Nell’era in cui ogni settore converge verso il digitale il possesso di competenze informatiche, ovvero di una certificazione ic3, è diventato indispensabile per accedere al mondo del lavoro.
Alla luce di una dilagante formazione da autodidatta, che a parole rende tutti ‘professionisti’, è diventato altrettanto indispensabile dimostrare il possesso di competenze in ambito digitale attraverso certificazioni riconosciute.
La ic3, oltre ad essere riconosciuta dal Miur, è un titolo riconosciuto ovunque, per cui identifica un ottimo biglietto da visita per presentarsi al meglio nel mondo del lavoro, sia in ambito pubblico che privato.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo nello specifico la certificazione identificata con la sigla ic3, titolo riconosciuto ovunque grazie al quale è possibile acquisire le competenze più richieste oggi in campo lavorativo e accademico.
ic3 certificazione: cos’è
Per comprendere l’importanza di un documento che cetifichi il possesso di competenze informatiche è fondamentale una breve premessa relativamente al contesto socio-economico, e quindi professionale, in cui viviamo.
Il mondo del lavoro, a prescindere dal settore, è ormai basato sul digitale e sull’utilizzo del pc.
Le competenze informatiche sono pertanto diventate essenziali per poter lavorare nella maggior parte degli ambiti del mercato.
Tuttavia, le ‘semplici’ competenze scritte sul cv non sono più sufficienti per farsi notare, ovvero per farsi prendere in considerazione dai recruiter.
Sono sempre più numerose le realtà che richiedono ai candidati un titolo che attesti la cosiddetta ‘alfabetizzazione digitale’.
La crescente competitività ha reso il mercato del lavoro più esigente per ciò che concerne la ricerca di professionalità, per cui, a questo punto, non è difficile comprendere l’importanza di conseguire un titolo autorevole e riconosciuto come l’ic3.
Ma cos’è esattamente e come si ottiene la certificazione ic3?
La Internet and Computing Core Certification è una certificazione che attesta le competenze in ambito tecnologico e digitale.
Il titolo identifica lo standard delle certificazioni informatiche, riconosciuto a livello internazionale per l’alfabetizzazione digitale.
Per tale motivo riflette le competenze più attuali e richieste, sia in ambito accademico che professionale.
Entriamo nel merito delle caratteristiche per ciò che concerne la validità e il riconoscimento in alcuni ambiti.
Innanzitutto la certificazione è riconosciuta nelle graduatorie dei concorsi pubblici. È inoltre valida per il riconoscimento di CFU in ambito formativo/scolastico e universitario (CFU), ed è utilizzata all’interno di PON, POR, IFTS, corsi finanziati e nei programmi formativi aziendali.
Da non sottovalutare il riconoscimento ai fini del calcolo del punteggio nelle graduatorie docenti ATA.
In Italia ic3 è riconosciuto anche dal Ministero dell’Istruzione per la formazione del personale ATA e per gli insegnanti.
In ambito universitario è ritenuto valido da alcuni atenei per ottenere crediti formativi e superare alcuni esami d’informatica di base.
Al contrario della Patente Europea, riconosciuta soltanto in Europa, la certificazione ic3 è valida a livello internazionale.
Il titolo è riconosciuto in oltre 130 Paesi del mondo e tradotto in più di 254 lingue.
In conclusione, la certificazione ic3 si rivolge a chiunque abbia necessità di utilizzare il pc e i software Office. Si rivolge pertanto sia a chi ha già competenze personali e/o lavorative relative all’utilizzo del pc e ha l’esigenza di migliorarle, e sia a chi ha l’esigenza di conseguire una certificazione ‘riconosciuta’ per accedere ad alcuni ambiti dei settori pubblici e privati.
Cerchiamo quindi di capire quanto vale l’ic3.
Dettagli sulla ic3 certificazione: il punteggio e l’esame
Per avere una panoramica completa relativa all’ Internet and Computing Core Certification è fondamentale conoscerne la validità in termini di punteggio e il riconoscimento nell’ambito di concorsi e università.
Come accennato nel precedente paragrafo, la certificazione ic3 è valida per il personale ATA, come punteggio nelle graduatorie.
Nello specifico vale 0,6 punti nelle graduatorie per il personale ATA delle scuole e 0,5 punti nelle graduatorie per gli insegnanti.
Per gli insegnanti può cumularsi con la Lavagna Interattiva Multimediale, il tablet e altro per raggiungere 2 punti, ovvero il massimo del punteggio possibile per gli insegnanti per ciò che concerne le competenze informatiche.
A questo punto ti starai chiedendo come ottenere la certificazione IC3.
Attualmente sono previsti tre esami, il cui superamento rilascia il titolo che attesta le competenze informatiche in altrettanti ambiti: Conoscenze di Base dell’uso del PC, Applicativi di Office Automation ed Internet.
I test prevedono una serie di domande a risposta multipla e da una sezione in simulazione dell’applicativo.
Per quanto riguarda la parte operativa/applicativa, è richiesto di operare all’interno di un applicativo aperto, eseguendo quindi una serie di task che dimostrino la capacità di utilizzare il software oggetto dell’esame.
Tra gli argomenti oggetto di esame: i concetti di base dell’Information Technology; hardware e Software del Computer; i sistemi Operativi; l’elaborazione Testi (MicrosoftWord ); i fogli elettronici (MicrosoftExcel), l’uso del database (MicrosoftAccess); gli strumenti di presentazione (Microsoft PowerPoint); la posta elettroni; internet in generale; l’influenza dell’informatica sulla società.
In caso di esito negativo è possibile ripetere l’esame senza alcun limite.
L’esame si svolge utilizzando una piattaforma on-line, per cui può essere svolto anche da remoto, usufruendo di un servizio di teleassistenza.
I costi variano a seconda se si desidera soltanto sostenere l’esame o frequentare anche il corso di preparazione.
Generalmente le proposte che prevedono corso ed esame si aggirano intorno ai 250/300 euro.
Per chi ha già una base formativa importante e desidera diventare un professionista in ambito informatico, acquisendo competenze di livello avanzato nel campo delle tecnologie, esistono sul mercato numerosi corsi e master di specializzazione (di primo e secondo livello).
Atenei pubblici e privati, enti e aziende specializzate permettono di approfondire specifici ambiti dell’ampia materia informatica, garantendo un know how attuale e fortemente allineato alle esigenze del mercato professionale.
In conclusione, se ti stai domandano come diventare consulente IT o se semplicemente vuoi acquisire una buona padronanza delle tecnologie informatiche, la certificazione IC3 Digital Literacy (alfabetizzazione digitale) è il punto di partenza ideale.
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