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Copyright e diritto d’autore: cosa sono e quali sono le differenze

Copyright e diritto d’autore sono la stessa cosa? Non esattamente. Il diritto d’autore tutela la paternità dell’opera, indipendentemente dal fatto che venga diffusa. Il copyright, invece, tutela il diritto di sfruttamento commerciale dell’opera da parte del suo autore. In altre parole, il copyright assicura a un autore il diritto esclusivo di utilizzazione dell’opera.  

Per capire meglio la distinzione tra copyright e diritto d’autore continua la lettura della nostra guida, in cui ti spiegheremo nel dettaglio anche la normativa che disciplina la materia. 

Che si intende per diritto d’autore?

Il diritto d’autore è il diritto che consente all’autore di poter disporre in maniera esclusiva delle sue opere. É il diritto che gli consente di rivendicarne la paternità e di decidere se e quando pubblicarle. Non solo, è il diritto che gli dà la facoltà di opporsi a ogni loro modifica, di autorizzarne l’utilizzo e di ricevere i relativi compensi. 

Il diritto d’autore sorge, in capo all’autore o agli autori dell’opera, nel momento in cui avviene la creazione della medesima. 

A differenza di quanto previsto per i brevetti e i marchi, non è necessario adempiere a formalità amministrative. Per la paternità dell’opera non è richiesto cioè alcun deposito, ma è sufficiente dimostrare di esserne l’autore e di averla creata prima di altri. 

Colui che si dichiara autore di un’opera è considerato tale fino a prova contraria per cui è consigliabile, al fine di avere la prova che ne testimoni la paternità, depositare l’opera presso un ente che ne certifichi la data di realizzazione. 

Nel caso in cui un’opera sia stata creata da più persone il diritto d’autore spetta a tutti i coautori. 

Il diritto d’autore prevede, dunque, diritti morali e diritti patrimoniali. I diritti morali tutelano l’autore anche in caso di cessione dell’opera e riguardano il nome, l’autenticità dell’opera e così via. I diritti patrimoniali, invece, assicurano all’autore lo sfruttamento commerciale dell’opera tramite diffusione, riproduzione e rappresentazione. A differenza dei diritti morali, quelli patrimoniali hanno una durata temporale e sono cedibili a terzi. Cosa significa? I diritti patrimoniali sono validi per tutta la vita dell’autore e fino a 70 anni dopo la sua morte. 

Quando viene violato il diritto d’autore?

Per tutelare la propria opera, l’autore può iscriversi alla SIAE oppure depositare il proprio lavoro presso il Registro Pubblico Generale delle Opere Protette (R.P.G), gestito dal Ministero della Cultura. Il deposito non è obbligatorio. Se l’autore non deposita l’opera presso il registro, il diritto d’autore non è pregiudicato.  

Affinché l’opera venga tutelata, deve attenersi ai seguenti tre requisiti: originalità, novità e creatività. Ma quando viene violato il diritto d’autore? Quando, per esempio, qualcuno plagia l’opera in questione o ne realizza una contraffazione. In questo caso, il reato viene definito come illecito civile e l’autore può ritirare l’opera dal mercato e richiedere un risarcimento.  

Cosa vuol dire copyright?

La definizione di copyright è semplice. Il termine significa letteralmente diritto di copia e serve per assicurare all’autore il suo diritto esclusivo di utilizzo dell’opera. In altre parole, un’opera coperta da copyright è un’opera i cui diritti sono tutti riservati. Non è possibile cioè realizzarne una copia senza autorizzazione. Grazie ai diritti di copyright, dunque, gli autori sono tutelati dall’uso improprio delle loro creazioni. Potremmo cioè definire il copyright una sorta di sinonimo dei diritti patrimoniali citati più sopra. 

Diritti di copyright: le diverse tipologie

Un autore può decidere di riservare per sé solo determinati diritti, attraverso quelle che vengono definite licenze Creative Commons (CC). In questo caso solo alcuni diritti di copyright sono riservati. Esistono 6 diversi tipi di licenze:  

  • CC – BY – permette di copiare, modificare e distribuire l’opera a condizione che venga menzionato l’autore  
  • CC – BY – SA – permette la ridistribuzione dell’opera a condizione che i diritti siano liberi con la stessa licenza e venga citato l’autore 
  • CC – BY – NC – consente le modifiche all’opera a patto che venga indicato l’autore, ma non consente usi commerciali 
  • CC – BY – NC -SA – permette la ridistribuzione e la modifica dell’opera, a patto che si citi l’autore, non sia fatto un uso commerciale e venga conservata la medesima licenza 
  • CC – BY – ND – consente la copia e la distribuzione dell’opera nella sua versione originale a patto che si menzioni l’autore 
  • CC – BY – NC – ND – permette solo la condivisione dell’opera in forma originale, con citazione dell’autore e senza scopi commerciali 

Copyright e diritto d’autore: la legge

La legge sul diritto d’autore è la n.633 del 22 Aprile 1941 “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.

Nell’articolo 2 sono elencate le opere comprese nella protezione:

  • Opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche e religiose
  • Opere e composizioni musicali
  • Opere coreografiche e pantomimiche
  • Opere di scultura, pittura, arte del disegno, incisione, arti figurative e similari
  • Disegni e opere di architettura
  • Opere di arte cinematografica
  • Opere fotografiche
  • Banche dati intese come raccolte di opere, dati o altri elementi indipendenti, sistematicamente o metodicamente disposti e individualmente accessibili mediante mezzi elettronici o in altro modo. La tutela delle banche di dati non si estende al loro contenuto
  • Opere di disegno industriale che hanno carattere creativo e valore artistico
  • Programmi per elaboratore (software) espressi in qualsiasi forma, purché originali, quale risultato di creazione intellettuale dell’autore. Rientra nel programma anche il materiale preparatorio per la realizzazione del programma stesso.

La legge del 1941 è stata poi integrata da vari decreti europei a cui l’Italia si è dovuta adeguare. Sono stati emesse una serie di leggi decreto sia nel 2014 che nel 2017.  

Con lo sviluppo di internet e delle tecnologie digitali, tra l’altro, il copyright di derivazione anglosassone è arrivato anche in Italia. Se prima il riferimento era solo alla legge sul diritto d’autore, oggi bisogna adeguarsi alla legge del 2019, vale a dire alla direttiva europea che riforma il diritto d’autore nel mercato unico digitale (copyright).

É facile, quindi, comprendere l’esigenza, piuttosto diffusa, di specializzarsi in questo settore e di aggiornare il proprio bagaglio di competenze, anche per le richieste sempre maggiori di specialisti proprio in copyright e diritto d’autore.

Master in Diritto della Rete

Per gli avvocati, i magistrati, i notai, i commercialisti e i giuristi d’impresa che hanno l’esigenza di riqualificare la propria professionalità, e/o di ampliare il proprio settore operativo, è disponibile il master in ‘Diritto della Rete’, erogato dall’Università Telematica Niccolò Cusano. 

Il percorso di specializzazione, afferente alla facoltà di Giurisprudenza, è adatto anche ai neolaureati in materie economico-giuridiche che desiderano diventare professionisti nell’analisi e nella gestione delle problematiche giuridiche legate a internet e alle nuove tecnologie. 

Il programma del master si basa sull’approfondimento delle seguenti tematiche: 

  1. Introduzione al diritto dell’informatica
  2. Aspetti tecnici di internet
  3. Diritto d’autore e diritto industriale
  4. Comunicazione
  5. Moneta elettronica e pagamenti elettronici
  6. Documento informatico e firme elettroniche
  7. Diritto penale dell’informatica
  8. Diritto amministrativo elettronico
  9. Privacy e sicurezza
  10. Diritto internazionale
  11. Diritto comunitario
  12. Diritto dell’economia
  13. Disciplina Antitrust
  14. International Litigation e arbitrato internazionale
  15. Processo telematico

Le competenze acquisite con il master Unicusano sono spendibili sia in Italia che all’estero. I corsisti hanno pertanto la possibilità concreta di ampliare i confini delle loro prospettive occupazionali. 

Il percorso didattico, inoltre, è pensato per aggiornare anche le competenze del personale della Pubblica Amministrazione, interessata dai sostanziali e continui cambiamenti introdotti dalle tecnologie informatiche. 

Il master ha un costo annuo di 1.700,00 euro, da corrispondere in due rate di pari importo. 

È prevista una quota di iscrizione ridotta, pari a 1.500,00 euro, per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, per gli avvocati e i dottori commercialisti iscritti all’ordine e per chi ha conseguito una laurea in Giurisprudenza o in Economia presso Unicusano. 

Anche in questo secondo caso la cifra è da corrispondere in due rate. 

Per info e dettagli compila il modulo online che trovi cliccando qui! 

Credits immagine: IgorVethushko/DepositPhoto.com

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