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Parent training: cos’è, quanto dura e a chi si rivolge

Si sente spesso parlare di parent training associato ai disturbi del comportamento infantile, ma non tutti sanno cos’è e come funziona. 

Data l’attualità della tematica e la possibilità per i giovani studenti di specializzarsi in un ambito molto promettente in ottica occupazionale, l’Università Telematica Niccolò Cusano propone un post di approfondimento per rispondere alla domanda: parent training cos’è? 

Volendo rispondere in maniera semplice, si tratta di un intervento psicologico a sostegno dei genitori che hanno a che fare con bambini affetti da disturbi comportamentali e non solo.  

In queste situazioni, infatti, è necessario l’intervento di esperti che possano offrire una consulenza genitoriale e migliorare il benessere e la serenità della famiglia. 

Cos’è il parent training 

In italiano parent training significa letteralmente allenamento dei genitori. In effetti, si tratta proprio di una sorta di formazione pratica che mira a fornire a madri e padri gli strumenti giusti per gestire situazioni familiari complesse e difficili. 

Potremmo quindi rendere meglio l’idea parlando più semplicemente di ‘consulenza genitoriale’, ovvero di un percorso attraverso il quale insegnare ai genitori le modalità più idonee per gestire al meglio il processo educativo e/o riabilitativo dei propri figli. 

Ma quando nasce il parent training? Questa forma di intervento è nata negli Stati Uniti negli anni Sessanta. All’epoca si parlava di behavorial parent training, ovvero allenamento genitoriale comportamentale. Dall’America poi questa pratica è arrivata anche in Italia.  

Parent training definizione

L’obiettivo dell’attività consiste nel fornire le conoscenze, le abilità e gli strumenti necessari per risolvere situazioni familiari problematiche. 

L’attività mira, in altre parole, a potenziare le risorse dei genitori in modo che possano affrontare meglio i problemi dei loro figli. 

Per quanto il parent training venga richiesto prevalentemente in presenza di disturbi infantili quali DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), disturbi dello spettro autistico, DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio), ADHD, sindromi e handicap vari, la sua funzione non si esaurisce nell’ambito del terapeutico, ma sfocia con grande efficacia anche nella più tradizionale gestione familiare quotidiana. 

Esistono vari tipi di parent training: 

  • PET (parent effectiviness training) – approccio messo a punto dallo psicologo Thomas Gordon. Il PET prevede, per esempio, un’educazione senza punizioni e ricompense, lo sviluppo di autocontrollo e autoconsapevolezza e il coinvolgimento diretto dei figli nella risoluzione dei problemi, secondo una perfetta suddivisione delle responsabilità tra genitori e bambini/ragazzi e così via  
  • ABA training per genitori – approccio dedicato appositamente ai genitori con figli affetti da ABA, vale a dire disturbi specifici dell’apprendimento  
  • Foster parent training – interventi destinati ai genitori adottivi  
  • Mindfulness parent training  

Come funziona

Poniamo come esempio un nucleo familiare nel quale è presente un bambino autistico. 

In questo caso, il percorso di parent training è condotto da un professionista esperto in materia, la cui attività consiste nell’individuare le problematiche familiari e fornire ai genitori gli strumenti e le strategie comportamentali per risolverle. 

Il primo step si concretizza quindi nell’osservazione della quotidianità familiare. Dopodiché, il professionista stila un report in cui fornisce indicazioni su comportamenti, modalità comunicative e di interazione, metodologie educative, pensieri e tutto ciò che può risultare utile per comprendere i punti critici sui quali intervenire. 

La materia è abbastanza complessa e le domande sono tante. Qui sotto, trovi un po’ di risposte ai quesiti più comuni.  

Parent coaching cos’è? Il parent training è un percorso formativo. Questo significa che coinvolge i genitori e consente loro di apprendere informazioni e tecniche comportamentali. Il parent coaching, invece, prevede un lavoro diretto con i genitori con un coach genitoriale. Quest’ultimo cioè offre una guida e un sostegno specifico. La scelta tra le due metodologie dipende molto dalla problematicità della situazione e dalle sfide che devono affrontare i genitori.

Parent training chi lo fa? Si occupano di parent training diverse figure, tra cui psicologi specializzati in psicologia infantile, psichiatri, psichiatri infantili, logopedisti ed educatori parentali certificati.  

Quanto dura il parent training? Non è possibile stabilire una durata media valida per tutti i casi, dipende sempre dal tipo di problemi da affrontare. L’intervento può essere effettuato anche in un contesto domestico e variare in base ai soggetti coinvolti. Visto che il parent training mira a ridurre i comportamenti negativi e a incrementare quelli positivi, la durata è direttamente proporzionale ai risultati ottenuti.

Quanto costa il parent training? Non esiste un costo univoco. Le tariffe dipendono dal singolo professionista e dalla durata dell’intervento. 

Quali sono i benefici maggiori del parent training? I genitori cambiano la visione dei propri figli. Avendo a disposizione tante nuove informazioni sui disturbi e sui comportamenti adottati dai figli, madri e padri riescono a giudicarli meglio e a vederli nella luce giusta (sicuramente più positiva). Cambiare la visione dei propri figli è fondamentale per instaurare una relazione più sana. Non solo, acquisendo tecniche genitoriali che favoriscono l’allentamento della tensione e la riduzione dei comportamenti negativi, i genitori si sentono più forti e verificano un aumento dell’autostima molto importante per la gestione familiare. Infine, grazie al parent training, si riducono le situazioni di tensione e migliora l’atmosfera in casa. Le famiglie diventano più serene e tranquille. Da non trascurare poi un altro dei benefici ottenibili: il miglioramento della comunicazione tra genitori e figli.  

Parent training corso: specializzazione post laurea

Il parent training rientra tra le materie affrontate dal master in Counseling Relazionale nei contesti scolastici, educativi e socio-sanitari attivato dall’Università Telematica Niccolò Cusano. 

Si tratta di un corso post-laurea di primo livello, afferente alla facoltà di Psicologia, che consente di acquisire i principali strumenti del counseling e che permette nel contempo di sviluppare skills come la self-efficacy, l’ascolto attivo e l’accoglienza dell’altro. 

Il percorso di studi mira a formare profili competenti e qualificati, in grado di operare con professionalità nell’ambito dei processi relazionali. 

Qui sotto, alcune delle materie incluse nel piano di studi del master:  

  • Psicologia generale  
  • Il Counseling  
  • Psicologia sociale 
  • Pedagogia clinica 
  • L’intervento di counseling 

Nei moduli incentrati sull’intervento di counseling e sugli ambiti di intervento, per esempio, si approfondiscono aspetti come il counseling con i genitori, dal primo colloquio alla promozione del cambiamento, il counseling con la famiglia dei pazienti, il colloquio di counseling come strumento di prevenzione ecc.  

In realtà, l’offerta formativa di master post-laurea di Unicusano propone diversi corsi indirizzati agli psicologi e non solo e incentrati sulle problematiche affrontate da un percorso di parent training. In particolare, sono attivi i seguenti tre master:  

  • Coordinamento genitoriale  
  • Psicopedagogia e didattica per i disturbi specifici dell’apprendimento 
  • I disturbi dello spettro autistico  

Informazioni pratiche sui master Unicusano

I master Unicusano prevedono 1500 ore di didattica e 60 CFU. Al termine del percorso tutti gli allievi sostengono una prova finale grazie alla quale ottengono il loro diploma di master.  

Per agevolare la frequentazione del corso, anche a chi è già professionalmente attivo, Unicusano propone l’innovativa metodologia e-learning. 

Ogni corsista, riceve le proprie credenziali personali per l’accesso a una piattaforma telematica di ultima generazione, grazie alla quale può frequentare il master a distanza. Basta un semplice pc connesso alla rete per accedere sia alle video lezioni in streaming che a tutto il materiale didattico previsto dal percorso di studi. Non è necessario cioè recarsi in ateneo per seguire le lezioni. É possibile frequentare il master rimanendo a casa, con un notevole risparmio di tempo che favorisce la conciliazione tra studio e lavoro.  

Per qualsiasi ulteriore informazione non esitare a contattarci attraverso il modulo online che trovi cliccando qui!

Credits immagine: Sernovik/ DepositPhoto.com

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