Università | 06 Gennaio 2014
Rapporto tra donne e università? L’eccezione è l’UniCusano

Rapporto tra donne e università? L’eccezione è l’UniCusano

Le lotte al femminismo hanno fatto miracoli. Eppure, a distanza di decenni, c’è ancora tanto da fare. Basta analizzare, con freddezza e al netto delle proprie opinioni, il rapporto tra le donne e l’università per capire che tra la forma e la sostanza di questo paese c’è ancora un gap. Formalmente gli studi accademici sono accessibili a tutti ma sostanzialmente le donne sembrano non riuscire ad avere gli stessi sbocchi all’università. Su quali basi si fanno queste affermazioni? Ci sono dei numeri oggettivi su cui basare la tesi? Se volete scoprirlo e capire insieme a noi come sta messo il rapporto tra donne e università, continuate a leggere.

Donne e università? Andiamo subito al nocciolo della questione e cioè andiamo ai numeri. Il primo è confortante e dice che ben  sette diplomate su dieci si iscrivono ad un corso di laurea contro poco più della metà dei diplomati maschi. Continuando questo viaggio nei numeri del rapporto tra donne e università si scopre che su 100 donne iscritte, però, sono solo 22 quelle che raggiungono il traguardo finale. Come racconta il blog di settore Universitàtelematica.it, in realtà, non è che i maschietti stiano messi meglio: hanno appena 15 dottori su 100 iscritti. Fatte queste premesse, il numero sconcertante del rapporto tra donne e università è legato alle docenti universitarie: sono poco più di un terzo del totale e cioè il 35%. Si tratta in assoluto della percentuale più bassa del pubblico impiego eccezion fatta per le aziende municipalizzate dei trasporti tipo Atac.
Per rendervi ancora più chiara questa ferita del rapporto tra donne e università superiamo con voi i confini nazionali e ci mettiamo a paragone con Francia e Germania, dove le professoresse universitarie sono poco di più rispetto alle nostre, e col Regno Unito, dove invece superano il 40%. La causa di questo male delle  donne all’università è che il gentil sesso tende ad iscriversi in massa ai corsi di laurea umanistici (l’80%) e ad autoescludersi da quelle scientifiche (3 %) e soprattutto da ingegneria (21%). Un incremento importante della presenza nelle lauree scientifiche delle donne comporterebbe una crescita ed uno sviluppo fondamentali per la ripresa dell’Italia ed è la ragione per cui l’UniCusano, da sempre attenta al rapporto tra donne e università, ha istituito la nuova facoltà di Ingegneria, con le diverse ramificazioni in Ingegneria Civile, Industriale, Elettronica e Meccanica. La metodologia di studio che propone l’UniCusano può consentire alle donne di seguire questo tipo di università senza nulla togliere a quegli impegni pressanti della vita quotidiana che solo il gentil sesso ha. Oltre a mettere a disposizione delle sue studentesse aule, laboratori e consulenti didattici sempre a disposizione, infatti, dà a loro la possibilità di sfruttare la piattaforma eLearning quando e dove si vuole.
Se poi volete maggiori informazioni sull’università UniCusano, oltre al ricco sito, vi consigliamo di leggere con continuità il BLOG di UNICUSANO dove sono presenti tanti topic sulle attività più recenti del mondo accademico e della vita degli studenti. In alternativa cliccate su https://www.unicusano.it/contatti-universita.

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