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Come diventare archivista: guida alla professione

Se il mondo degli archivi e le memorie che custodisce ti affascina al punto da voler trasformare l’interesse in una professione allora ti interesserà sapere come diventare archivista.

Il mestiere, antico per quanto riguarda le origini e attuale per ciò che concerne mansioni e finalità, si fonda sul concetto di condivisione della conoscenza, ovvero di informazioni storiche o di interesse comune.
Oggi, tra l’altro, la professione riveste un ruolo importante anche in riferimento all’archivistica digitale (e-archivistica).

Nel corso di questo post approfondiremo l’affascinante figura dell’archivista; analizzeremo nel dettaglio l’attività svolta da un professionista e la formazione ideale per diventare esperti in materia.

Chi è l’archivista e cosa fa

Per comprendere la professionalità dell’archivista bisogna avere ben chiaro il concetto di ‘archivio’.
Partiamo quindi dalla definizione di archivio presente sul sito Wikipedia:

“Per archivio si intende una raccolta organizzata sistematica di informazioni fissate su un supporto e di diversa natura.”

Più dettagliata ed esaustiva la definizione riportata sul sito della Direzione Generale Archivi:

“Complesso dei documenti prodotti o comunque acquisiti da un ente (magistratura, organi e uffici centrali e periferici dello Stato; enti pubblici territoriali e non territoriali; istituzioni private, famiglie e persone) durante lo svolgimento della propria attività. I documenti che compongono l’archivio sono pertanto collegati tra loro da un nesso logico e necessario detto vincolo archivistico. In questa accezione si usa spesso la parola fondo come sinonimo di archivio.”

Ovviamente il significato più utilizzato del termine è quello che indica il locale dove sono conservati una serie di documenti.
In questa sede prenderemo in esame il significato che fa riferimento al complesso di documenti.

L’archivista è colui il quale crea, organizza e gestisce un archivio di documenti, prevalentemente di interesse storico e culturale; documenti relativi ad un argomento, ad un luogo o a un settore.

A differenza di quello che molti pensano l’archivista non si limita a mettere in ordine e catalogare documenti ma anche a favorirne l’accessibilità e la fruibilità attraverso logiche che risultino il più funzionale possibile.

In sintesi ecco le principali mansioni svolte da un archivista:

  • Ricerche di archivio
  • Indicizzazione e catalogazione di documenti
  • Conservazione dei documenti
  • Organizzazione e riordino degli archivi
  • Restauro libri e documenti
  • Riproduzione dei documenti su supporti digitali
  • Promozione di mostre, visite e convegni finalizzati a favorire la fruizione del materiale.

Entrando maggiormente nel dettaglio l’archivista può occuparsi di due tipologie di archivio: l’archivio corrente e l’archivio storico.

A seconda dei casi e delle esigenze può gestire uno o entrambi i tipi di archivio.

Nell’archivio corrente sono conservati i documenti utili per lo svolgimento di un’attività. La catalogazione del materiale deve essere tale da consentire una rapida individuazione e consultazione.
Nell’archivio storico sono conservati i documenti che hanno esaurito il loro ciclo di vita ma che devono essere conservati per legge per eventuali consultazioni successive.

Un professionista non si occupa soltanto di gestire l’archivio dal punto di vista della catalogazione dei documenti, ma anche di garantirne la conservazione in buono stato, affinché non si danneggino.

Come accennato in precedenza si tratta di mestiere antico che ha conquistato ampio spazio anche nell’era digitale.
Un archivista deve avere dimestichezza con gli archivi digitalizzati; in altre parole deve essere in grado di digitalizzare i documenti attraverso gli strumenti giusti al fine di favorirne l’accessibilità.

Dove lavora

Gli sbocchi di un archivista sono svariati e riguardano sia il settore privato che quello della Pubblica Amministrazione.

In ambito pubblico un professionista ha la possibilità di trovare impiego presso ministeri, archivi di Stato, soprintendenze archivistiche, organi istituzionali ed enti locali.

Per quanto riguarda invece l’ambito privato un archivista può lavorare per associazioni, organizzazioni, banche, imprese, sindacati.

Ulteriori sbocchi si concretizzano nell’ambito degli enti ecclesiastici.

Nella maggior parte dei casi l’archivista svolge la propria attività in qualità di consulente esterno.
La consulenza è attualmente la modalità lavorativa più adottata sia nel settore pubblico che in quello privato.

Quanto guadagna

Per avere una panoramica completa della professionalità è d’obbligo conoscerne anche l’aspetto retributivo.
Cerchiamo quindi di capire quali sono le prospettive di guadagno di un archivista partendo da una premessa importante.

Lo stipendio del profilo che si occupa di archivistica è influenzato da una serie di fattori, tra i quali il contesto in cui lavora, la dimensione dell’archivio e le relative responsabilità.
Un’ulteriore variabile è determinata dal settore; i compensi possono variare in maniera notevole a seconda se il professionista opera nel settore pubblico o in quello privato.

In generale lo stipendio medio, in Italia, si aggira intorno ai 22.000 euro lordi annui.
Chiaramente le cifre salgono notevolmente per i livelli gerarchici più elevati, ovvero per i profili che hanno accumulato un bagaglio di esperienza importante.

Come diventare archivista

Per svolgere la professione di archivista è necessario possedere un mix di capacità personali e competenze tecniche.

Dal punto di vista delle soft skills, i profili che si occupano di gestione degli archivi devono necessariamente possedere spiccate doti organizzative
In generale l’archivista è una persona ordinata, analitica e precisa.

Dal punto di vista delle competenze tecniche la professionalità richiede un ampio bagaglio di conoscenze che risultano tra l’altro trasversali a varie discipline.

Tra le basi essenziali rientrano i principi delle legislazione archivistica e le competenze informatiche.

Pur non essendo prevista un titolo specifico, il percorso di studi ideale di un archivista parte dal conseguimento di una laurea, preferibilmente ad indirizzo umanistico.
Beni culturali, Storia, Lettere e Filosofia sono le facoltà più indicate.

Anche l’indirizzo giuridico può rivelarsi utile per la professione, soprattutto per accedere alla Pubblica Amministrazione.
In molti casi i concorsi pubblici richiedono il titolo di laurea magistrale in Beni archivistici e librari, Conservazione di beni artistici e culturali.

Dopo la laurea è necessario frequentare una scuola di archivistica, della durata di due anni, al termine della quale viene rilasciato il diploma di archivista.
Il percorso è promosso dalle sedi dell’Archivio di Stato delle varie città italiane.

Un’ulteriore alternativa, dopo la laurea, è rappresentata dai master post-laurea, ovvero corsi orientati a fornire competenze pratiche da spendere direttamente sul campo.
I master, di primo e secondo livello, da un lato permettono di approfondire ambiti specifici della materia, come ad esempio l’archivistica elettronica, e dall’altro permettono di aggiornare le conoscenze pregresse.

Oggi, tra l’altro, l’archivista si ritrova ad operare in un contesto che subisce le evoluzione dell’era digitale.

Un professionista deve pertanto aggiornarsi continuamente per adeguare le proprie mansioni alle nuove dinamiche ed esigenze del settore.

Nell’ambito della formazione continua è possibile scegliere tra numerosi corsi di aggiornamento e specializzazione, attivati sia a livello pubblico dall’ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) e sia a livello privato.

Tra le proposte che consentono di completare la formazione numerosi corsi e master post-laurea che approfondisco particolari aspetti della professione come ad esempio l’e-archivistica, le tecniche di inventario, la fotografia in archivio ecc.

Ora sai come diventare archivista, cosa fa un professionista e quali mansioni svolge.
Se desideri ricevere ulteriori info e dettagli sui percorsi di studio e specializzazione Unicusano compila subito il form che trovi cliccando qui!

 

Credits: stokkete / Depositphotos.com

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