La conoscenza e le rappresentazioni sono le due parole chiave cui da sempre la Geografia ricorre per interpretare la superficie terrestre. Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da molteplici trasformazioni di ordine scientifico-tecnologico, politico-culturale e socio-economico, che hanno impattato sui diversi territori e a differente scala geografica, modificando l’ordine produttivo e sociale dello spazio globale. Com’è noto, la grande differenza rispetto a tutti i periodi storici precedenti è individuabile nell’intensità innovativa, nell’estensione geografica e nella velocità di propagazione transcalare di tali trasformazioni.
Se il cambiamento, intenso e veloce, è la cifra distintiva di questi decenni, uno dei suoi motori più potenti è sicuramente costituito dall’innovazione, e da ciò che ne è indubitabilmente alla base, e cioè il bene conoscenza. Similmente al processo evolutivo seguito dalla societa industriale che si fondò sullo sviluppo della grande industria, la società della conoscenza acquisisce rilevanza con l’avanzare del ruolo della conoscenza, che ne diventa così l’aspetto centrale.
In altre parole, la quantità storica di trasformazioni rapide e profonde che ha inciso sul paesaggio economico mondiale in questi ultimi decenni trova la sua qualità esplicativa più rilevante proprio nell’attitudine competitiva a produrre, impiegare e attrarre conoscenza, in termini di capitale umano e di innovazioni tecnologiche, sui propri territori.
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