Bonus affitti universitari: cos’è e come si ottiene
Grazie al bonus affitti universitari è possibile godere di un’importante agevolazione, che facilita la frequenza di percorsi di studio triennali e magistrali.
Quando sta per iniziare un nuovo anno accademico, comincia per tanti studenti una vera e propria corsa alla ricerca di una sistemazione dove alloggiare. Non tutti hanno la fortuna di vivere nella città dove ha sede l’università. Per tanti ragazzi, infatti, il sogno di laurearsi prevede un cambio di città e la ricerca di un alloggio.
Essere uno studente fuori sede comporta una serie di spese per le famiglie: affitti, trasporti, bollette, materiali per lo studio e così via. Esistono, però, delle agevolazioni che vanno incontro alle esigenze economiche degli universitari, tra cui il bonus affitti studenti fuori sede. Per saperne di più è a disposizione la guida qui di seguito.
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Bonus affitti universitari: le novità
Il bonus affitti universitari consiste in una detrazione fiscale pari al 19% del canone annuo di locazione. Cosa significa? Gli studenti fuori sede, che prendono in affitto un alloggio nei pressi del proprio ateneo, hanno diritto a richiedere una detrazione fino a un massimo di 2.633 euro all’anno.
Il bonus affitti studenti fuori sede è una misura cosiddetta strutturale, vale a dire riconosciuta di anno in anno ai sensi dell’articolo 15, comma 1 del TIUR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ed è stato rinnovato anche per l’anno 2024.
Districarsi tra le tante agevolazioni previste non è semplice. Attualmente, esistono tanti bonus, da quello trasporti a quello per i computer e per internet. Il bonus affitto studenti fuori sede, per esempio, non va confuso con un’altra agevolazione destinata sempre agli alloggi per gli universitari e valida dal 2024 al 2026. Questa ulteriore agevolazione è stata istituita grazie ai fondi del PNRR e serve a creare nuovi posti letto per i fuori sede. Si tratta, infatti, di un contributo erogato ai proprietari di immobili che pagano l’IMU sugli edifici per gli universitari fuori sede.
Grazie a questa contribuzione, lo stato sta tentando di incentivare la creazione di nuovi posti letto per gli studenti. Questi nuovi alloggi verranno assegnati tramite le graduatorie di merito per il diritto allo studio. Come è evidente, questa seconda agevolazione non ha niente a che vedere con la detrazione del 19% del canone annuo di locazione previsto dal bonus affitto studenti.
Bonus affitto studenti fuori sede: la guida completa
Il bonus affitti universitari spetta a tutti gli studenti fuori sede iscritti all’università? Sì, si tratta di un fondo destinato a tutte le regioni italiane e rivolto esclusivamente agli studenti fuori sede che, per studiare, si sono dovuti trasferire fuori città. Questa agevolazione non è altro che un contributo erogato sotto forma di rimborso affitto studenti fuori sede e relativo alle spese sostenute nell’anno precedente.
Basta essere uno studente fuori sede per usufruire del bonus? Ovviamente no! Esiste una procedura da seguire per presentare la domanda di agevolazione e, ovviamente, bisogna essere in possesso di una serie di requisiti:
- regolare contratto di locazione riferito a un immobile presente nel comune in cui ha sede l’università o nei comuni limitrofi;
- iscrizione a un’università distante almeno 100 chilometri dal proprio comune di residenza;
- iscrizione a un corso di laurea presso un’istituzione universitaria ufficialmente riconosciuta a livello ministeriale. Il bonus affitti universitari viene concesso a studenti iscritti sia in un’università pubblica che in un’università privata. Non vengono cioè fatte distinzioni tra pubblico e privato. In realtà, possono beneficiarne anche gli studenti iscritti ai conservatori e alle istituzioni musicali e coreutiche
Chi non possiede i requisiti appena elencati non può fare richiesta del bonus studenti fuori sede. Sono esclusi da questa agevolazione anche gli iscritti ai master post-laurea, ai corsi di specializzazione e ai percorsi per il dottorato di ricerca.
Bonus affitto studenti fuori sede: come richiederlo
Dopo aver visto cos’è il bonus affitti universitari e quali requisiti occorrono per chiederlo, vediamo come farne richiesta formale.
Per avere il bonus affitti universitari bisogna inserire l’importo del canone di affitto nel modello 730 oppure nel modello redditi. Dove va riportata l’informazione sul canone? Bisogna inserirla nel riquadro E, nei righi da E8 a E10, alla voce “ALTRE SPESE”.
Possono richiedere il bonus sia gli studenti che le loro famiglie. La domanda di detrazione viene inoltrata dai genitori nel caso in cui lo studente è ancora a carico del nucleo familiare di origine.
Come è indicato nell’elenco del paragrafo più sopra, la prima condizione per la richiesta è il possesso di un regolare contratto di affitto. Chiaramente, i contratti stessi devono rispettare una serie di requisiti. Si ottiene la detrazione nel caso di:
- canoni per contratti stipulati o rinnovati ai sensi della legge numero 431 del 1998, inclusi i contratti a canone libero;
- canoni per contratti di ospitalità stipulati con gli enti per il diritto allo studio, i collegi universitari legalmente riconosciuti, le università, le cooperative e gli enti senza fini di lucro;
- canoni per contratti a uso transitorio oppure per un unico posto letto. In quest’ultimo caso i contratti devono comunque rispettare le norme di legge.
Il bonus affitti studenti fuori sede non si può richiedere in caso di contratti di sublocazione. Tra l’altro, la detrazione non è applicabile neppure ai depositi cauzionali, alle spese condominiali e alle spese di riscaldamento incluse nel canone d’affitto.
Infine, per avere diritto all’agevolazione l’affitto va corrisposto tramite bonifico bancario o postale o comunque tramite una forma di pagamento tracciabile.
Studente fuori sede agevolazione: i documenti da conservare
Per agevolare la richiesta è bene conservare una serie di documenti. Per il bonus affitti universitari, infatti, sono indispensabili una copia del contratto di locazione e le ricevute dei pagamenti.
Nel caso in cui non ci siano le ricevute è possibile utilizzare dei documenti alternativi, come gli estratti conto bancari, le copie dei bollettini postali, le ricevute delle carte di credito o di debito e così via. Chiaramente, se il contratto non è stato registrato, non è possibile in alcun modo richiedere il bonus. Può sembrare una precisazione scontata ma non è sempre così. Il contratto va registrato ai sensi della legge numero 431 del 1998.
Unicusano: un ateneo vantaggioso
La metodologia adottata dall’Università Niccolò Cusano permette di superare le difficoltà della condizione di fuori sede.
Grazie alla formazione telematica da remoto e a un approccio flessibile, le lezioni possono essere seguite in modalità e-learning tramite il portale online 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La stessa piattaforma è un punto di riferimento per interagire con i docenti e accedere al materiale didattico. Questa formula esclude obblighi di presenza in ateneo e consente di evitare le spese extra per un soggiorno fuori sede.
Nella scelta del proprio percorso universitario gli aspetti economici sono un dettaglio non da poco, che bisogna tenere assolutamente in considerazione.
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