Quante volte hai detto, oppure hai sentito dire, frasi come “non sono felice” “sono infelice“, “sono infelice della mia vita” e così via. È una cosa molto comune, che nasce da una falsa convinzione: pensiamo che essere infelici sia un qualcosa che accada, mentre in realtà siamo noi a decidere di essere infelici, quando commettiamo uno degli errori che vedremo tra poco.
Roosevelt disse “Niente e nessuno può renderti infelice, a meno che tu non glielo permetta”: una frase molto potente, che dimostra come l’infelicità sia una nostra scelta.
Siamo noi a scegliere, in modo più o meno cosciente, la felicità o l’infelicità. Ma quali sono gli errori da non commettere per non sentirsi infelici, frustrati, delusi o insoddisfatti?
In questa guida parleremo quindi:
- del modello ERE, che ci spiega perché siamo noi a decidere di essere infelici;
- come le nostre aspettative siano alla base della nostra infelicità;
- perché lamentarsi rende infelici:
- come la scarsa autostima può influire sulla nostra infelicità;
- come rimandare di continuo i propri impegni renda infelici.
Insomma, ogni volta che commettiamo uno di questi errori stiamo dicendo a noi stessi: “voglio essere infelice”.
Vediamo quindi nel dettaglio cosa sono e come evitare queste “trappole” dell’infelicità e perché il non essere felice non è qualcosa che accade, ma che scegliamo.
C0s’è modello ERE e perché scegliamo di essere infelici
Se qualcuno ti chiedesse perché sei infelice, probabilmente sapresti esattamente che risposta dare:
- potrebbe essere a causa dei soldi che non sono mai abbastanza;
- la causa potrebbe essere un lavoro frustrante, oppure la mancanza di lavoro;
- forse hai problemi di studio e potresti essere rimasto indietro con gli esami universitari (sai che con Unicusano hai un tutor a tua disposizione che ti supporta nell’organizzazione dello studio?)
- potresti avere dei problemi sentimentali.
Lavoro, studio, soldi e amore sono generalmente al centro dei nostri pensieri e sono spesso la causa della nostra infelicità, o almeno è quello di cui siamo convinti. Raramente pensiamo che le cose non vadano bene per causa nostra e addossiamo sempre la colpa ad un agente esterno, che sia un professione, un datore di lavoro, la crisi economica e così via.
Cosa c’è di sbagliato in tutto ciò? Molto semplice: ad essere sbagliata è la convinzione che ad ogni evento debba seguire inevitabilmente una nostra emozione. In realtà non sono gli eventi a scatenare la nostre emozioni, bensì sono le nostre reazioni personali a determinare cosa proveremo.
Il modello ERE (acronimo di Evento, Reazione, Emozione) afferma esattamente questo: ogni evento scatena una reazione, ed ogni reazione provoca una determinata emozione.
Pertanto, se vogliamo avere il controllo sulle nostre emozioni, e in primo luogo sulla nostra felicità, dobbiamo prima di tutto acquisire la consapevolezza delle nostre reazioni, che non sono altro che l’insieme dei pensieri e delle azioni con le quali rispondiamo ad un determinato evento esterno. Quindi, se ti senti infelice dipende dai tuoi pensieri e dalle tue azioni, e perciò, in definitiva, è una tua scelta.
Ed ecco che arriviamo alle 4 reazioni errate che sono alla base dell’infelicità: conoscerle significa evitarle.
Quando le aspettative non sono in linea con la realtà
Molta della nostra infelicità è strettamente legate alle aspettative che abbiamo in merito a molteplici aspetti della nostra vita.
Alcuni sostengono che per essere felici sia necessario abbassare le proprie aspettative, ma non è esattamente così. La strada migliore è portare le realtà allo stesso livello delle aspettative, o meglio che la realtà superi ampiamente le tue più rosee aspettative.
In altre parole, è necessario smettere di concentrarsi sulle aspettative ed iniziare a focalizzarsi sulla realtà. In questo modo il focus si sposta dai risultati da ottenere in un ipotetico futuro alle azioni che devi mettere in atto nel presente.
Questo perché, se non puoi avere il controllo sui risultati che otterrai nei prossimi anni, puoi invece decidere cosa farai oggi per ottenere quei risultati.
Lamentarsi è la chiave per l’infelicità
Ogni volta che ci lamentiamo e ci piangiamo addosso scegliamo di essere infelici.
Lamentarsi in continuazione infatti non porta ad altro risultato che accrescere il nostro senso di insoddisfazione e frustrazione. Se ti focalizzi solo ed esclusivamente sulle cose che non funzionano sarà molto difficile cambiare il tuo stato d’animo. Al contrario, se in questo momento uno degli aspetti della tua vita è fonte di frustrazione, smettila di accanirti e concentrarti su di esso. Mettilo da parte per qualche settimana e al contrario concentrati su quegli aspetti della tua vita che invece stanno andando bene, se non benissimo; quando tornerai a pensare alla tua problematica, potrai farlo con nuove energie e nuove idee.
La scarsa autostima e il non essere felici
Chi ha scarsa autostima spesso, se non sempre, tende anche ad essere infelice. Questo perché le persone insicure, più di chiunque altro, mettono in atto reazioni errate di fronte agli eventi esterni. Qualche esempio:
- si preoccupano in maniera ossessiva di quello che pensano gli altri;
- sono terrorizzati dalla possibilità di fallire;
- rimuginano continuamente sugli errori del passato e sui pericoli che può riservare il futuro.
Gran parte dell’essere felici, invece, dipende dalla capacità di credere in sé stessi e, ancora una volta, credere nelle tue capacità è solo ed esclusivamente una tua responsabilità.
A questo punto è necessario fare una precisazione: molti ritengono che per accrescere la propria autostima sia necessario avere successo e denaro, ma non è così. La vera autostima non deriva dagli status symbol, ma da una profonda convinzione di poter affrontare qualsiasi situazione ci si trovi davanti.
Si tratta di un tipo di sicurezza che si può maturare solo grazie alla pratica quotidiana, mettendo in atto strategie che rafforzano l’autostima.
Procrastinare non porta alla felicità
Smettere di rimandare a domani è la chiave di volta del successo personale. Solo grazie all’azione possiamo davvero cambiare la nostra situazione attuale e smettere di essere infelici.
Procrastinare, invece, non porta ad altro che indulgere in distrazioni e falsi piaceri.
Come smettere di essere infelice: conclusioni
Ogni volta che ti sentirai frustrato, demotivato e infelice ricorda che puoi avere il controllo delle tue emozioni, che puoi scegliere come reagire agli eventi e prendere il controllo della tua vita.
Ricorda che non è un singolo evento a determinare i sentimenti che proviamo, ma come ci approcciamo a questo: davanti allo stesso evento, infatti, non tutti reagiscono allo stesso modo.
Se ci focalizziamo solo sulle mancanze, sugli aspetti negativi della nostra vita, sui nostri limiti, su quello che non abbiamo o non possiamo fare, è inevitabile essere insoddisfatti e infelici. Se invece scegliamo di concentrarsi su quello abbiamo, sulle nostre risorse e sui punti di forza, e ci focalizziamo su quello che possiamo fare, ci renderemo conto che, davvero, la felicità è a portata di mano.
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