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Pianificazione fiscale: cos’è e a cosa serve

Sei alla ricerca di informazioni approfondite sulla pianificazione fiscale? 

L’Università Telematica Niccolò Cusano ti propone una guida per fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Il sistema fiscale italiano è particolarmente complesso e la pianificazione fiscale ha lo scopo di alleggerire il carico di tasse e tributi che gravano sulle imprese.  

Continua la lettura per approfondire l’argomento e scoprire come diventare uno specialista in questa particolare materia.  

A cosa serve la pianificazione fiscale

Volendo dare una definizione chiara ed esaustiva della pianificazione fiscale potremmo dire che si tratta di uno strumento attraverso il quale è possibile ridurre il carico fiscale. Il contribuente organizza cioè le proprie fonti di reddito, al fine di ridurre al minimo la base imponibile sulla quale saranno poi calcolate le imposte. 

Spesso, si tende a fare confusione e a ritenere la pianificazione un’elusione o addirittura un’evasione. 

In realtà, quella di cui stiamo parlando è una pratica assolutamente legale, che consente di scegliere, a fronte delle varie possibilità disponibili, l’alternativa fiscalmente meno onerosa. Le imprese piccole, medie e grandi ricorrono tutte alla pianificazione fiscale, che viene messa in atto da specialisti in materia.  

Come ridurre il carico fiscale

Sia nel caso delle persone fisiche che per quello che riguarda le aziende, per poter utilizzare lo strumento della pianificazione fiscale, e sfruttare quindi le eventuali possibilità (agevolazioni, deduzioni ecc.) previste, è necessario conoscere perfettamente la normativa e i relativi aggiornamenti. Affidarsi a uno specialista è indispensabile, anche perché tutte le misure della pianificazione fiscale devono rispettare i principi di correttezza, trasparenza e buona fede.  Ma quali sono le misure che si adottano per alleggerire il carico fiscale delle imprese? Qui di seguito, qualche esempio pratico:  

  • Definizione della forma giuridica più conveniente (ditta individuale, società di capitali, società di persone, società in accomandita semplice, SRL ecc.)
  • Sfruttamento di deduzioni e detrazioni previste dalla legge 
  • Adesione a regimi fiscali agevolati che consentono di ridurre l’imponibile fiscale 
  • Miglioramento della struttura societaria. In che modo? Con l’apertura, per esempio, di filiali in giurisdizioni con una tassazione più bassa 
  • Utilizzo di incentivi per l’acquisto di beni strumentali (macchinari, impianti ecc.) 
  • Spostamento degli investimenti in paesi che garantiscono un regime fiscale più leggero 
  • Utilizzo di strumenti come il leasing operativo. Quest’ultimo, infatti, consente di dedurre i canoni senza avere il bene in bilancio. Si tratta di una misura capace di ridurre il carico fiscale in maniera significativa 
  • Ricorso a sgravi contributivi e bonus per una maggiore deduzione del costo del personale  
  • Adozione di misure come la cessione del credito e delle partecipazioni per incrementare la quota di costi deducibili  
  • Deliberazione del TFM (trattamento di fine mandato)

TFM cos’è?

Quando l’amministratore di un’azienda arriva alla fine del suo incarico gli viene riconosciuto il TFM. Si tratta di un’indennità il cui importo non viene stabilito dalla legge. Sono le aziende a definirlo in base al proprio reddito d’impresa e all’incarico svolto dall’amministratore in questione. Ma il reddito d’impresa cos’è di preciso? É l’insieme dei guadagni effettivi derivanti dall’attività produttiva.  

Il TFM è deducibile e, in quanto tale, consente di abbassare l’imponibile fiscale. É soggetto, tra l’altro, a una tassazione agevolata. Quest’ultima condizione, però, si verifica nel caso in cui il TFM è presente nello statuto della società oppure viene deliberato dall’assemblea dei soci prima della nomina dell’amministratore.  

Pianificazione e welfare aziendale

L’azienda può agire anche sul costo del lavoro. Cosa significa? Per aumentare la retribuzione dei dipendenti senza aumentare, allo stesso tempo, il costo del lavoro, è possibile ricorrere a strumenti alternativi. Offrire cioè ai dipendenti beni e servizi. Quali sono? Di seguito, un elenco:  

  • buoni benzina 
  • buoni pasto 
  • polizze assicurative 
  • asili nido aziendali 
  • coperture mediche  

 I costi che l’azienda sostiene per erogare questi beni e servizi sono deducibili dal reddito imponibile. Tra l’altro, il valore di buoni benzina, buoni pasto e così via non costituisce reddito per il dipendente e non è soggetto ai contributi INPS. Si tratta cioè di una misura che va a favore sia dei dipendenti che dell’azienda.  

Specializzazione post-laurea in pianificazione fiscale 

Per chi desidera diventare esperto in pianificazione fiscale la strada da percorrere passa attraverso un percorso di specializzazione ben preciso.

Il mercato del lavoro moderno non è più ristretto ai confini nazionali. Le aziende, infatti, si ritrovano a operare in tanti paesi diversi, a causa di una globalizzazione sempre più marcata e inarrestabile. L’operatività internazionale, però, porta con sé maggiori complicazioni. Ogni paese, infatti, ha un proprio regime fiscale che va rispettato.  

Gli specialisti in pianificazione fiscale cioè hanno l’obbligo di conoscere il funzionamento dei regimi fiscali esteri. Se vuoi specializzarti e avere maggiori possibilità di ampliare il numero dei tuoi clienti, devi acquisire le giuste competenze in fiscalità internazionale.  

È proprio per assecondare questo tipo di esigenze formative dei giovani neo-laureati che l’Università Telematica Niccolò Cusano ha attivato il master in ‘Pianificazione fiscale e doganale negli scambi con l’estero e per l’internazionalizzazione delle  imprese’.

Si tratta di un master post-laurea di primo livello, afferente alle facoltà di Economia e Giurisprudenza, la cui struttura didattica risulta idonea per chi intende approcciarsi al settore e per chi è già operativo e ha la necessità di aggiornare e riqualificare le proprie competenze. Il corso è accessibile agli studenti in possesso del titolo triennale e prevede 1500 ore di didattica e il raggiungimento di 60 CFU.

Il programma è infatti strutturato tenendo conto delle disposizione del nuovo Codice Doganale Europeo (CDU).

Nel dettaglio il piano didattico prevede l’approfondimento dei seguenti argomenti:

  • Normativa doganale generale e relativo impatto sui soggetti che intervengono nelle operazioni doganali (le fonti del diritto doganale e gli accordi internazionali, L’Unione Europea e l’armonizzazione delle regole del commercio internazionale ecc.)
  • Accordi e trattati internazionali ( la classificazione delle merci e ITV, l’origine delle merci e IVO, le accise e le regole nazionali e unionali ecc.)
  • Accertamento doganale: Contraddittorio e contenzioso
  •  IVA negli scambi internazionali (principi applicativi e trattamento delle operazioni rilevanti anche ai fini doganali: IVA all’importazione e IVA negli scambi intracomunitari, imposte sulla produzione e sui consumi: principi applicativi e principali istituti)
  • Gestione e analisi dei rischi in materia doganale. Sistemi informatici doganali (nozione di rischio doganale, tipologie di rischio, valutazione del rischio, gestione e trattamento del rischio ecc.)

Il master prevede anche un progetto di gruppo con analisi di casi di studio specifici. Tutti i moduli didattici del piano di studio sono erogati in modalità e-learning, come l’intera offerta formativa di Unicusano. Gli studenti cioè non sono tenuti a recarsi in ateneo per seguire tutte le lezioni del master. Hanno a disposizione, infatti, una piattaforma online accessibile senza limiti temporali, in cui sono presenti le lezioni dei docenti. Grazie alla didattica da remoto, lo studio diventa libero e flessibile. Possono scegliere così più facilmente il master anche i professionisti, già impegnati nel mondo del lavoro, che necessitano di un corso specialistico per ampliare le proprie conoscenze.  

Al termine del master, tutti gli studenti sostengono una prova finale per l’ottenimento del diploma che apre a sbocchi occupazionali sia nell’ambito aziendale che nel settore della consulenza e dell’attività specialistica (doganalisti, operatori case di spedizione ecc.).

L’obiettivo del percorso di specializzazione è formare i nuovi manager d’impresa, profili in possesso degli strumenti per gestire le operazioni commerciali con l’estero e delle conoscenze aggiornate in materia giuridica.

Per ricevere ulteriori informazioni sul master compila il modulo di contatto presente in questa pagina.

Credits: Minervastock/DepositPhotos.com

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