Mediazione familiare, come e perché
In Italia l’evolversi delle cose è improvvisamente diventato repentino. Dopo decenni di immobilismo le novità sono ormai all’ordine del giorno. La ragione sta in quella crisi che da una parte ha tagliato le gambe a tante persone ma dall’altra le ha anche costrette ad aguzzare l’ingegno per andare avanti. E così nella formazione sorgono sempre più nuovi canali con un’offerta che punta sulla specializzazione. Si inserisce in questo contesto la Mediazione Familiare, materia sempre più in voga da noi. Se volete capire meglio quali corde tocchi la Mediazione Familiare e perché avrebbe senso frequentarne il master, continuate a leggere.
Qualche settimana fa annunciavamo su questo blog che l’Università UniCusano stava lanciando nuovi master tra cui quello in Mediazione Familiare. Ha una durata pari a 1500 ore e l’interesse degli studenti è davvero molto alto. Lo sarà ancora di più dopo che la Dott.ssa Colantonio, giurista specializzata in diritto canonico e matrimoniale e una delle docenti del master, spiegherà più dettagliatamente in cosa consiste la Mediazione Familiare:
“Al di là dei numeri, che tratteggiano senza bisogno di ulteriori commenti la portata del fenomeno delle separazioni e dei divorzi come riportano quotidiani di livello come La Repubblica e il Corriere della Sera, c’è da sottolineare un aspetto ancora più allarmante: questi si tramutano sempre più spesso in vere e proprie guerre tra i coniugi che, come prima conseguenza, dimenticano di assolvere al loro compito di mantenere inalterato l’equilibrio familiare. Questo soprattutto quando sono coinvolti i figli. È proprio in queste circostanze che si inserisce l’istituto della Mediazione Familiare, uno strumento che ha lo scopo di mantenere tra i coniugi un dialogo costruttivo attraverso il quale trattare, in un terreno neutrale, le questioni, anche economiche, relative alla separazione”.
Nell’istituto della Mediazione Familiare, come spiegano anche blog di settore come Universitàtelematica.it, non viene considerato solo l’aspetto giuridico, anzi, si tratta di uno strumento interdisciplinare all’interno del quale assumono rilevanza fondamentale anche la psicologia e la pedagogia. La Dott.ssa Colantonio ne spiega meglio le dinamiche:
“Durante la Mediazione Familiare che coinvolge anche la figura dei figli, il più delle volte minori, gli esperti hanno il compito di negoziare un accordo in base al quale la coppia possa stabilire tutti i diversi passaggi della sua separazione, pervenendo, il più delle volte, ad un accordo per larga parte condiviso. Il master, coerentemente con l’interdisciplinarità che caratterizza la mediazione familiare, ha lo scopo di riproporre una struttura che tenga conto di questa multidisciplinarietà. Proprio per questo il master è articolato in moduli diversi, ognuno dei quali si occupa di uno dei molteplici aspetti che caratterizzano un divorzio o una separazione”.
La Mediazione Familiare se ha come obbiettivo principe quello di accompagnare la coppia verso una separazione non perniciosa e attenta ai diritti dei minori, ha anche il dovere di valutare l’effettiva “volontà” della coppia di giungere alla separazione. Il percorso di Mediazione Familiare, quindi, si fregia del diritto e si carica dell’onere di dare strumenti e competenze per comprendere meglio se stessi e riconoscere i bisogni dell’altro e per impegnarsi a ricostruire una relazione che non è più centrata sulla coppia ma sulla genitorialità.
Se poi volete maggiori informazioni sull’università UniCusano, oltre al ricco sito, vi consigliamo di leggere con continuità il BLOG di UNICUSANO dove sono presenti tanti topic sulle attività più recenti del mondo accademico e della vita degli studenti. In alternativa potete scrivere anche a informazioni@unicusano.it.
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