Come seguire correttamente le lezioni universitarie
Il passaggio dal liceo all’università è legato ad una serie di cambiamenti didattici, alla luce dei quali tanti studenti si domandano come approcciarsi al nuovo contesto in maniera produttiva; come seguire le lezioni universitarie e quali sono le migliori strategie per rendere efficace la presenza in aula durante la spiegazione del prof.
Nel corso dei prossimi paragrafi affronteremo il discorso analizzando nel dettaglio il cambiamento e le dritte più efficaci per studiare e superare brillantemente gli esami.
Come funzionano le lezioni universitarie
Prima di addentrarci nel cuore del nostro post e di svelarti qualche strategia per seguire le lezioni all’università in maniera tale da agevolare lo studio individuale è d’obbligo una breve premessa sul funzionamento delle lezioni.
A differenza del liceo, dove le aule sono predisposte per accogliere un numero ristretto di alunni (solitamente tra i 20 e i 30), all’università sono previsti spazi enormi predisposti per accogliere svariate decine di studenti.
Chiaramente l’elevato numero di persone determina una modalità di insegnamento diversa da quella del liceo.
Per fare un esempio pratico, è piuttosto improbabile che un docente universitario riesca a conoscere ogni singolo studente e le relative peculiarità; cosa che invece avviene al liceo.
Un’altra differenza sostanziale risiede nel fatto che allo studente liceale è richiesta una presenza quotidiana in aula mentre lo studente universitario può decidere se seguire o meno una lezione.
Diverso, invece, il discorso per le facoltà che prevedono lezioni universitarie in presenza, ovvero lezioni alle quali è obbligatorio presenziare in aula.
In generale, il consiglio è di seguire sempre le lezioni, a prescindere dall’obbligo.
Ascoltare la lezioni del prof determina una serie di vantaggi sia per ciò che concerne la qualità dello studio e sia per ciò che riguarda lo studio a casa.
Come seguire al meglio le lezioni universitarie e mantenere alta la concentrazione
Il presupposto essenziale affinché la presenza in aula diventi produttiva e non si trasformi in un’inutile perdita di tempo è mantenere alto il livello di attenzione.
Per quanto si possa essere diligenti e responsabili la concentrazione può essere messa a dura prova da una serie di variabili.
Il primo aspetto per il quale uno studente può riscontrare difficoltà a concentrarsi riguarda proprio la materia.
Una spiccata propensione verso una disciplina o al contrario la scarsa simpatia verso una materia possono rendere più o meno difficile mantenere costante il livello di attenzione.
Un’altra variabile da prendere in considerazione quando si parla di attenzione durante le lezioni è il professore.
Alcuni docenti riescono ad essere coinvolgenti altri invece risultano più ‘noiosi’.
Anche in questo caso la personale predisposizione verso la materia e/o verso il docente possono fare una grande differenza.
Prendere appunti
L’attenzione è l’elemento essenziale per poter prendere appunti; ecco perché al di là di tutti i vantaggi che analizzeremo nel corso di questo paragrafo gli appunti consentono di mantenere costante il livello di concentrazione.
A differenza di quello che molti pensano, prendere appunti non è un’attività così scontata e banale, soprattutto all’università.
I corsi di laurea prevedono ritmi piuttosto serrati. Preparare un esame relativo ad una materia non è come prepararsi per un’interrogazione al liceo.
Ecco perché prendere appunti all’università è più complesso, o comunque richiede maggiore impegno.
Gli argomenti sono affrontati in maniera più approfondita e ampia per cui le lezioni sono più articolate e il linguaggio stesso diventa più tecnico.
Saper prendere appunti efficaci e funzionali all’apprendimento è fondamentale per velocizzare e migliorare lo studio autonomo a casa.
Per appuntare i concetti chiave di una lezione è necessario un buon livello di attenzione; un’attenzione che costringe lo studente a concentrarsi sulla spiegazione del professore.
In tal modo è possibile iniziare a familiarizzare con l’argomento già in aula e, perché no, è addirittura possibile iniziare a studiare e memorizzare le informazioni più importanti.
Concludiamo il paragrafo con un dettaglio che diventa tutt’altro che banale in fase di esame.
Ascoltare il prof in aula e appuntare i concetti salienti permette di capire quali sono gli argomenti, e quindi i passaggi, sui quali si concentra; gli stessi concetti potrebbero quindi essere oggetto di domande durante l’esame.
Registrare le lezioni
Sulla questione delle lezioni registrate all’università i pareri sono piuttosto discordanti.
In effetti la registrazione rappresenta un’arma a doppio taglio ed è per questo che bisogna conoscerne i pro e i contro.
Apparentemente registrare le lezioni universitarie può sembrare utile ai fini dello studio a casa.
Per certi aspetti è così ma diventa anche un dispendio di tempo.
Analizziamo nel dettaglio l’argomento.
Attualmente registrare le lezioni universitarie con un app è estremamente semplice.
Basti pensare al fatto che tutti gli studenti, oggi, dispongono di uno smartphone e che con tale dispositivo è possibile effettuare registrazioni di qualità senza il minimo sforzo.
Ecco perché si è diffusa l’abitudine a registrare la spiegazione del professore in aula.
Per quanto possa apparire una strategia vincente, la tranquillità di avere sul proprio dispositivo la lezione completa fornisce l’alibi, talvolta inconsapevole, per potersi distrarre.
La distrazione in aula determina quindi una perdita di tempo, da un lato perché non permette di iniziare a familiarizzare con l’argomento durante la spiegazione e dall’altro perché una volta a casa bisognerà impiegare lo stesso tempo trascorso in aula per riascoltare la lezione.
Esistono tuttavia alcuni casi in cui utilizzare un registratore durante le lezioni all’università può diventare utile.
Ad esempio si possono registrare le lezioni universitarie quando il prof è solito spiegare troppo velocemente, quando lo studente ha serie difficoltà a concentrarsi in aula, o ancora quando la lezione è particolarmente importante ai fini della preparazione di un esame.
Totalmente diverso il discorso relativo ai corsi di laurea online, per i quali lo studente non è obbligato a presenziare in aula per cui può dedicarsi all’ascolto delle lezioni pre-registrate, in streaming, comodamente da casa.
Altri consigli
Così come anticipato in precedenza prendere appunti non è banale come sembra.
È importante imparare a riassumere e schematizzare sul foglio in maniera tale da agevolare la comprensione di quanto annotato.
L’errore più ricorrente commesso dagli studenti universitari è quello di trascrivere, o per lo meno tentare di trascrivere, tutte le parole pronunciate dal professore.
Oltre ad essere alquanto impossibile, scrivere a mano un’intera lezione è anche controproducente.
Nel tentativo disperato di non lasciarsi sfuggire una sola parola la mente si concentra nella trascrizione piuttosto che nella comprensione.
Una volta a casa, oltre a non aver compreso quasi nulla della lezione lo studente si ritrova con un foglio pieno di scarabocchi incomprensibili da decifrare.
Il lavoro di organizzazione degli appunti diventa dispendioso in termini di tempo ed energie.
Ecco perché bisogna imparare a schematizzare la lezione, annotando con ordine e criteri chiari soltanto i concetti chiave.
Restiamo nell’ambito degli appunti per sottolineare un altro aspetto che può fare la differenza, ovvero gli strumenti utilizzati per prendere appunti.
Il consiglio, in tal senso, è di utilizzare carta e penna, preferendoli a tablet e smartphone.
Scrivere a mano consente di assimilare più rapidamente gli appunti.
Concludiamo il nostro elenco di dritte su come seguire le lezioni universitarie in maniera produttiva con un suggerimento logistico.
In aula è preferibile scegliere un posto tra le prime file piuttosto che sedersi all’ultimo banco e distrarsi continuamente.
Inoltre, i primi posti sono solitamente occupati da studenti che hanno seriamente intenzione di ascoltare e comprendere la lezione, per cui potrebbe essere interessante fare nuove conoscenze in vista di uno studio o di un confronto di gruppo.
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