Contenzioso amministrativo: quello che devi sapere
Stai cercando di capire cos’è il contenzioso amministrativo ma girovagando tra le varie pagine del web sei riuscito soltanto a confonderti ulteriormente le idee?
Allora forse dovresti proprio spendere 5 minuti del tuo tempo nella lettura di questo post.
Noi dell’Università Telematica Niccolò Cusano cercheremo di fare un po’ di chiarezza e, in maniera semplice, proveremo a fornirti una panoramica generale della tematica.
Iniziamo col familiarizzare con il termine generico ‘contenzioso’ e cerchiamo di capire cosa identifica in ambito giuridico.
Prendiamo in analisi la definizione fornita dal sito della Treccani:
“complesso di organi e procedimenti relativi a un tipo di controversie tra il cittadino e lo stato”
Giustizia amministrativa e contenzioso
Per capire a fondo il contenzioso amministrativo è fondamentale fare un passo indietro e analizzare l’ambito più generale nel quale rientra.
Parliamo di tutela e partiamo da una differenza: il privato che ritiene di essere stato leso dall’attività dell’amministrazione può difendere i propri interessi attraverso due differenti tipologie di tutele:
- amministrativa: la cui realizzazione non richiede l’intervento del giudice;
- giurisdizionale: la cui realizzazione prevede l’intervento di un giudice, ordinario o amministrativo.
Il contenzioso amministrativo rientra nella prima tipologia di tutela, ossia in quella amministrativa, identificabile come un insieme di mezzi che l’ordinamento giuridico concede ai singoli per provvedere autonomamente alla tutela delle posizioni giuridiche soggettive nei confronti della Pubblica Amministrazione.
La materia è regolamentata dal D.P.R. 1199 del 24/11/1971 nel quale è prevista una disciplina organica dei ricorsi amministrativi.
La tutela, in presenza di un ricorso instaurato dal singolo, è attuata dalla stessa P.A. attraverso un procedimento che non prevede l’intervento del giudice.
L’obiettivo di tale tipologia di tutela è trovare una soluzione alle controversie insorte evitando il ricorso a interventi giurisdizionali.
La giurisprudenza amministrativa italiana ha seguito nel corso degli anni un’evoluzione piuttosto lenta, caratterizzata da un continuo susseguirsi di leggi.
Una svolta significativa in tal senso è datata 1865, anno in cui è stata approvata la legge che ha abolito il contenzioso amministrativo.
L’articolo 1 della legge n. 2248 del 20 marzo 1865, che ha abolito il contenzioso, stabilisce quanto segue:
“Tribunali speciali attualmente investiti della giurisdizione del contenzioso amministrativo, tanto in materia civile, quanto in materia penale, sono aboliti e le controversie ad essi attribuite dalle diverse leggi in vigore saranno d’ora in poi devolute alla giurisdizione ordinaria, od all’autorità amministrativa, secondo le norme dichiarate dalla presente legge”
Per capire cos’è il contenzioso prendiamo ancora una volta in considerazione il sito della Treccani e la definizione che riporta:
“Con l’espressione ‘contenzioso amministrativo’ viene indicato il sistema di matrice francese basato su un’interpretazione rigida del principio di separazione dei poteri. Secondo tale principio l’attività della Amministrazione Pubblica poteva essere oggetto di giudizio esclusivamente da parte di un giudice speciale”
Specializzazione post-laurea
Il contenzioso nell’ambito della Pubblica Amministrazione è una delle materie inserite nel piano di studi del master in Ordinamento giudiziario e dei servizi della giustizia, erogato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.
Si tratta di un corso post-laurea di primo livello, afferente alla facoltà di Giurisprudenza, rivolto agli operatori giuridici e a tutte le figure professionali che ricoprono ruoli nell’ambito dell’Amministrazione Giudiziaria del Ministero della Giustizia, della Giustizia Amministrativa, dell’Agenzia delle Entrate, del Ministero dell’Economia e Finanza, delle Commissioni Tributarie, della Polizia tributaria e penitenziaria.
La struttura didattica mira a fornire una formazione specialistica e una preparazione estremamente valida ed efficace in ottica concorsuale.
Il programma del master è suddiviso in 14 moduli, nell’ambito dei quali è previsto l’approfondimento delle seguenti materie:
- Diritto pubblico ed elementi di diritto costituzionale
- Elementi di diritto internazionale: l’Europa e gli accordi di cooperazione giudiziaria
- Ordinamento giudiziario
- Diritto processuale civile e i relativi servizi di cancelleria ed erariali
- Procedura penale e gli aspetti erariali dei servizi di cancelleria e di segreteria
- Diritto tributario giudiziario
- Diritto amministrativo applicato: gestione innovativa degli uffici del personale; il contenzioso della Pubblica Amministrazione
- Informatica generale e giudiziaria
- Statistica generale e giudiziaria
- Elementi di contabilità di Stato: gestione contabile degli uffici giudiziari
- Spese di giustizia
- Processo tributario applicato
- Ordinamento penitenziario
- Il nuovo processo amministrativo e gli adempimenti di segreteria
Costo
Il master prevede un costo annuo di 1.900,00 euro da corrispondere in due rate di pari importo.
Sono previste le seguenti quote di iscrizione ridotte:
- € 1.700,00: per i dipendenti del Ministero della Giustizia, dell’Economia e Finanze, delle Commissioni Tributarie e dell’Agenzia delle Entrate; per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine; per gli avvocati e i commercialisti iscritti all’Ordine; per i laureati presso l’Unicusano.
- € 1.600,00: per i dipendenti in servizio presso la Corte di Cassazione, la Procura Generale, la C.S.C., la S.S.M., la C.S.M. e la TSAP.
- € 1.500,00: per i tirocinanti, contrattisti, lavoratori a progetto e stagisti precari della giustizia.
Modalità formativa
Nell’ambito di una mission tesa ad assecondare l’esigenza di una formazione versatile e flessibile, particolarmente sentita da chi è già professionalmente attivo, Unicusano ha attivato una modalità formativa estremamente pratica, denominata e-learning.
Attraverso una piattaforma telematica ogni corsista può accedere ai contenuti del corso direttamente online, comodamente dal proprio pc.
Il materiale didattico, nel quale anche le video-lezioni in streaming, è disponibile all’interno di un’area riservata, 7 giorni su 7, 24 ore su 24.
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