Cibo, alimentazione, nutrizione, dieta e benessere sono temi che hanno finalmente conquistato l’attenzione degli italiani, ma anche di tutto il resto del mondo; ecco perché ti spiegheremo come si diventa nutrizionista, una professionalità sempre più ricercata sul mercato del lavoro.
Nel corso di questo post ti forniremo una panoramica completa della professione, degli studi per specializzarsi e delle opportunità lavorative, concludendo con quelle che sono le prospettive di guadagno per un professionista.
La figura del nutrizionista oggi
Per comprendere fino in fondo le potenzialità della professione in ottica occupazionale è sufficiente pensare per un attimo ai ritmi serrati che ognuno di noi è costretto a sostenere.
A causa dei mille impegni quotidiani l’alimentazione diventa per molti un dettaglio trascurabile; panini, piatti pronti e il cosiddetto cibo spazzatura consumato velocemente tra un’incombenza e l’altra diventano routine.
Giovani e meno giovani acquisiscono abitudini alimentari totalmente sbagliate, dannose per il benessere dell’organismo.
Alla stressante e frenetica quotidianità bisogna aggiugere un dato tutt’altro che trascurabile, legato al fatto che molti alimenti non sono più prodotti, coltivati o allevati in maniera biologica e sostenibile, così da risultare estranei al nostro organismo ed essere metabolizzati in maniera errata.
Tutto ciò influisce negativamente sulla nostra salute.
Ma nonostante questa sia stata la tendenza alimentare negli ultimi decenni, con conseguenti squilibri sia a livello fisico che caratteriale, ad oggi sembra stia avvenendo una presa di coscienza di quanto sia importante mangiare bene, alimenti che siano anche prodotti bene.
E così, tra le tante professioni spopola quella biologo della nutrizione, l’esperto in Scienze biologiche, il nutrizionista, ovvero colui che aiuta a mantenere una dieta corretta a seconda delle peculiari necessità.
Operativamente un professionista si occupa di elaborare diete e profili alimentari personalizzati, ovvero basati sulle esigenze del cliente.
La sua professionalità è finalizzata a migliorare il benessere di soggetti sani.
Può eventualmente occuparsi anche dei soggetti malati, previo accertamento delle condizioni fisiopaologiche effettuate da un medico.
Il nutrizionista non può effettuare diagnosi e non può prescrivere farmaci.
Non è difficile a questo punto capire che si tratta di una professione per la quale è richiesta una preparazione qualificata, e che quindi non può essere improvvisata.
L’università è per il nutrizionista il punto di partenza per diventare un professionista.
Cosa si studia per diventare nutrizionista
Per diventare nutrizionista cosa fare? Il nutrizionista quale corso di laurea deve scegliere?
Iniziamo subito col precisare che non esiste una specifica laurea per nutrizionista. Il primo step è iscriversi ad un corso di laurea; un corso triennale seguito da un biennio magistrale.
Il percorso ideale per un aspirante biologo nutrizionista parte dalla facoltà di Biologia oppure da Biotecnologie, Medicina e chirurgia, Farmacia o Agraria. Quindi se parliamo di laurea per diventare nutrizionista possiamo anche fornire uno specchietto utile. Per diventare nutrizionista, puoi scegliere un corso di laurea presso una delle facoltà riportate qui sotto:
- triennale scienze biologiche – classe di laurea L-13;
- triennale scienze e tecnologie agro – alimentari – classe di laurea L- 26;
- magistrale scienze della nutrizione umana – classe di laurea LM-61;
- triennale scienze, culture e politiche dalla gastronomia – classe di laurea L/GASTR;
- magistrale scienze economiche e sociali della gastronomia – classe di laurea LM/GASTR
Quindi per diventare nutrizionista il percorso di studi è variegato, non c’è un’unica direzione perseguibile.
Esistono poi sul mercato formativo italiano numerosi percorsi di specializzazione post-laurea come ad il corso di nutrizione nel fitness, ovvero il Master in Nutrizione nel fitness e nel recupero funzionale dell’atleta attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.
Il Corso si rivolge a preferibilmente a Medici, Biologi, Farmacisti, Dietisti, Psicologi, Laureati ISEF, Fisioterapisti e a tutte quelle figure che direttamente o indirettamente intervengono nell’ambito della Nutrizione
Tra gli altri percorsi dfi specializzazione post-laurea attivi all’interno della proposta Unicusano anche il master in nutrizione clinica, il cui obiettivo è formare professionisti in grado di approcciarsi in maniera olistica al settore dell’alimentazione di largo spettro.
Sosa fare per diventare nutrizionista: esame di Stato da biologo
Oltre a frequentare l’università il nutrizionista deve possedere un abilitazione. A differenza di quello che molti pensano non si diventa nutrizionista soltanto con il conseguimento di una laurea magistrale o con un master.
Per poter svolgere la professione è previsto il superamento dell’Esame di Stato da biologo, dopo il quale è possibile effettuare l’iscrizione all’Albo Professionale dell’Ordine Nazionale dei Biologi, e quindi ottenere l’abilitazione.
L’albo professionale in questione è suddiviso in due sezioni:
- Sezione A: riservata ai biologi senior, in possesso di laurea magistrale
- Sezione B: riservata ai biologi junior, in possesso di laurea triennale
Per accedere alla sezione A è richiesto il possesso di una magistrale afferente ad una delle seguenti classi:
- LM 6 (6/S) – Biologia
- LM 7 (7/S) – Biotecnologie agrarie
- LM 8 (8/S) – Biotecnologie industriali
- LM 9 (9/S) – Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
- LM 75 (82/S) – Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
- LM 61 (69/S) – Scienze della nutrizione umana
Il bando del concorso viene indetto con cadenza annuale dal MIUR, il quale fornisce anche le direttive per la partecipazione.
Sarà poi l’università presso la quale verrà sostenuto l’esame a fornire tutte le indicazioni per le prove.
Per quanto riguarda l’esame il candidato deve superare quattro prove, di cui due scritte, una orale e una pratica.
Entrando maggiormente nel dettaglio ecco di seguito gli argomenti delle varie prove:
- Prova scritta: incentrata su argomenti che afferiscono i campi biochimico, biofisico, biomolecolare, biotecnologico, biomatematico, biostatistico, biomorfologico, ambientale e microbologico
- Prova scritta: incentrata su argomenti che afferiscono al management, alla legislazione professionale, all’igiene, alla certificazione e alla gestione della qualità
- Prova orale: incentrata sulle materie delle prove scritte con l’aggiunta di argomenti che afferiscono la deontologia professionale e la legislazione
- Prova pratica: verte su attività che riguardano le valutazioni e le statistiche epidemiologiche, l’utilizzo di strumenti per la gestione/valutazione della qualità, la valutazione dei risultati sperimentali
Per poter ottenere l’abilitazione alla professione l’aspirante nutrizionista deve inviare una domanda di iscrizione al Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi.
Una volta ottenuto il nulla osta è finalmente possibile effettuare la registrazione alla sezione A dell’Albo Nazionale dei biologi
Possibilità di lavoro
Dopo aver delineato il percorso e l’iter concorsuale per poter accedere alla professione cerchiamo di analizzare i principali sbocchi lavorativi per un nutrizionista.
L’iscrizione all’Albo dei Biologi, oltre a consentire di svolgere la tradizionale professione di nutrizionista, permette di accedere a numerosi altri ambiti legati al mondo dell’alimentazione.
Un professionista può svolgere la propria attività sia come impiegato che come libero professionista all’interno di palestre, centri termali e studi medici.
Può operare all’interno di aziende, sia nel settore pubblico che in quello privato, come addetto al controllo della qualità degli alimenti.
Tra le possibili strade rientrano anche l’insegnamento universitario e la comunicazione finalizzata alla divulgazione scientifica; ma anche il campo educativo alimentare nell’ambito del quale il biologo nutrizionista si occupa di diffondere regole e abitudini per seguire un regime alimentare sano e allo stesso tempo equilibrato.
Quanto guadagna un nutrizionista
Lo stipendio di un nutrizionista varia a seconda del livello di esperienza.
All’inizio della carriera un professionista percepisce una retribuzione che si aggira sui 900/1.000 euro mensili. Con qualche anno di esperienza è possibile arrivare a cifre che si aggirano intorno ai 1.600 euro netti al mese.
Un professionista con all’attivo una carriera ventennale nel mondo della nutrizione può guadagnare dai 2.000 ai 2.500 euro al mese.
In linea generale esiste una differenza sostanziale tra chi lavora come dipendente per il Servizio Sanitario Nazionale e chi invece ha scelto di intraprendere la libera professione.
Il libero professionista, nonostante i costi e le spese che deve affrontare, riesce a guadagnare cifre maggiori rispetto al dipendente.
Chiaramente lo stipendio dipende anche dalla clientela che il nutrizionista è in grado di costruirsi nel tempo.
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