerai a stretto contatto con veterinari, psicologi, medici, insegnanti ed educatori e collaborerai con le seguenti realtà:
- ospedali
- case di riposo
- cliniche veterinarie
- associazioni
- scuole e strutture per l’infanzia
Dog sitter
Esistono poi alcune possibilità lavorative che non richiedono particolari competenze e per le quali è sufficiente anche solo la scuola superiore.
Si tratta di lavori che possono essere svolti, ad esempio, durante la frequentazione di un corso di laurea, per racimolare qualche euro.
Tra i più popolari citiamo il dog sitter, una figura che si occupa di uno o più animali domestici in assenza dei loro proprietari.
Quanto si guadagna lavorando con gli animali?
Lavorare con gli animali può dare tante soddisfazioni anche dal punto di vista economico. Ovviamente, ogni professione ha la sua retribuzione. Ti stai chiedendo quanto guadagna, per esempio, un dog sitter? La tariffa media è di 10,50 euro all’ora. Si tratta, però, di una tariffa molto variabile che dipende dalla città in cui opera, dal tipo di attività che svolge e così via. Ci sono dog sitter che richiedono anche 18 euro all’ora.
E un addestratore cinofilo? Lo stipendio medio mensile di un addestratore dipendente si aggira sui 1.200-1.500 euro.
Stipendi medi per veterinari, zoologi e biologi marini
Figure professionali più qualificate come veterinari e zoologi guadagnano di più. Lo stipendio annuale lordo di un veterinario, per esempio, si aggira sui 38.500 euro. Gli introiti aumentano ancora nel caso in cui il veterinario gestisce un proprio ambulatorio o una propria clinica veterinaria.
Il biologo marino e lo zoologo, invece, percepiscono uno stipendio netto mensile pari a circa 1.500-1.800 euro. Chiaramente, si tratta di cifre indicative soggette a una serie di variabili, tra cui l’ente per cui si lavora, il tipo di inquadramento, l’anzianità di servizio ecc.
Credits: michaeljung / Depositphotos.com
I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 18 Marzo 2025.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it