Quando, nei primi anni di vita, la mamma e il papà si accorgono che emerge un balbettio nei bambiniquando avviano una comunicazione verbale un po’ di preoccupazione sorge. È assolutamente normale, di fronte a una situazione che non si conosce. La balbuzie è un disordine del linguaggio che comporta ripetizioni involontarie di sillabe o parole. Non ha sempre le stesse sembianze, ovvero non per tutti i bambini presenta le medesime caratteristiche. Può capitare che si presenti con blocchi e pause tra una parola e l’altra, oppure come prolungamento di determinati suoni o, in altri casi, come esitazioni prima di parlare. Di fatto, il bambini ho formulato un pensiero e tenta di esprimerlo, ma non è in grado di farlo in modo verbale, o per lo meno non è in grado di farlo secondo i ritmi di una conversazione normale o senza errori di formulazione.
Balbuzie: cause nei bambini
Andare qual e la causa della balbuzie nei bambini. Si può affermare che ancora le cause siano sconosciute, o meglio, che sono diverse e sfumate e non è semplice delinearle in modo univoco. Ci sono delle cause che possono essere di natura psicologica: come ansia o traumi infantili. Attenzione, non stiamo parlando di grossi traumi, la ricerca dimostra che anche microtraumi ripetuti possono avere sulla psiche di un individuo lo stesso impatto di un trauma più grande. Tornando alle cause della dislessia, possiamo annoverare tra questa anche i disturbi dell’apprendimento come la dislessia, e i disturbi dell’attenzione e iperattività (AHDH).
Quindi, da un lato abbiamo le cause psicologiche e dall’altro quelle fisiologiche, dividerle nettamente non è possibile, perché spesso sono in stretta correlazione tra di loro. Questa riflessione, però, ci permette di introdurre un altro elemento cruciale nel trattare con la balbuzie nei bambini: l’intervento dev’essere delicato, e non trascurato. Pertanto dev’essere preso in carico da specialisti, primo fra tutti il logopedista, anche se sono importanti figure gli esperti in psicologia, o anche professionisti formati con master in disturbi per l’apprendimento, che con sempre già interesse studiano e approfondiscono la balbuzie infantile. Nei paragrafi successivi, invece, forniremo consigli utili, soprattutto ai genitori ma non solo, per affrontare al meglio questo problema e gestirlo in modo sereno per tutti.
Come aiutare i bambini a superare le balbuzie
Come abbiamo visto non sappiamo perché un bambino improvvisamente balbetta. Quello che sappiamo è che questa condizione può generare stress in ogni componente della famiglia, dal bambino stesso, primo protagonista di una situazione di disagio, ai genitori e fratelli. A volte capita di incontrare con la balbuzie in bambini di 2 anni, oppure con la balbuzie in bambini di 3 anni, e si crede che siano troppo piccoli per preoccuparsi, questo può essere vero. Ma in ogni caso, anche se si dovesse trattare di una situazione temporanea, ci sono degli accorgimenti che possono contribuire a migliorare la situazione in generale e a non peggiorare i piccoli disturbi del linguaggio che possono poi perdurare nel tempo.
Qui di seguito trovi qualche suggerimento, valido per la balbuzie nei bambini piccoli, ma anche per quelli che superano i primi anni di età e ancora si portano dietro qualche difetto di pronuncia.
Non fare notare i difetti di pronuncia
Nel capitolo precedente abbiamo parlato di bambini di 2 anni, ma sappiamo che possiamo incontrare la balbuzie in bambini di 3 anni e anche oltre, non è raro. Qualsiasi l’età il primo consiglio è di non insistere a far notare il difetto di pronuncia. Sarà spontaneo iniziare a correggerlo con frequenza, ma se si nota che questa frequenza è davvero alta non è il caso di continuare a farglielo notare. La percezione di sbagliare e di venire sempre corretti può portare il bambino a chiudersi e a ritenere sbagliato non solo il suo modo di esprimersi ma proprio la sua spinta comunicativa. Fate attenzione, abbiate pazienza.
Non terminare le frasi al posto del bambino
Quando si ha a che fare con la balbuzie in bambini di 4 anni, che già parlano e si dovrebbero esprimere con buone capacità di linguaggio si desidera che il bambino non incontri alcun ostacolo. Soprattutto, da genitori, se si percepisce che il bambino non riesce a dire qualcosa è spontaneo intervenire e cercare di aiutarlo, magari completando le frasi che vuole dire. È spontaneo e normale, ma bisogna impegnarsi a non farlo. È più opportuno attendere pazientemente e restare all’interno dei suoi tempi, anche se sono i tempi di un bambino balbuziente e a noi possono sembrare lenti e difficoltosi. Il completamento delle frasi al posto del bambino potrebbe fargli credere di non essere ascoltato o, peggio, di non essere considerato in grado di esprimersi.
Parlare più lentamente
Questo è un consiglio prezioso. Spesso il nostro stile comunicativo impatta sui figli in modi che non siamo in grado di comprendere fino in fondo. Spesso parliamo velocemente, distrattamente, ma soprattutto nei casi di balbuzie infantile è importante parlare con calma e maggiore lentezza rispetto agli standard ordinari. L’abitudine di parlare lentamente verrà assorbita da tutti, anche dal figlio, che sarà portato a modularsi a un diverso flusso, più adatto alle sue esigenze speciali. Questo può contribuire a far sentire più a suo agio il bambino e anche, in alcuni casi, a migliorare la pronuncia.
Mantenere il contatto visivo
Un’altra problematica che si ravvisa nella comunicazione con l’infanzia, e che sulla balbuzie dei bambini può avere effetti davvero controproducenti, è l’assenza di contatto oculare quando si dialoga. È davvero importante che quando un bambino parla all’adulto venga guardato negli occhi, anche se questo implica abbassarsi alla loro altezza. Questo gesto comunica al bambino interesse, e non solo, crea maggiore parità e stempera il senso dell’autorità che fa sentire inferiori i bambini, spesso in modo esagerato e non funzionale alla costruzione di un rapporto educativo equilibrato. Sembrano esagerazioni o dettagli superficiali, ma per bambini più sensibili, come i bambini con balbuzie, sono dettagli che possono fare la differenza.
Esercizi per bambini balbuzienti
A conclusione di questo articolo vogliamo proporre degli esercizi, anzi, dei giochi per bambini con balbuzie. Non sono veri e propri esercizi di logopedia per bambini. O meglio, può capitare che questi esercizi vengano proposti dai logopedisti ma non siamo un blog di divulgazione e ci teniamo a chiarire che se sei alla ricerca di un logopedista che possa proporre e seguire degli esercizi per la balbuzie a tuo figlio è assolutamente più opportuno rivolgersi a uno specialista. Fatta questa dovuta premessa ecco qualche spunto per giochi ed esercizi per i balbuzienti.
Bolle di sapone e palloncini
Il soffio, come quello che viene emesso per fare le bolle di sapone, porta controllare e modulare il respiro, un perfetto esercizio per il balbettio nei bambini e la balbuzie. Mentre sarà intento in questa azione il bambino sarà anche meno portato a controllare e a prestare attenzione ai fattori esterni che possono generare ansia. Qualsiasi sua variante va bene: gonfiare palloncino, bere con la cannuccia o addirittura soffiare sulle candeline.
Imitazione di suoni
Anche giocare a imitare i versi degli animali, o i suoni degli oggetti, ma anche urlare a squarciagola, può essere un modo divertente e carino per acquistare fiducia in sé. Un piccolo trucchetto per rendere questa attività più efficace per la balbuzie infantile. Imitare un suono finché non si da lo stop, così da interrompersi improvvisamente: per un balbuziente avere questo controllo della voce può essere molto difficile, ma mentre gioca non si renderà conto di essere messo alla prova.
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