Come diventare docente di ruolo: guida pratica
L’insegnamento è una professione stimolante e gratificante, ma raggiungere lo status di docente di ruolo può essere un percorso complesso. In questo articolo, esploreremo i requisiti, le procedure e i passaggi necessari per intraprendere una carriera nell’ambito dell’istruzione e ottenere la tanto desiderata posizione di docente di ruolo. Che tu sia un neolaureato interessato a entrare nel mondo dell’insegnamento o un professionista desideroso di cambiare carriera, questa guida ti accompagnerà attraverso i passi fondamentali per realizzare il tuo sogno di diventare un educatore a tempo indeterminato.
Come diventare insegnante di ruolo: i titoli di studio necessari
Molte persone laureate nutrono il desiderio di intraprendere la carriera nell’ambito scolastico. Tuttavia, è importante comprendere quale titolo di laurea sia richiesto per diventare insegnante. Per iniziare, va detto che una laurea triennale non è sufficiente; è invece necessaria una laurea magistrale.
Per insegnare nella scuola primaria, che comprende la scuola dell’infanzia e la scuola elementare, è obbligatoria una laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria (classe di laurea LM-85bis). Completare la tesi e ottenere il diploma di laurea conferisce l’abilitazione all’insegnamento, eliminando la necessità di ulteriori esami o crediti formativi supplementari. L’elemento cruciale, come scoprirai, è l’esperienza pratica (tirocinio), che è già inclusa nel piano di studi del corso di laurea. In alternativa, il diploma di liceo socio-psico-pedagogico conseguito entro l’anno accademico 2001/02 è altresì valido.
Per diventare insegnante nelle scuole secondarie, le procedure si complicano leggermente. È richiesta una laurea magistrale, specialistica o una laurea di vecchio ordinamento con una classe di laurea che corrisponda a una specifica classe di concorso. Se ti sembra confuso, è normale. Fornirò ulteriori dettagli e definizioni.
Innanzitutto, cosa sono le classi di corsi di laurea? Questi sono codici che identificano il tipo di corso di studio e sono riportati nei siti web dei corsi di laurea. Ad esempio, la classe di laurea LM-85bis rappresenta la laurea in Scienze della Formazione Primaria, mentre LM-40 corrisponde al corso di laurea magistrale in Matematica. Ogni corso di laurea è identificato da un codice di classe di laurea.
Conoscere il codice della tua classe di laurea è fondamentale per comprendere a quali classi di concorso hai accesso. Le classi di concorso sono codici che indicano i requisiti accademici necessari per ottenere l’abilitazione all’insegnamento di una specifica materia, ma sono valide solo per la scuola secondaria.
Invece, per i docenti ITP (Insegnanti tecnico pratici della scuola secondaria di secondo grado), è sufficiente possedere il Diploma tecnico pratico di scuola superiore.
Come diventare docente di ruolo: conoscere le classi di concorso
I titoli di studio che consentono di insegnare determinano anche l’ammissione alle varie classi di concorso. In realtà, è proprio l’appartenenza a queste classi di concorso a rappresentare il requisito cruciale per diventare un insegnante di ruolo.
Le classi di concorso sono codici utilizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per collegare i diversi titoli di studio a una o più materie di insegnamento. Ogni titolo di studio permette l’accesso a una o più classi di concorso specifiche.
Queste classi di concorso, a loro volta, stabiliscono i requisiti che un aspirante insegnante deve soddisfare per poter insegnare una materia in una particolare tipologia di scuola. Infatti, il possesso di un titolo di studio da solo non è sufficiente per accedere all’insegnamento. È essenziale che ci sia un’adeguata corrispondenza tra i crediti formativi universitari (CFU) conseguiti nei settori scientifico-disciplinari (SSD) specifici del proprio corso di laurea e quelli richiesti per l’ammissione a una classe di concorso.
Per rendere la situazione più chiara, consideriamo il caso di un laureato magistrale in lettere e filosofia. Con questa laurea, ha l’opportunità di accedere alla classe di concorso A-11, che permette di insegnare “Discipline letterarie e latino” (A-11). Tuttavia, per essere ammesso a questa classe di concorso, dovrà aver accumulato almeno 96 CFU nei settori scientifico-disciplinari L-FIL-LET, L-LIN-M-GGR, L-ANT e M-STO, di cui 24 CFU sono obbligatoriamente in L-FIL-LET/04, 12 in L-FIL-LET/10, 12 in L-FIL-LET/12, 12 in L-LIN/01, 12 in M-GGR/01, 12 in L-ANT/02 o 03, e 12 in M-STO/01 o 02 o 04.
È quindi fondamentale condurre una valutazione accurata del proprio piano di studi, poiché anche la mancanza di un solo credito potrebbe precludere l’accesso a una classe di concorso.
Come conseguire 60 CFU per diventare docente di ruolo
L’introduzione dei 60 Crediti Formativi Universitari rappresenta una delle principali innovazioni del Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022. Questa riforma, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e fortemente sostenuta dall’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha un impatto significativo sul settore dell’istruzione.
In particolare, la riforma riguarda le norme relative alla formazione iniziale e continua degli insegnanti. I 60 CFU sono destinati a fornire una solida preparazione nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche. Essi rappresentano percorsi universitari abilitanti per la formazione iniziale degli insegnanti, sostituendo i precedenti 24 CFU stabiliti con il decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, che erano diventati un requisito fondamentale per l’accesso ai concorsi ordinari per l’insegnamento. Dal 2025 anche per TFA sostegno bisogna avere i 60 CFU.
Con le nuove disposizioni, il percorso per diventare insegnanti seguirà il seguente schema:
- Il conseguimento di una laurea abilitante all’insegnamento.
- La partecipazione a un percorso formativo di abilitazione di 60 CFU/CFA (Crediti Formativi Universitari/Crediti Formativi Accademici).
- Il superamento di un concorso di insegnamento.
- L’effettuazione di un anno di prova in servizio, con un relativo esame e una valutazione finale.
Il percorso formativo standard richiede l’acquisizione di almeno 60 CFU/CFA. Tuttavia, esistono anche percorsi alternativi di 30 o 36 crediti formativi, rivolti a coloro che hanno già svolto almeno tre anni di servizio scolastico o che hanno precedentemente ottenuto 24 CFU/CFA conformemente all’ordinamento precedente.
In base alla nuova Riforma, spetta alle Università la responsabilità di organizzare percorsi formativi dedicati finalizzati all’ottenimento dei 60 CFU richiesti per l’accesso all’insegnamento.
Questi percorsi universitari, sebbene strutturati in modo specifico per la formazione degli insegnanti, non costituiscono corsi di laurea a tutti gli effetti. Ciò è dimostrato dal fatto che è possibile iscriversi a tali programmi anche se si è contemporaneamente iscritti a un corso di laurea, sia triennale che magistrale.
Superare il concorso come docente di ruolo
Tutti i fattori precedentemente discussi riguardano esclusivamente i requisiti necessari per l’insegnamento. Possedere una laurea, avere accesso a una classe di concorso e accumulare 60 CFU sono prerequisiti indispensabili ma non sufficienti per acquisire lo status di docente di ruolo. Al massimo, permettono di diventare supplente attraverso l’iscrizione in graduatoria.
L’unico mezzo attuale per diventare un docente di ruolo è superare un concorso scuola e ottenere l’abilitazione. Per chiarire questa questione, è importante sottolineare che fino a qualche anno fa, l’abilitazione era un prerequisito fondamentale per diventare docente di ruolo. Tuttavia, oggi la situazione è cambiata: i percorsi abilitanti, come il FIT, sono stati aboliti, e sono stati sostituiti dai concorsi stessi, che ora includono un processo di abilitazione. In pratica, chi riesce a superare le prove del bando di concorso ottiene automaticamente l’abilitazione e acquisisce lo status di docente di ruolo.
Se, invece, vuoi intraprendere la carriera universitaria, devi sapere che i concorsi per accedere ai ruoli universitari sono organizzati direttamente dalle università. Il requisito richiesto dalla Legge 240 del 2010 per poter partecipare ai concorsi nelle università è il possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, la cui gestione è affidata al Ministero e alle sue Commissioni nazionali relative i Settori concorsuali.
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