Wireframe: cosa sono e come si creano

Durante la fase di progettazione di siti web e app risulta fondamentale conoscere i wireframe, cosa sono e come si creano.

Lo strumento rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo dell’interfaccia, ovvero una componente essenziale del design e del processo di sviluppo.

Si tratta di un alleato preziosissimo per designer, sviluppatori e relativi clienti in quanto fornisce un’idea in merito alla struttura del sito, una base di partenza da modificare e migliorare fino a renderlo funzionale al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Nel corso dei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche dei wirframe con esempi pratici per comprenderne a fondo le potenzialità nell’ottica della realizzazione di un sito web o di un app.

Wireframe: cos’è

Iniziamo a familiarizzare con i wireframe e il significato del termine partendo dalla definizione di Wikipedia, che riportiamo di seguito:

“Nel web design il wireframe rappresenta il modello iniziale di rappresentazione di un sito web. A partire dalla fine degli anni ‘90, con la diffusione di internet il wireframe è diventato uno strumento fondamentale per la progettazione dei siti.”

In parole semplici potremmo dire che si tratta di uno schema a blocchi che delinea l’ossatura di un progetto (sito web, applicazione, ecc.).

Il wireframe mostra il layout generale dell’interfaccia; consente di visualizzare la gerarchia delle informazioni, le relazioni tra i vari elementi e i relativi funzionamenti/comportamenti.

Lo schema identifica il modo in cui le informazioni e i contenuti di un sito vengono mostrate ai visitatori.
Attraverso il wireframe vengono definiti i livelli di importanza dei vari elementi e le relative regole di visualizzazione delle informazioni

A cosa serve: i vantaggi

Compreso a grandi linee cosa vuol dire wireframe entriamo nel dettaglio del funzionamento e dell’utilità dello strumento. Cerchiamo quindi di capire a cosa serve nell’ambito della realizzazione di un sito web e perché è così importante.

In linea generale la bozza permette di visualizzare un’anteprima del layout, ovvero le funzionalità e le caratteristiche che avrà il progetto.

Lo strumento traccia il progetto per cui consente di visualizzare lo scheletro dell’interfaccia e dei relativi  elementi.
Sulla base della bozza realizzata è possibile quindi procedere con l’inserimento dei vari dettagli, e con le eventuali modifiche strutturali.

Allo stesso modo i wireframe consentono di individuare possibili problematiche che potrebbero sopraggiungere successivamente.

Passiamo quindi a quelli che sono i vantaggi pratici per il team operativo.
Solitamente la realizzazione di un sito web o di un’app presuppone la collaborazione di vari professionisti (project manager, seo specialist, visual designer, ecc.)
In altre parole allo stesso progetto lavorano differenti profili professionali, ognuna delle quali specializzate in una particolare fase di sviluppo.
Avere una base ‘visuale’, chiaramente comune, sulla quale intervenire è funzionale alla realizzazione del prototipo da sviluppare e consente di individuare più facilmente gli step successivi.

L’elenco che segue sintetizza l’utilità dei wireframe:

• Fornisce indicazioni sui vari elementi presenti all’interno di una pagina
• Fissa le priorità dei vari elementi e dei relativi contenuti
• Fornisce un’idea grafica delle proporzioni
• Consente di individuare modifiche e correzioni

In altre parole, lo strumento è fondamentale per vari ambiti del progetto, a partire dall’usabilità fino ad arrivare alla navigabilità, passando per il design.

Wireframe, mockup, prototipo: differenze

A questo punto della guida è d’obbligo una precisazione rivolta a chiarire i dubbi e la confusione che spesso si generano intorno a wireframe, mockup e prototipi

Molti pensano che si tratti di sinonimi per cui i termini vengono utilizzati indistintamente.
In realtà lo sviluppo di un modello di un sito web passa attraverso 3 fasi:

1. Wireframe
2. Mockup
3. Prototipo

Analizziamo nel dettaglio le tre fasi.

Come abbiamo ampiamente spiegato in precedenza il wireframe è una sorta di bozza, ovvero l’idea del progetto.
Tutti gli elementi sono caratterizzati da una struttura minimalista e dall’assenza di colore.

Il mockup identifica il prodotto realizzato durante la fase intermedia della prototipazione.
Il modello è il risultato del lavoro svolto sul wireframe, al quale vengono aggiunti elementi quali i colori, le immagini, i loghi e altri dettagli visivi.
Pur essendo ancora un prodotto in fase di progettazione il mockup identifica un modello ad alta fedeltà.

Il prototipo è il modello finale, che include anche la parte interattiva.
La prototipazione, infatti, prevede anche la simulazione dell’interazione tra l’utente e la pagina web.

Come si creano i wireframe

A chi si approccia per la prima volta  alla realizzazione di wirframe suggeriamo di studiare gli esempi presenti sul web.

In linea generale il primo step consiste nell’impostare una scaletta contenente le varie fasi del processo di sviluppo.

Si parte dalla predisposizione dei vari blocchi che, a seguito delle varie modifiche, andranno a costituire il layout della pagina.

Una struttura a griglia rappresenta a tal proposito la base ideale dalla quale partire; essa infatti consente successivamente di collocare in maniera agevole gli elementi con i vari contenuti.

Si procede quindi con l’organizzazione dei contenuti e l’inserimento all’interno dei vari blocchi preimpostati.
Chiaramente, trattandosi di una bozza, è sufficiente inserire soltanto un breve estratto o un titolo che sintetizzi il contenuto testuale.

Il passaggio successivo è quello che riguarda l’aspetto del wireframe ovvero lo step che prevede la definizione dei blocchi, ad esempio utilizzando la scala di grigio per differenziarli, e l’integrazione dei contenuti, aggiungendo ad esempio le voci di menu e il logo.

Dal momento che il wireframe è in realtà una bozza, per la realizzazione possono bastare anche soltanto un foglio di carta e una penna.

Chiaramente esistono anche tanti strumenti digitali, che rendono più veloce e agevole la realizzazione dello schema e le successive modifiche.
In rete sono disponibili tantissimi software che consentono di sviluppare modelli in digitale in maniera semplice e veloce.
Tra i più utilizzati Canva, Sketch, Figma, Mockplus RP, Frame box e Cacoo.
Anche il noto programma di grafica Photoshop consente di creare wireframe digitali.

Corsi di specializzazione

L’utilizzo dei wireframe rientra tra le competenze dei profili che operano nel mondo della programmazione.

Per chi intende approcciarsi al settore con una preparazione qualificata esistono numerosi corsi e percorsi di specializzazione che consentono di acquisire una formazione a 360 gradi sui linguaggi di programmazione.

Tra i percorsi più attuali, completi e professionalizzanti segnaliamo il master in Programmazione e sviluppo web attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.

Si tratta di un corso post-laurea di primo livello rivolto principalmente ai laureati in informatica, ingegneria, matematica e statistica; in generale rappresenta lo strumento ideale per chiunque intende intraprendere una carriera nel mondo del digitale.

Il programma di studi è impostato sui seguenti argomenti:

• Fondamenti di programmazione
• Fondamenti di web development
• Fondamenti di UX e UI
• Web design
• La programmazione avanzata per il front end
• La programmazione avanzata per il back end
• Privacy e security

La preparazione acquisita al termine del percorso di specializzazione consente di ricoprire i ruoli di Full-stack developer, Front-end Developer, Back-end Developer, UX/UI Specialist.

Per l’iscrizione al master è richiesto il possesso di un qualsiasi titolo di laurea triennale.
Il costo, pari a 3.000 euro può essere suddiviso in 5 rate.

Ora sai il motivo per il quale i wireframe sono così importanti nel design e nella realizzazione di un sito web; sai come realizzare uno schema a blocchi e quali sono le caratteristiche per renderlo funzionale.
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Credits: AndrewLozovyi / Depositphotos.com

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