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Google ads: cos’è e come funziona

Nell’era del digitale la comunicazione online di un’azienda si basa su una serie di strumenti promozionali, tra i quali non può assolutamente mancare Adwords. Ecco perché in questa guida parleremo di Google Ads. 

Oggi più che mai la presenza sul web è fondamentale per farsi conoscere e apprezzare dai potenziali clienti, per emergere tra i competitor e per raggiungere gli obiettivi di business. 

Per gestire in maniera produttiva Google Ads è necessario conoscerne bene caratteristiche e funzionalità.  

Google Adwords: cos’è

Per capire cos’è Google Adwords e come funziona è necessaria una breve premessa sul motore di ricerca e sulle principali dinamiche che lo regolano. 

Quando un utente effettua una ricerca con una combinazione di parole chiave, Google restituisce un elenco di risultati detti SERP (Search Engine Results Page).

I risultati sono suddivisi in blocchi ben distinti in base alla tipologia di campagne: Google Shopping, campagne di advertising sulla rete di ricerca ecc. Quelli che compaiono nelle prime posizioni derivano da Google Ads e dalle relative campagne a pagamento. 

A questo punto possiamo rispondere alla domanda cos’è Google Ads? 

Si tratta di uno strumento messo a disposizione da Google per la pianificazione delle campagne pubblicitarie destinate alla rete di ricerca o alla rete di siti partner di Google stesso. 

La piattaforma, introdotta nel 2000, è in continua evoluzione. Le funzionalità cambiano spesso così da allinearsi alle esigenze dell’utenza e garantire la massima efficienza in termini di business. 

Investire in annunci online

Il funzionamento dello strumento è basato sul PPC (Pay per Click). Cosa significa?  L’inserzionista paga soltanto nel momento in cui qualcuno clicca sul suo annuncio. 

L’inserzionista cioè corrisponde una cifra per ogni click ricevuto, a prescindere dal fatto che l’utente compri o meno l’articolo oggetto dell’annuncio stesso. 

Tutti possono accedere a Google Ads. Le piccole aziende, per esempio, hanno la possibilità di promuovere i propri prodotti/servizi investendo, inizialmente, piccoli budget. Dopo una fase di test delle campagne, è possibile aumentare l’investimento. Le aziende cioè possono incrementare il budget in pubblicità quando le inserzioni iniziano a dare i primi risultati positivi. 

 Google Ads: come funziona?

Usare Adwords è facile. Basta iscriversi con il proprio indirizzo mail e collegare il sito della propria azienda/attività. Per aggiungere l’account è necessario cliccare sul tasto Aggiungi e seguire le relative istruzioni.  

Dopodiché è necessario impostare il proprio obiettivo pubblicitario (visualizzazioni di pagina, vendita di prodotti o servizi, lead ecc.). Il terzo step consiste nella creazione dell’annuncio.  

A seconda dell’obiettivo da raggiungere, del target e del prodotto da pubblicizzare gli inserzionisti possono scegliere tra diverse tipologie di campagne, che analizzeremo nei paragrafi che seguono. 

Campagne sulla rete di ricerca

Le campagne Google ads sulla rete consentono di mostrare gli annunci pubblicitari agli utenti che effettuano una ricerca, usando proprio le parole chiave inserite nell’annuncio. 

Si tratta, quindi, di inserzioni mostrate a fronte di una query di ricerca da parte dell’utente, il quale chiede per ottenere dei risultati pertinenti. 

Queste campagne compaiono su Google e, se selezionata l’apposita opzione, anche sui siti partner. 

Campagne sulla rete display

Gli annunci Google sulla rete display sono finalizzati a intercettare una domanda latente. Sono indirizzati cioè a quegli utenti che non sanno esattamente quello che cercano fino a quando non lo vedono. 

La rete display è quindi definita un mezzo ‘push’. L’utente, infatti, non effettua alcuna ricerca, ma visualizza i banner pubblicitari navigando su internet. 

Gli annunci display, o banner pubblicitari, vengono pubblicati sui siti terzi visitati dal target di riferimento. E hanno lo scopo di imprimere il brand pubblicizzato nella mente dei potenziali clienti. 

Questi annunci si rivelano particolarmente adatti alle cosiddette strategie di remarketing. Di cosa si tratta? Delle pubblicità mostrate agli utenti dopo che hanno già visitato il sito pubblicizzato. L’obiettivo è di farli ritornare su quello specifico sito. 

Campagne shopping

Per chi ha un e-commerce le campagne Google shopping sono diventate un must.  

Si tratta di un’opportunità che non richiede particolare impegno per ciò che concerne la ricerca delle keywords e l’impostazione degli annunci. 

È sufficiente creare un account Merchant Center e fornire a Google shopping una serie di info tecniche sui prodotti da pubblicizzare. 

Il sistema Google shopping farà il resto. Creerà cioè degli annunci pubblicitari sulla base delle informazioni ricevute. 

Quando un utente ricerca un prodotto, Google seleziona gli annunci Shopping pertinenti e li riporta nella parte in alto della SERP. 

Ogni risultato della sezione ‘shopping’ è corredato da foto del prodotto, prezzo e titolo. 

Cliccando sulla foto, l’utente atterra direttamente sull’e-commerce dell’inserzionista, dove potrà fare il suo acquisto. 

Esistono tre tipologie di annunci: 

  • Annunci shopping prodotto 
  • Annunci shopping vetrina 
  • Annunci catalogo locale 

Gli annunci ‘prodotto’ si basano sulle informazioni fornite a Merchant Center. 

Gli annunci ‘vetrina’ confrontano più prodotti, mentre gli annunci ‘catalogo locale’ utilizzano i dati dei feed relativi agli annunci dei prodotti disponibili a livello locale. 

Con Google ads Shopping l’inserzionista ottiene numerosi vantaggi: 

  • Leads di qualità 
  • Aumento delle conversioni 
  • Semplicità di gestione 
  • Maggiore impatto visivo dei prodotti 
  • Copertura più ampia 
  • Comparazione delle offerte  (benchmarking) 

Shopping di Google ads ha gli stessi costi delle altre tipologie di annunci. Il funzionamento, infatti, è basato sempre sul principio di asta. 

Con questi annunci è importante effettuare un’analisi preliminare della concorrenza così da ottimizzare le campagne per distinguersi e farsi notare. 

Campagne video

Attualmente, i video occupano più dell’80% del traffico internet e YouTube è il secondo social network più utilizzato. Ecco perché la pubblicità online, oggi, punta prevalentemente su contenuti video. 

In particolare, i video permettono di generare traffico, di incrementare le conversioni e di migliorare la reputazione dei brand. 

Gli annunci vengono visualizzati (su YouTube e sulla rete Display di Google) prima, dopo o durante un video in streaming. Possono essere mostrati anche sui siti e sulle applicazioni. 

Come utilizzare al meglio Google ads: strategie vincenti

Per imparare a utilizzare le varie funzionalità di Google ads è bene studiare. Google stesso mette a disposizione guide testuali consultabili comodamente online e un’assistenza gratuita personalizzata gestita da profili esperti. 

Tuttavia per specializzarsi e diventare un professionista esperto in materia, è consigliabile iscriversi a un corso. L’Università Niccolò Cusano, per esempio, propone un interessante un master in digital marketing.

Si tratta di un master di I livello destinato ai laureati triennali con formazione da remoto tramite una piattaforma online. Il programma è molto articolato e affronta anche la tematica “Google Ads come funziona?” É previsto, infatti, il seguente modulo Search Engine Marketing: fare pubblicità sui motori di ricerca. Adwords, Bing, remarketing e altri strumenti dell’outbound marketing. 

Per chi intende iniziare a cimentarsi subito nell’impostazione di campagne adwords, abbiamo raccolto alcune strategie per partire con il piede giusto. 

Iniziamo dal presupposto qualità. 

Google valuta la qualità degli annunci con l’assegnazione di un punteggio. 

É necessario, quindi, realizzare contenuti interessanti per il proprio target e curare la landing page di atterraggio. Quest’ultima deve essere chiara e immediatamente comprensibile. 

Un altro aspetto importante è il geotargeting. 

Dal momento che su Adwords l’inserzionista paga per ogni click sull’annuncio, è importante impostare il target geografico. Cosa significa? Mostrare l’annuncio solo agli utenti della località di interesse. 

In tal modo si evitano i click che non rientrano nel proprio raggio di azione, vale a dire i click di utenti non interessati. 

Concludiamo con un consiglio generale. Qualunque sia il livello di padronanza dello strumento, è fondamentale testare tutto ciò che può essere testato, a partire dalle keywords fino ad arrivare al testo dell’annuncio. Solo così si raggiungono interessanti obiettivi di business. 

Google Adwords e l’intelligenza artificiale

Google Ads ha subito un’ulteriore evoluzione grazie all’intelligenza artificiale. Esistono, infatti, nuove funzionalità che consentono di creare gli annunci con l’AI. Si tratta cioè di strumenti che analizzano una notevole mole di dati in modo da comprendere sempre meglio le esigenze degli utenti.  

Grazie all’AI gli annunci sono sempre più personalizzati e i contenuti sempre più rilevanti. Aumenta così la possibilità di raggiungere proprio l’utente interessato a quel prodotto o al quel servizio e, quindi, più disponibile all’acquisto.  

Grazie all’AI, Google Ads è in grado di migliorare anche la targhettizzazione degli utenti. Verranno analizzati meglio comportamenti, interessi e preferenze in modo da individuare il consumatore perfetto per l’azienda inserzionista.  

La terminologia da conoscere

Se hai capito come funziona Google ads, hai anche capito che esistono alcuni termini tecnici da conoscere per utilizzarlo al meglio. 

Di seguito, la terminologia di base e gli acronimi da conoscere: 

  • CPC (Costo Per Click): importo pagato per ogni click effettuato sull’annuncio. 
  • CTR (Click Through Rate): tasso di conversione, ovvero la percentuale di click ricevuti dall’inserzione calcolata sulla base del numero di volte che è stata mostrata. 
  • ROI (Return Of Investment): ritorno sull’investimento, calcolato dividendo il profitto totale per la spesa totale. 
  • Conversione: l’azione portata a termine da un utente rispetto all’annuncio (acquisto online, compilazione di un modulo di contatto ecc.). 
  • Keywords: parole chiave inserite negli annunci per intercettare gli utenti che effettuano le ricerche in base a quelle stesse parole 
  • Impression: visualizzazione dell’annuncio. Il numero delle impressioni corrisponde al numero di volte in cui è stata visualizzata l’inserzione su Google e sui siti partner. 
  • Budget giornaliero: importo che l’inserzionista è disposto a spendere ogni giorno per una campagna pubblicitaria. Maggiore sarà il budget giornaliero preimpostato e maggiore sarà la probabilità di visualizzazione dell’annuncio. 
  • Campagna: uno o più gruppi di annunci. Gli annunci inseriti in un gruppo sono regolati dalle stesse impostazioni e opzioni di pubblicazione degli annunci singoli (budget, lingue, date ecc.). 

Chiaramente l’elenco non è esaustivo, ma vuole solo fornire una base dalla quale partire.

Ora sai cos’è Google ads e come funziona; sai come sfruttarne al meglio le potenzialità in ottica di business e quali sono i contenuti in assoluto più performanti.
Se vuoi diventare un esperto e specializzarti, richiedi maggiori informazioni sui master Unicusano tramite il form che trovi cliccando qui!

Credits: ra2studio / Depositphotos.com

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