Università | 09 Giugno 2022
Assistente sanitario: chi è e cosa fa

Assistente sanitario: chi è e cosa fa

C’è una figura professionale attorno alla quale si genera spesso confusione ed è quella dell’assistente sanitario. In pochi infatti conoscono questo mestiere nel dettaglio, forse perché troppo spesso viene confuso con quello dell’infermiere. In realtà esiste un percorso ben preciso per diventare assistente sanitario.

All’interno della nostra guida andremo a scoprire chi è l’assistente sanitario, come si diventa assistente sanitario e quali sono le sue mansioni.

Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di continuare a leggere.

Assistente sanitario: cosa fa?

Prima di vedere chi è e di cosa si occupa un assistente sanitario, facciamo un passetto indietro. Questa figura professionale comparve in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale, grazie alla collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e la Croce Rossa Americana. A livello normativo invece, dobbiamo attendere gli anni Novanta affinché venga creata una legge che regolarizza tale professione sanitaria. Nello specifico parliamo del D.M. 69/1997 che fornisce la seguente definizione:

“L’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, è addetto alla prevenzione, alla promozione e alla educazione per la salute.”

Come vedi, per lavorare nell’ambito dell’assistenza sanitaria, la laurea è un requisito imprescindibile.

Mansioni dell’assistente sanitario

Dopo questa premessa sulla regolarizzazione della figura di assistente sanitario in Italia, iniziamo a scoprire quali sono le sue mansioni e cosa fa nello specifico. Per avere una chiara idea di cosa fa un assistente sanitario, ecco l’elenco dettagliato dei compiti che svolge regolarmente:

  • identifica i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali, individua i fattori di rischio e gestisce l’attuazione degli interventi di sua competenza
  • progetta, programma, attua e valuta gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona
  • collabora alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi e alle campagne per la promozione e l’educazione sanitaria nelle famiglie e nelle scuole
  • partecipa alla formazione e all’aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici riguardo la metodologia dell’educazione sanitaria
  • interviene nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva
  • sorveglia, per quanto di sua competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controlla l’igiene dell’ambiente e del rischio infettivo
  • risponde alle autorità competenti proponendo soluzioni operative
  • partecipa alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando i livelli di gradimento da parte degli utenti
  • partecipa alle attività organizzate distrettuali e ospedaliere, come raccordo interprofessionale
  • svolge attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, dove è richiesta la sua competenza professionale
  • agisce sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, se necessario, del personale di supporto

Inoltre, l’assistente sanitario può effettuare il prelievo ematico venoso per l’analisi di microbiologia umana preventiva nell’ambito di studi epidemiologici sulle malattie infettive, batteriche e virali.

Ora che abbiamo visto l’assistente medico cosa fa, passiamo al percorso di studi necessario per svolgere la professione.

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Come si diventa assistente sanitario

assistente sanitario medico

Credits: [obencem]/Depositphotos.com

Il primo passo per lavorare nell’ambito dell’assistenza sanitaria è quello di essere in possesso di un diploma. Una volta diplomati, è necessario iscriversi ad un corso di laurea per assistente sanitario. Vediamo come è strutturato il corso e quali sbocchi lavorativi dà una laurea per assistente sanitario.

La laurea in assistenza sanitaria è una laurea triennale abilitante all’esercizio della professione. Per chi desidera specializzarsi c’è la possibilità di iscriversi alla Laurea magistrale in Scienze delle Professioni sanitarie della prevenzione e non solo. Ci sono infatti master per chi vuole avviare una carriera in ambito amministrativo o formarsi in uno specifico ambito. Presso il nostro ateneo ad esempio sono attivi alcuni master in area medico sanitaria.  Alcuni master sono pensati per la gestione delle professioni che operano in ambito sanitario, come quello in management sanitario. Altri invece sono più focalizzati su aspetti specifici dell’ambito medico. Tutti i master proposti da Unicusano in questo settore sono master online, fruibili tramite la nostra piattaforma e-learning.

Come per tutte le professioni sanitarie, anche per diventare assistente sanitario è richiesta la formazione continua obbligatoria. Questo genere di formazione è fondamentale per garantire standard di qualità ai pazienti.

Per lavorare come assistente sanitario, serve un ulteriore passaggio, ovvero l’iscrizione all’albo professionale degli assistenti sanitari. Si tratta di un albo facente parte della Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, FNO TSRM e PSTRP.

Per lavorare in ambito sanitario, bisogna superare il test di ammissione alle professioni sanitarie.

Laurea in assistenza sanitaria: gli sbocchi lavorativi

Quali sono gli sbocchi in assistenza sanitaria? Come già specificato, la laurea in Assistenza sanitaria ha durata triennale e si conclude con un esame di abilitazione.

I corsi di laurea sono diversi da ateneo ad ateneo, ma hanno materie di studio simili.

Le università e i posti sono indicati nel bando che viene pubblicato ogni anno dal MIUR.
Per l’anno accademico 2021/2022 i posti per assistente sanitario nelle università pubbliche sono stati 530.

Quali prospettive e sbocchi lavorativi per una laurea in assistente sanitario? L’assistente sanitario può lavorare in strutture pubbliche e private, in regime di dipendenza o come libero professionista.

Inoltre, l’assistente sanitario contribuisce alla formazione del personale di supporto e all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale.

E per chi avesse conseguito la qualifica di assistente sanitario all’estero? Per ottenere il riconoscimento della qualifica conseguita in un Paese UE, in Svizzera o nell’Area SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), ai fini dell’esercizio In Italia cosa bisogna fare? L’interessato deve presentare domanda al Ministero della Salute accompagnata da tutta la documentazione indicata nella modulistica.

Assistente sanitario e OSS: le differenze

Molto spesso la figura dell’assistente sanitario viene confusa con quella dell’operatore socio sanitario, ovvero l’OSS. In realtà le differenze tra assistente sanitario e l’OSS sono molteplici. Analizziamo quindi la figura dell’OSS per capire in cosa si distingue dalla quella dell’assistente sociale.

Nonostante il nome simile, si tratta di due figure completamente diverse.

L’OSS è una figura professionale che provvede alla somministrazione delle cure e delle terapie ed opera per lo più in campo sanitario.

L’operatore socio-sanitario risponde quindi ai bisogni primari della persona in ambito sanitario e sociale. Il suo impegno è orientato a migliorare il benessere e l’autonomia dell’assistito, a differenza dell’assistente sanitario che si occupa di educazione alla salute.

Come vedi, l’OSS opera prevalentemente nel campo ospedaliero e in strutture sanitarie.

L’OSS è la figura professionale che coadiuva l’attività di infermieri e medici nella somministrazione di cure e terapie. Tuttavia può svolgere anche mansioni molto simili a quelle dell’operatore socio assistenziale. Qualche esempio?

  • Accompagnare il paziente presso strutture mediche o per visite specialistiche
  • Provvedere all’igiene personale del paziente
  • Assistere il disabile o l’anziano nelle normali attività quotidiane
  • Somministrare i pasti e in alcuni casi svolgere anche le pulizie domestiche

Quanto guadagna un assistente sanitario

Dopo aver visto cos’è l’assistenza sanitaria e quali sono gli sbocchi lavorativi di un assistente sanitario, passiamo ad un aspetto puramente economico. Parliamo quindi dello stipendio di un assistente medico sanitario.

Da un punto di vista retributivo, quanto è conveniente svolgere la professione di assistente sanitario? Naturalmente, come per tante altre professioni di questo ambito, lo stipendio dipende dal tipo di struttura sanitaria in cui si lavora. Vi sono strutture pubbliche e strutture private. Inoltre, lo stipendio è influenzato da fattori quali l’anzianità di servizio, i turni e gli straordinari. In linea di massima, possiamo dire che lo stipendio medio mensile di un assistente sanitario in Italia è di circa 1.000-1.100 euro. Un professionista esperto può arrivare a guadagnare anche oltre 1.600 euro mensili.

Ora che ne sai di più sulla figura dell’assistente sanitario, sei pronto per avviare la tua carriera?

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