Università | 28 Aprile 2025
Ingegneria sismica: cos’è e come viene applicata

Ingegneria sismica: cos’è e come viene applicata

Ti piacerebbe specializzarti in ingegneria sismica? Questa branca dell’ingegneria si occupa dello studio del comportamento delle strutture di fronte alle sollecitazioni sismiche. Analizza cioè le dinamiche dei terremoti e sviluppa dei metodi per progettare edifici e infrastrutture che possano resistere a tali forze distruttive. Utilizzando una combinazione di modellistica computazionale avanzata, analisi strutturali e dati sperimentali, gli ingegneri sismici cercano di comprendere come le onde sismiche si propagano attraverso il terreno e come interagiscono con le costruzioni. 

Nel corso degli anni, l’ingegneria sismica ha fatto enormi progressi grazie all’avanzamento delle conoscenze scientifiche e alla tecnologia. Nuove tecniche di analisi sismica, nuovi materiali e nuovi criteri di progettazione consentono agli ingegneri di creare strutture sempre più sicure e resistenti. 

Vuoi saperne di più su questa branca ingegneristica, in modo da decidere meglio il tuo futuro professionale? Allora, continua la lettura della guida qui sotto.  

Ingegneria sismica: cos’è e quali sono i campi di applicazione

L’ingegneria sismica è una disciplina che si occupa dello studio e dell’applicazione di principi e tecniche finalizzate alla progettazione, alla costruzione e alla valutazione della sicurezza delle strutture edilizie in relazione all’azione dei terremoti. Di cosa si occupa in poche parole l’ingegneria antisismica? Di garantire la stabilità e la resistenza delle costruzioni nelle zone sismiche. 

Uno degli obiettivi principali è quello di prevenire il crollo degli edifici durante un terremoto, proteggendo così la vita delle persone e riducendo al minimo i danni materiali. Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri sismici utilizzano metodi analitici e di calcolo avanzati per valutare la risposta strutturale alle sollecitazioni sismiche e progettare gli edifici in modo da resistere alle forze generate dai terremoti. 

I campi di applicazione dell’ingegneria sismica sono diversi, dalla progettazione di edifici residenziali a quella di strutture commerciali e industriali e di opere infrastrutturali come ponti, dighe e impianti energetici.  

L’ingegneria sismica svolge un ruolo cruciale anche nella valutazione e nella messa in sicurezza delle strutture esistenti, permettendo di identificare i punti critici e di proporre interventi di rinforzo o adeguamento antisismico. 

Non solo, la progettazione sismica trova applicazione nella pianificazione urbana e territoriale. La conoscenza del rischio sismico di una determinata area permette di adottare strategie di zonizzazione sismica, che consentono di regolamentare l’uso del suolo e di stabilire restrizioni edilizie in base al livello di pericolosità sismica. 

In conclusione, l’ingegneria sismica rappresenta un campo di studio e di applicazione di estrema importanza per garantire la sicurezza delle costruzioni e la protezione delle persone durante gli eventi sismici.  

Come funziona l’adeguamento antisismico

Come funziona l’ingegneria sismica? Come abbiamo visto, gli ingegneri possono progettare nuove strutture o occuparsi di strutture già esistenti. In questo secondo caso il loro lavoro consiste nell’analisi degli edifici e nell’applicazione di interventi di adeguamento o di miglioramento. Quando si parla di adeguamento antisismico, per esempio, ci si riferisce a una serie di interventi volti a rendere gli edifici più resistenti all’azione dei terremoti. Non solo, al termine dei lavori, gli edifici in questione devono essere in linea con gli standard stabiliti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC). 

In generale, l’adeguamento riguarda il consolidamento delle murature, l’utilizzo di materiali compositi e fibre di carbonio per il rinforzo strutturale, il potenziamento delle strutture in legno e in cemento armato ecc.   

Tra l’altro, tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza un edificio devono tener conto dell’indicatore di rischio sismico.  Di cosa si tratta? Della misura matematico-ingegneristica che serve per quantificare il danno atteso in caso di eventuale terremoto.  

Tecniche di progettazione sismica

Le tecniche di progettazione sismica tengono conto della suddivisione in aree di pericolosità del territorio italiano. Attualmente, infatti, l’Italia è suddivisa nelle seguenti aree:  

  • Zona 1 a intensità sismica alta 
  • Zona 2 a intensità sismica media 
  • Zona 3 a intensità sismica bassa 
  • Zona 4 a intensità sismica molto bassa  

Quando un ingegnerie sismico progetta un nuovo edificio o interviene su un edificio esistente, deve considerare una serie di fattori. Adotta cioè delle tecniche di progettazione sismica specifiche, tra cui:

  • Uniformità della struttura – gli edifici antisismici sono molto uniformi perché in questo modo è più facile modellarli e stabilire il loro comportamento reale in caso di terremoto
  • Distribuzione uniforme della sollecitazione sismica –l’ingegnere deve far sì che tutto l’edificio sia sollecitato in maniera uniforme. Per ottenere questo risultato deve porre particolare attenzione alla progettazione delle fondazioni
  • Rigidezza e resistenza bidirezionale utile a contrastare l’azione sismica orizzontale – l’ingegnere sismico ottiene questo importante risultato disponendo gli elementi strutturali in pianta secondo una maglia ortogonale

Queste sono solo alcune delle tecniche di progettazione sismica, a cui si affianca anche l’utilizzo di specifici materiali. Tra i materiali antisismici migliori c’è senza dubbio il cemento armato. Quest’ultimo è considerato a tutt’oggi un ottimo materiale antisismico per le sue caratteristiche di resistenza ed elasticità.   

Ingegneria sismica all’università: l’occasione offerta dal master Unicusano

Il Master in Ingegneria Sismica offerto dall’Università Telematica Niccolò Cusano rappresenta un’opportunità imperdibile per gli studenti desiderosi di specializzarsi in questo ambito cruciale.

Il Master proposto da Unicusano si focalizza principalmente sulla formazione di professionisti altamente specializzati nel campo dell’Ingegneria Sismica e della Sismologia applicata all’ingegneria. Il programma è indirizzato principalmente ai laureati o neolaureati in discipline tecniche e scientifiche, come ingegneria civile, ingegneria per l’ambiente e il territorio, ingegneria edile-architettura o architettura, che desiderano acquisire competenze specialistiche nelle applicazioni dell’Ingegneria Sismica.

Al termine del percorso formativo, i partecipanti saranno in grado di concepire e progettare edifici in conformità con la Nuova Normativa Tecnica delle Costruzioni. Non solo, sapranno valutare l’adeguatezza sismica delle strutture esistenti e progettare interventi di adeguamento e miglioramento. Inoltre, acquisiranno competenze nella valutazione economica dei costi sociali e degli aspetti economici specifici degli interventi. Il piano di studi, infatti, include le seguenti materie:

  • Elementi di Analisi Strutturale
  • Fondamenti di geofisica e di sismologia
  • Elementi di Sismologia e Analisi del Rischio Sismico
  • Progettazione degli edifici
  • Caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni
  • Morfologie costruttive e risposta sismica
  • Metodi per l’analisi sismica delle strutture
  • Tecniche per la riduzione del rischio sismico
  • Geotecnica e fondazioni
  • Configurazioni architettoniche
  • Interventi sull’esistente
  • Prevenzione e controllo
  • Valutazione dei costi di intervento
  • Applicazioni

Le opportunità professionali per i laureati del Master in Ingegneria Sismica includono l’impiego presso studi di progettazione strutturale, istituti accademici o di ricerca, nonché imprese di costruzione. Questo percorso formativo offre una solida base per intraprendere una carriera di successo nel settore, fornendo le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide e le complessità dell’Ingegneria Sismica.

Domande frequenti sull’ingegneria sismica

Un ingegnere deve conoscere la normativa antisismica italiana?

Sì, l’ingegnere sismico deve conoscere la normativa antisismica italiana. La prima legge fu emanata nel 1908 a seguito del terremoto di Messina e Reggio Calabria. Da allora ci sono stati diversi interventi legislativi. Con il DPR 308 del 2001, le regioni italiane hanno adottato una serie di normative locali che tutelano la specificità dei territori e rendono uniformi le varie procedure. 

Qual è la classificazione sismica degli edifici?

La legge ha stabilito otto classi di rischio degli edifici:  

  • Classe A+: minor rischio sismico 
  • Classe A: rischio sismico più basso 
  • Classe B: rischio sismico medio 
  • Classe C: rischio sismico medio 
  • Classe D: rischio sismico medio-alto 
  • Classe E: rischio sismico alto 
  • Classe F: rischio sismico molto alto 
  • Classe G:maggiore rischio sismico 

 Qual è la differenza tra l’ingegneria sismica e l’ingegneria antisismica?

In realtà, si tratta della stessa branca ingegneristica. I due termini sismico e antisismico si riferiscono semplicemente a due attività diverse. La prima riguarda le analisi effettuate dagli ingegneri prima degli interventi tecnici; mentre la seconda fa riferimento alla fase di progettazione vera e propria.  

Quanto guadagna un ingegnere sismico?

Un ingegnere sismico guadagna in media 33 mila euro lordi all’anno. In realtà, lo stipendio aumenta notevolmente anche in base all’esperienza e all’area geografica di attività. Non solo, a fare oscillare i guadagni è anche l’inquadramento contrattuale. L’ingegnere sismico, infatti, può lavorare sia da dipendente che da libero professionista.  

Se desideri ricevere ulteriori informazioni sul master online di Unicusano, compila il form qui presente per essere ricontattato da un nostro esperto dell’orientamento!

Credits: ArturVerkhovetskiy/DepositPhotos.com

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