Liceo turistico: quali sbocchi nel settore? Cosa fare dopo il diploma tecnico?
L’immenso patrimonio culturale e artistico italiano rende il turismo uno dei settori più floridi del nostro Paese; ecco perché la scelta di frequentare un liceo turistico è senza dubbio vincente in termini di sbocchi.
L’Italia è ovunque conosciuta per le sue bellezze naturali, per i suoi monumenti e i suoi musei.
Ma è anche un Paese conosciuto e apprezzato per la sua forte vocazione turistica, per il calore e l’accoglienza del suo popolo e per la qualità e la vastità dei servizi di accoglienza.
Le opportunità per chi sceglie di lavorare nel comparto del turismo sono infinite.
Nei paragrafi che seguono analizzeremo le caratteristiche del diploma turistico, gli sbocchi lavorativi e le sue potenzialità in ottica professionale.
Diploma turistico: sbocchi lavorativi
Per comprendere le potenzialità di una formazione conseguita presso un istituto tecnico per il turismo è fondamentale conoscere gli sbocchi che offre.
Cerchiamo quindi di capire che lavoro puoi fare con il turistico.
Partiamo da una precisazione, doverosa per evitare confusioni.
Spesso l’istituto tecnico turistico è chiamato impropriamente liceo turistico.
Non a caso, anche sul web capita di imbattersi in articoli che titolano ‘liceo turistico: sbocchi lavorativi’.
In realtà l’indirizzo di studi non riguarda un liceo ma un istituto tecnico, che in quanto tale eroga una formazione completa e orientata all’operatività del settore.
Per capire le differenze con i licei è sufficiente digitare su Google ‘lavori dopo il liceo scientifico’ o ‘che lavoro si può fare con il liceo scientifico’ o ancora ‘quali sono gli sbocchi del liceo linguistico’.
La differenza relativa al tipo di formazione determina opportunità lavorative diverse.
L’istituto tecnico, a prescindere dall’indirizzo, vanta una peculiarità importante.
La preparazione di un diplomato permette di scegliere tra due possibili strade: accedere direttamente al mondo del lavoro oppure continuare gli studi attraverso un corso di laurea.
Quello dell’operatore turistico è un diploma che può essere definito ‘completo’ in quanto garantisce il know how per entrare direttamente nel mondo del lavoro.
Allo stesso modo, la preparazione del diploma di operatore turistico rappresenta la base ideale per affrontare un percorso di studi universitario o in alternativa un corso post diploma.
Chiaramente la scelta è del tutto personale, o comunque legata al tipo di carriera che si intende intraprendere.
In questo post analizzeremo i lavori che si possono fare con il diploma turistico, ovvero gli sbocchi lavorativi accessibili senza laurea.
La professionalità dell’operatore turistico in generale non richiede un titolo di laurea; le competenze di un istituto tecnico sono adeguate e sufficienti per ricoprrire il ruolo.
Tra gli sbocchi lavorativi del turistico più ‘tradizionali’ rientrano le agenzie di viaggio e i tour operator.
Numerose opportunità di impiego sono riscontrabili nell’ambito delle strutture ricettive e nei villaggi vacanza.
Previo superamento di uno specifico esame, anche la professione di guida turistica può essere svolta senza la laurea.
Ulteriori sbocchi accessibili con il diploma riguardano gli impieghi nei musei, nei parchi, nelle istituzioni pubbliche e negli uffici turistici locali.
Per chi desidera intraprendere una carriera stimolante e dinamica esistono numerose opportunità nel settore dei congressi e dei meeting, ovvero fiere ed eventi sia nazionali che internazionali.
Concludiamo con un’alternativa lavorativa che pur essendo meno ‘tradizionale’ vanta una richiesta piuttosto interessante sul mercato attuale: le agenzie di marketing e comunicazione.
In tal caso la richiesta può essere finalizzata a sfruttare semplicemente la conoscenza delle lingue del diplomato o, per le agenzie che si occupano di promozione turistica, le conoscenze del territorio e delle potenzialit e dinamiche che lo caratterizzano.
Lo stesso visual designer rientra tra le professionalità spesso richieste nell’ambito della promozione turistica.
(Leggi anche: cosa fa il visual designer)
Chiaramente le opportunità di impiego nel campo del turismo non si esauriscono con agenzie di viaggio, tour operator, hotel, musei ed enti pubblici.
Le opportunià sopra elencate sono finalizzate a fornire una panoramica generale dell’istituto tecnico turistico e dei relativi sbocchi lavorativi.
Cosa si studia al turistico
Come accennato in precedenza il diploma di un istituto tecnico turistico garantisce una formazione multidisciplinare e completa spendibile fin da subito sul mercato.
I dati ISTAT confermano un ottimo tasso di occupazione a pochi mesi dal conseguimento del diploma di maturità.
Per avere una panoramica a 360° del diploma turistico è fondamentale sapere cosa si studia durante il quinquennio superiore.
Tra le materie caratterizzanti il programma rientrano chiaramente le lingue straniera alle quali si affiancano geografia del turismo, diritto, legislazione turistica, economia aziendale, arte, informatica, italiano, matematica e discipline turistiche.
Il diploma di perito turistico è associato principalmente alla conoscenza delle lingue.
I programmi degli istituti tecnici prevedono solitamente lo studio di tre lingue, tra le quali non manca chiaramente l’inglese.
In pratica il quinquennio approfondisce quelle discipline che direttamente o indirettamente afferiscono al mondo del turismo, fornendo conoscenze e competenze che consentono di operare con professionalità in tutti i settori che gravitano intorno all’immenso universo turistico.
Tuttavia, per quanto l’istituto tecnico turistico rilasci un diploma spendibile da subito nel mondo del lavoro, può capitare che per alcuni ruoli sia richiesta una specializzazione particolare.
Il diploma in turismo, in tal caso, necessita di essere integrato con conoscenze di livello avanzato afferenti uno specifico ambito operativo.
Che università fare dopo il turistico
Completata la panoramica sulle opportunità occupazionali, e quindi dopo averti spiegato cosa fare dopo il liceo senza università, cerchiamo di capire quali sono le possibilità per chi decide di proseguire gli studi.
Alla luce di quanto fin qui detto è chiaro che il diploma turistico garantisce una preparazione versatile, spendibile in numerosi ambiti. Tuttavia, in molti si chiedono come specializzare il proprio know how, ovvero come acquisire una preparazione di livello avanzato.
In molti si chiedono cosa fare dopo il turistico.
Il diploma turistico offre sbocchi universitari afferenti a vari indirizzi di studio.
Tra le facoltà più pertinenti rientrano ‘Scienze del Turismo, ‘Economia – gestione dei servizi turistici’.
Esistono poi tantissime specializzazioni che approfondiscono in maniera particolare le varie forme di turismo.
In particolare esistono tantissimi settori ‘di nicchia’ che promettono interessanti prospettive di carriera come ad esempio il turismo sostenibile e il turismo di lusso.
A chi si domanda ‘cosa possono fare dopo il diploma turistico’ o analogamente ‘quale università scegliere dopo l’alberghiero‘ rispondiamo semplicemente che non ci sono limiti di alcun genere. Una laurea o una specializzazione, a prescindere dall’indirizzo di studi, rendono il curriculum più interessante e appetibile per cui consentono di emergere dalla massa e accedere a opportunità più gratificanti.
In generale, possiamo affermare che proseguire con gli studi, dopo il diploma tecnico, permette di ampliare e migliorare le prospettive lavorative.
Nello specifico, il proseguimento degli studi e il conseguimento di una laurea consentono di acquisire una preparazione di livello avanzato, spendibile nell’ambito del management.
La specializzazione universitaria consente di accedere a posizioni di più alto livello e di ricoprire ruoli dirigenziali o comunque di maggiore responsabilità.
Ora hai sicuramente una panoramica più chiara delle potenzialità di un istituto turistico, ovvero sai cosa fare dopo il diploma tecnico.
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