Unicusano Basket: gli atleti convocati per Pola
La notte porta consiglio? No, toglie ore di sonno. E’ accaduto spesso. Pola, stiamo arrivando, coi nostri vessilli. Fieri e Orgogliosi di essere…UniCusano!*
di Massimiliano “Max” Cannalire*
La notte porta consiglio. Così dicevano i nostri saggi nonni. In realtà non è successo perché ho fatto tardi a preparare i dettagli della trasferta collettiva che attende l’UniCusano Basket in terra croata. Sono usciti i nomi delle 23 avversarie, tantissime, che avremo di fronte, nella speranza di arrivare più lontano possibile. Dopo il lavoro di un anno e tre mesi ci potrebbero essere delle piacevoli novità, alla lista. Ho avuto il dispiacere di constatare che qualcuno abbia rinunciato, ma lo ha fatto con grande senso della correttezza e della puntualità, perché ciò è avvenuto per motivi seri, familiari, lavorativi, personali; e mi è stato espresso con senso dell’appartenenza alla squadra, a questa costruenda realtà cestistica che è come un bambino appena nato, se pensiamo ad atenei con maggiore tradizione sportiva e, nel dettaglio, cestistica.
Rendo onore a chi, in via di recupero, si è chiamato fuori non vivendo un gran momento di condizione, e a chi, per scelta di coerenza, mi ha manifestato, con rara onestà di pensiero e soprattutto di animo, di non poter arrivare nella giusta condizione, fisica, perché sarebbe stato assente per troppe sedute di allenamento, e mentale, perché con “la testa da un’altra parte”. Non so quante volte capiti, nella vita, di incontrare gente di questo spessore. A me è accaduto con diversi, tra gli elementi a disposizione della squadra di Pallacanestro dell’UniCusano. E di fronte a queste persone che menzionerò, avendo buona memoria, in sede di incontro con tutta la squadra e quelle squisite persone che sono i dipendenti e i docenti, le studentesse e gli studenti, che hanno sempre fatto il tifo per l’attività del Basket.
Al contempo sono convinto che chi faccia parte del viaggio a Pola venga sul pullman con la fierezza, di rappresentare una crescente realtà universitaria, capace di far parlare di sé in tutta Italia e ben oltre. Di giocare per divertirsi e impegnarsi, d’accordo, ma con il concetto di squadra, non di singolo rappresentante di una malsana idea di “vado e spacco il mondo”; di mettersi a disposizione dei compagni magari che hanno giocato meno minuti, come ho visto di recente, in un allenamento, spiegando alcuni movimenti che andavano perfezionati, limati, aggiustati, migliorati. Così, con il tempo e la perseveranza, si ottiene il concetto di gruppo. Convinti che ognuno possa mettere una mattonella, una tessera del mosaico, per provare a costruire l’idea di un gruppo capace di ritrovarsi, e combattere, nei momenti in cui le cose vanno bene. Perché è l’unica maniera per intraprendere un sentiero capace di portarti a un raccolto, quello di incitarsi uno con l’altro quando prendi le legnate: e allora lavori di più, con più grinta, sui rimbalzi, ci metti più anima, nel fare le cose. Vai a chiudere la linea di fondo come quella di passaggio aiutando un compagno di squadra che sta per essere superato da un avversario nel frangente più rapido nel tentativo di entrare “in percussione”.
Sono convinto che l’aver chiamato da fuori, a mo’ di multinazionale, il partenopeo Daniele Caterino, impegnato all’estero per studio, e un collega della facoltà di Economia, che gioca nel campionato greco. Con il primo abbiamo avviato il discorso della Pallacanestro nella precedente versione della mensa scambiando qualche parere e opinione, sul mondo della “palla a spicchi”. Ed è un premio alla serietà dell’essere umano, dello studente e dell’operoso lavoratore che è, prima che al Playmaker-Guardia dotato di una discreta tecnica di base. L’altro lo abbiamo visto all’opera in uno dei suoi ritorni a Roma ed è veramente nato, per questa grande disciplina che è la Pallacanestro. Con loro la facoltà più rappresentata è quella di Ingegneria, sia tra i dirigenti, Maurizio Marongiu alle Statistiche e alla parte dedicata alla Tecnologia, Fabio Del Duchetto, già facente parte del primissimo gruppo di Basket, poi passato al ruolo di Dirigente Accompagnatore e di Rappresentanza, unitamente a Joseph Morreale (che per impegni familiari ha declinato). Con questi tre futuri Ingegneri, la laureanda in Psicologia Marika Bonuomo, che deve dedicarsi a lavoro, studio e tirocinio per cui ha onorevolmente detto in anticipo di non poter essere dei nostri. Verrà la maratoneta che di recente ho intervistato appena discussa la tesi, Daniela Moschetto, Psicologia, specializzata nella “gestione dello stress nelle competizioni agonistiche”.
I giocatori saranno guidati, come graduati, dal futuro Avvocato Alessandro Salina e da Daniele Caterino, impegnato a Malaga con l’Erasmus: con loro in campo Alessandro Sakellariou (Facoltà di Economia), Giacomo Zanni e Giulio Conte. Giacomo è una certezza, per la serietà che mostra a dispetto della sua carta anagrafica, sia sul piano del come si sa porre, sia quando gioca in campo. Giulio Francesco Conte è quello che ha mostrato il più elevato tasso di crescita tecnica, in tutto questo anno. Con loro Emanuele Lucci, che può dare tanto, in regia, e deve ancora mostrare la sua duttilità. Sotto canestro loro e Leonardo Ferrigno, che ha più che sufficienti qualità, non dovranno far rimpiangere i centimetri e i chili dell’Orgoglio di Calabria, al secolo Federico Imbrogno, un ragazzo esemplare, con le idee chiare e che ha dimostrato una umiltà profonda e un senso della partecipazione da applausi.
Un altro dal quale mi attendo parecchio, nel suo naturale modo di “far gruppo”, è Davide Castellano, non a caso detto “Il Roscio” (Red-Man): fa Atletica e ha mostrato di sapersi scegliere dei positivi spazi, nella squadra di Pallacanestro e nell’andare al tiro con naturalezza. Così come si sono messi a disposizione di un gran lavoro fisico e nel training pre-gara sportivi agonistici delle qualità umane prima che tecniche di Giovanni Romano, da Matera, ed Elia Dettori, rientrato a Roma dalla sua Sardegna per studiare, e motivato, a far parte di questo insieme di grandi faticatori.
Il dovere mi sta chiamando. Devo andare a Radio Cusano Campus. Veramente in questi anni “IL” DOVERE non si è mai dimenticato di me e del mio fattore generico stakanovista e stoico. Ma ne sono ben fiero. E orgoglioso. E mi tengo strette le mie piccole e medie certezze. Quelle grandi? Le stiamo costruendo. A piccoli passi, ma progressivamente. Come dice il nostro leader UniCusano, Stefano Bandecchi. Il mio sogno? Che sono e siamo tutti all’altezza di un fattore di cui è più che orgoglioso rappresentante. Si chiama lungimiranza. Non si compera al supermercato o dal benzinaio. Come la LEALTA’.
Forza, UniCusano. E “Daje, UniCusano Basket”. Adesso tocca a noi, giovanotti!
Gli atleti convocati per Pola
8 Emanuele Lucci – Playmaker – Ingegneria
9 Daniele Caterino – Play-Guardia – Ingegneria
15 Alessandro Salina – Ala – Giurisprudenza
13 Alessandro Sakellariou – Guardia-Ala – Economia
14 Giacomo Zanni – Ala-Pivot – Ingegneria
10 Giulio Conte – Pivot – Ingegneria
19 Leonardo Ferrigno – Pivot – Ingegneria
4 Davide Castellano – Guardia-Ala – Ingegneria
16 Giovanni Romano – Guardia-Play – Ingegneria
7 Elia Dettori – Guardia-Ala – Ingegneria
Capitano (questa volta non giocatore ma prezioso leader): Manlio Bertucci.
Fanno parte della rosa dell’UniCusano Basket:
Simone Parravicini – Fabio Romano – Manlio Bertucci – Federico Imbrogno – Andrea Contino – Gian Marco Murri.
I Dirigenti sono 2 studenti UniCusano e una neo-dottoressa: Dott.ssa Daniela Moschetto Laureata in Psicologia e Gestione dello Stress nelle Competizioni Sportive.
Fabio Del Duchetto Dirigente Accompagnatore
Maurizio Marongiu Addetto alle Statistiche e alla Tecnologia
Staff Tecnico:
Massimiliano Cannalire Responsabile della squadra (Head Coach)
Alessandro Spada Assistant Coach
Giacomo Esposito Assistant Coach
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