Università | 20 Marzo 2025
Educatore professionale: cosa fa e come diventarlo

Educatore professionale: cosa fa e come diventarlo

Il tuo desiderio è quello di lavorare in ambito socio pedagogico? Una delle professioni più ambite da chi intende operare in questo settore è quella dell’educatore professionale. Si tratta di una figura per la quale è previsto un percorso formativo preciso e di cui parleremo abbondantemente in questa nostra guida.

Pertanto, se vuoi sapere come diventare educatore professionale, ti consigliamo di continuare a leggere.

Educatore professionale: chi è

Chi è l’educatore professionale? Il D.M. 520/1998 definisce così il ruolo dell’educatore professionale: 

“attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da un’equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana.”

Si occupa cioè del reinserimento in società di soggetti in difficoltà, tra cui minori, anziani, persone con disabilità, persone con problemi di salute mentale, tossicodipendenti e non solo.  

Per la precisione, esistono due figure distinte di educatore. Una opera nel settore socio-sanitario e l’altra opera nel settore pedagogico. 

Ma quali sono le differenze tra educatore socio-sanitario ed educatore socio-pedagogico? Scopriamolo nel dettaglio. 

educatore professionale minori

Credits: [garagestock]/Depositphotos.com

Educatore socio-sanitario ed educatore socio-pedagogico: le differenze

La prima differenza sostanziale tra le due figure professionali riguarda il percorso di studi.  

L’educatore professionale socio-sanitario ha una laurea triennale in Educazione professionale della classe di studi L/SNT2. L’educatore socio-pedagogico, invece, ha conseguito la laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19). 

Tra l’altro, le due figure operano in contesti lavorativi distinti. Di solito l’educatore professionale socio-sanitario lavora negli ospedali e nelle ASL. L’educatore socio-pedagogico, invece, lavora per lo più nei servizi socio-educativi, come le scuole.  

Cosa fa l’educatore professionale socio-pedagogico?

L’educatore professionale socio-pedagogico progetta e mette in atto degli interventi educativi personalizzati. Il suo compito consiste nell’individuare le difficoltà e le problematiche delle persone che segue. Dopodiché, crea degli interventi specifici. Pone cioè degli obiettivi realistici che servono a migliorare le condizioni dei suoi “allievi”. Non solo, fornisce assistenza emotiva in caso di crisi e difficoltà e promuove lo sviluppo delle abilità personali.  

Cosa fa l’educatore professionale socio-sanitario?

L’educatore professionale socio-sanitario è un professionista sanitario della riabilitazione che opera all’interno di un’equipe multidisciplinare. Si occupa di progetti educativi e riabilitativi da attuare nell’ambito di un preciso piano terapeutico. Gestisce sia l’aspetto sanitario che l’aspetto sociale. 

Educatore professionale: un approfondimento delle mansioni

Nonostante le differenze tra il settore socio-sanitario e quello socio-pedagogico, possiamo riassumere così le mansioni della figura dell’educatore professionale:  

  • gestisce progetti di educazione e riabilitazione volti a favorire lo sviluppo della personalità dei soggetti in cura e il loro recupero alla vita quotidiana 
  • individua le necessità dei pazienti  
  • partecipa al processo di valutazione del disagio psicosociale e delle potenzialità del paziente 
  • partecipa alla definizione degli obiettivi di cura e di riabilitazione e alla scelta della tipologia di interventi da attuare
  • programma, gestisce e monitora gli interventi educativi  
  • ricerca strutture e risorse sociali e sanitarie utili al progetto 
  • collabora con le famiglie e con il contesto sociale dei pazienti in modo da agevolare il reinserimento dei soggetti  
  • realizza interventi di psicoeducazione destinati sia a persone singole che a gruppi. 

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Come si diventa educatore professionale

Ora che abbiamo stabilito le differenze tra due figure, spesso confuse e sovrapposte, passiamo a vedere come si diventa educatore professionale.

Come diventare educatore professionale socio-sanitario?

Bisogna ottenere la laurea triennale in Educazione professionale. Il corso è a numero chiuso e per poterti iscrivere è necessario superare un testo di ingresso. Se superi la prova, puoi seguire i tre anni di corso, che prevedono anche diverse attività pratiche (laboratori e tirocinio).

L’esame finale del corso di laurea è abilitante alla professione. Per esercitare, però, dovrai essere iscritto all’albo dell’educatore professionale istituito dal D.M. 13 marzo 2018. Come per tutte le professioni sanitarie, anche per questa figura è prevista la formazione continua.

Cosa significa? Tutti i professionisti sanitari sono chiamati ad aderire al programma di Educazione Continua in Medicina, noto come ECM. Il programma assegna crediti formativi ECM per la partecipazione a corsi e programmi di aggiornamento delle proprie competenze e abilità cliniche. 

Dopo la triennale, è possibile anche proseguire gli studi con l’iscrizione al corso di laurea magistrale LM/SNT2 in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie. Acquisendo il titolo magistrale, avrai la possibilità di accedere alle qualifiche dirigenziali.

Non solo, puoi approfondire diversi aspetti di questa professione anche con la frequenza di master post-laurea destinati proprio agli educatori professionali socio-sanitari. 

Come diventare educatore professionale socio-pedagogico?

Come già accennato nel paragrafo più sopra, per diventare educatore professionale socio-pedagogico è necessaria la laurea triennale appartenente alla classe di studi L-19. Durante il percorso di studi seguirai un tirocinio pratico presso un’apposita struttura. Il tirocinio è fondamentale.  

L’esame finale (discussione della tesi) è considerato abilitante e deve essere preceduto da una prova valutativa, durante la quale vengono verificate le competenze professionali acquisite grazie al tirocinio. Questa prova viene sostenuta davanti a un esaminatore designato dall’ordine professionale (legge numero 55 del 2024).  

Per poter iniziare a lavorare, l’educatore professionale socio-pedagogico deve iscriversi all’apposito albo.  

Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19)

Presso l’Università Niccolò Cusano è attivo il Corso di Laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione curriculum Educatore Psico-Educativo e Sociale 

Il corso ha lo scopo di offrire allo studente nuove conoscenze e reali competenze in campo sociale, educativo e pedagogico. Si tratta di un corso di studi fruibile online. Unicusano, infatti, propone l’innovativa metodologia didattica e-learning tramite piattaforma digitale. Gli studenti possono seguire le lezioni semplicemente collegandosi alla piattaforma, senza vincoli di orari e di giorni.  

Il corso è finalizzato alla formazione dell’operatore professionale socio-pedagogico, figura professionale in grado di assumere ruoli specifici: 

  • nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia da 0 a 3 anni, servizi extrascolastici, per l’inclusione e la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica
  • nell’ambito degli interventi nei servizi socio-educativi per lo sviluppo della persona e della comunità territoriale

Le aree di intervento dei suddetti servizi sono: 

  • servizi per la genitorialità e la famiglia 
  • servizi educativi per le pari opportunità, di promozione del benessere e della salute 
  • servizi educativi, ludici, artistico-espressivi e del tempo libero per soggetti di ogni età, per anziani, per l’integrazione degli immigrati e dei rifugiati e per la formazione interculturale 
  • servizi per la rieducazione e la risocializzazione di soggetti detenuti e servizi di assistenza ai minori coinvolti nel circuito giudiziario e penitenziario. 

Ed ancora, servizi alla persona a supporto della prevenzione e rieducazione cognitivo-funzionale, al fine di rispondere alla promozione del benessere fisico, psichico e sociale, nonché come supporto per favorire l’inclusione nelle situazioni di diversa abilità. 

Competenze dell’educatore professionale

Quali sono le competenze dell’educatore professionale socio-pedagogico? Qui sotto, un elenco delle competenze di base:

  • elementi di pedagogia speciale e di pedagogia della devianza 
  • psicologia sociale e di comunità 
  • infarinatura di psicopatologia, neurologia e psichiatria 
  • padronanza dei metodi di counselling psicologico e socio-sanitario 
  • metodologie di valutazione per gli interventi in area socio-pedagogica 
  • conoscenza della rete territoriale dei servizi sociali 
  • elementi di sociologia 
  • tecniche di comunicazione assertiva e di gestione del conflitto 
  • infarinatura di tecniche di project management 

Dove lavora l’educatore professionale

Un educatore professionale può svolgere le sue mansioni in strutture e servizi socio-sanitari o socio-educativi pubblici o privati, come dipendente o come libero professionista.

Ecco un elenco di strutture dove è richiesta la presenza di questa figura:

  • penitenziari e uffici per l’esecuzione penale esterna
  • strutture riabilitative e specialistiche
  • servizi di assistenza alla persona
  • residenze sanitarie assistenziali
  • ospedali pubblici e privati
  • cooperative sociali
  • istituti geriatrici
  • cliniche private
  • università
  • ASL

Educatore professionale in ospedale

L’educatore professionale è presente nei reparti ospedalieri dove sono ricoverate persone costrette a una lunga ospedalizzazione, dai bambini agli anziani fino ai disabili.  

A questa figura spetta il compito di aiutare i degenti a vivere meglio l’esperienza ospedaliera e a metabolizzare la malattia. Gli interventi possono essere di natura riabilitativa, cognitiva, relazionale ed emotiva. In queste situazioni l’educatore professionale in ospedale collabora con tutto il team che segue il paziente.  

Educatore professionale in carcere

L’educatore professionale in carcere ha un ruolo molto importante. Il suo compito consiste nell’elaborare e gestire degli interventi che aiutino il detenuto a sviluppare un progetto personale post detenzione. In particolare, l’educatore può:  

  • intervenire con progetti appositi per sviluppare la motivazione e la consapevolezza di sé dei detenuti  
  • creare progetti per migliorare il livello educativo-scolastico dei detenuti  
  • progettare interventi per fornire competenze utili nella ricerca del lavoro e nella gestione di eventuali colloqui 
  • creare progetti per favorire l’inclusione sociale dei detenuti al termine della pena 

Educatore professionale nelle scuole

L’educatore professionale nelle scuole lavora con gli insegnanti e con il personale scolastico alla gestione degli alunni con disabilità psichica o fisica e degli alunni provenienti da situazioni disagiate. In particolare, queste sono le sue mansioni:  

  • collabora alla redazione del PEI – piano educativo individualizzato  
  • supporta l’alunno favorendone la partecipazione didattica e lo sviluppo di abilità come l’autonomia e la socialità 
  • favorisce la socializzazione dell’alunno all’interno della classe 
  • collabora con le famiglie di provenienza  

Educatore professionale: stipendio

Chiudiamo la nostra guida con una curiosità. Quanto guadagna un educatore professionale? Lo stipendio medio oscilla tra i 1.100 e i 1.400 euro netti al mese. Ovviamente, ci sono una serie di differenze che dipendono dalla specializzazione, vale a dire se si tratta di un educatore socio-sanitario o di un educatore socio-pedagogico.  

Non solo, molto dipende anche dalla tipologia di struttura (pubblica o privata), dall’anzianità di servizio, dai turni e da eventuali straordinari.

E se lavora nelle cooperative sociali? L’educatore professionale in quel caso viene assunto in base alle norme del contratto collettivo nazionale,  che regolamenta il lavoro all’interno delle cooperative sociali.  

Ora che sai cosa fa un educatore, sei pronto per iniziare il tuo percorso e avviare una carriera di successo? 

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