Come diventare cuoco: formazione, guadagni e opportunità
Come diventare cuoco e lavorare nel mondo della cucina? Lavorare come chef è una delle ambizioni più diffuse tra i giovani, soprattutto nel nostro Paese dove l’arte culinaria ha sempre avuto un ruolo primario.
Dalla cucina “classica” e mediterranea alle nuove tendenze gourmet, il ruolo degli chef e di tutti coloro che gravitano in questo settore si è rivalutato sempre di più. Merito dell’evoluzione tech del settore (si pensi al “foodporn” su Instagram) e del boom dei talent show culinari. Con gli anni, il settore food&beverage si è evoluto moltissimo, vedendo anche la nascita e lo sviluppo di nuove professioni.
Se stai pensando di avvicinarti al settore culinario per trasformare la tua passione in lavoro, il primo passo da fare è acquisire una solida formazione teorico-pratica su tutto ciò che riguarda questo mondo.
Differenza tra cuoco e chef
Prima di addentrarci nell’ambito dei requisiti e dei percorsi formativi per diventare cuoco, è d’obbligo una precisazione, indispensabile per evitare la confusione che spesso si genera intorno alle figure dello chef e del cuoco.
Nel linguaggio comune i due termini vengono utilizzati indistintamente, come sinonimo l’uno dell’altro. In realtà, però, hanno competenze e mansioni differenti.
Lo chef è a tutti gli effetti il capo-cuoco, vale a dire la figura che ha il compito di dirigere la brigata di cucina.
Si occupa, infatti, di elaborare nuove ricette, di impostare il menu, di analizzare i costi per determinare i prezzi dei piatti, di gestire gli ordini e le forniture delle materie prime e di formare e coordinare il personale.
Con il termine cuoco, invece, si intende una persona che cucina all’interno di mense, ristoranti, agriturismi e così via. Le sue mansioni cioè non sono dirigenziali, ma riguardano esclusivamente la preparazione dei piatti.
Come diventare chef
Dopo aver chiarito le differenze tra chef e cuoco, dobbiamo sottolineare che i percorsi formativi sono identici. Le domande cioè come diventare cuoco e come diventare chef hanno la stessa risposta: frequentando un istituto alberghiero.
I percorsi extra scolastici e le abilità personali fanno poi la differenza. Spesso gli chef, infatti, hanno particolari specializzazioni, che possono essere legate alla tipologia di cucina oppure a particolari settori (Chef saucier, Chef garde-manger, Chef poissonier ecc).
In linea di massima, la carriera inizia in veste di cuoco. Con gli anni e il duro lavoro si conquistano posizioni fino ad arrivare a essere capo-cuoco, vale a dire chef. In una cucina professionale, infatti, i ruoli sono diversi:
- Chef o capo cuoco
- Aiuto chef o cuoco assistente dello chef – si occupa della preparazione dei piatti su indicazioni dello chef e segue il lavoro degli apprendisti
- Commis o apprendista di cucina – prepara le basi e la linea di cucina, pulisce l’attrezzatura ed esegue gli ordini dei cuochi
Quanto guadagna uno chef?
Le opportunità lavorative per chef e cuochi sono tante: mense scolastiche e aziendali, ristoranti, hotel, navi da crociera, trattorie, strutture ricettive stellate e così via.
Ma entriamo nell’aspetto materiale del discorso: quanto guadagna uno chef? Questa figura viene inquadrata come manager. Secondo il contratto collettivo nazionale del lavoro sono previsti due livelli quadro: Capo Area e Vice Direttore. Lo stipendio, quindi, è molto buono.
La retribuzione media annuale di uno chef, infatti, supera i 4.000 euro al mese.
Chiaramente la retribuzione dipende da tanti fattori, come ad esempio l’esperienza, la bravura e il livello del ristorante. Gli chef stellati possono arrivare a guadagnare stipendi mensili che superano i 7.000 euro.
Un cuoco, invece, percepisce uno stipendio medio pari a 1.800 euro al mese.
Fare il cuoco: le soft skills necessarie
Il cuoco svolge un lavoro in grado di regalare grandi soddisfazioni ma che, allo stesso tempo, richiede sacrificio e impegno.
Ecco perché oltre a avere una serie di abilità e competenze tecniche, che analizzeremo di seguito, uno chef deve possedere abilità e attitudini personali, le cosiddette ‘soft skills’.
Di seguito, abbiamo sintetizzato le principali capacità e propensioni indispensabili per diventare un cuoco:
- Creatività: per quanto si possa essere legati a una determinata tradizione culinaria o a una particolare tendenza, la cucina richiede fantasia e innovazione
- Capacità di lavorare in team: spesso c’è forte bisogno di affidarsi ai colleghi per far sì che gli obiettivi possano essere raggiunti
- Autonomia nell’organizzazione del lavoro
- Massima flessibilità e spirito di adattamento
- Resistenza allo stress: la ristorazione pone davanti a orari spesso molto difficili, che comprendono lavoro fino a tarda sera e durante i festivi
- Abilità di leadership, soprattutto se si hanno ruoli di coordinamento
Come si diventa chef: le abilità tecniche richieste
Al di là delle attitudini personali appena descritte, lo chef deve possedere una serie di conoscenze e competenze tecniche indispensabili per svolgere la professione in maniera professionale.
Il punto di partenza è l’iscrizione all’istituto professionale alberghiero. Dopo il primo triennio, si può decidere di proseguire la scuola oppure di terminare e iniziare a lavorare. Dopo un ulteriore biennio, si ottiene il diploma di tecnico dei servizi di ristorazione.
In realtà, si può diventare cuoco anche senza aver fatto l’alberghiero. La base formativa, però, è importante per costruire una carriera di successo.
Sul mercato formativo italiano esistono tantissime proposte interessanti per chi intende specializzarsi e acquisire una qualifica professionale di livello avanzato. É possibile cioè seguire corsi e master che permettono di costruire la basi per diventare uno chef stellato.
Il corso di formazione di Unicusano
L’Università Niccolò Cusano propone il corso in Fondamenti di cucina consapevole. Si tratta di un corso di aggiornamento professionale rivolto proprio a chef e cuochi con diploma di istituto alberghiero.
Oggi, la cucina è cambiata e tutti sono molto più attenti all’aspetto salutare. Il corso permette di acquisire le competenze per preparare piatti gustosi che tengano conto anche del benessere e della salute dei consumatori. In un mercato competitivo come quello della ristorazione possedere questo tipo di abilità consente di aumentare subito le proprie chance occupazionali. Diventa cioè possibile lavorare in ristoranti di cucina bio, in strutture con menu specifici per celiaci, in locali con cucina vegana e così via.
Il corso ha una durata di 500 ore, con relativa acquisizione di 20 CFU. Come tutta l’offerta formativa di Unicusano, la didattica viene erogata in modalità e-learning. Questo significa che non devi recarti in ateneo per seguire le lezioni. Potrai collegarti alla piattaforma online da casa tua e accedere alle lezioni dei docenti. Se lavori già come chef o come cuoco, non sei tenuto a mettere in pausa la tua attività professionale. Grazie alla formula di Unicusano, puoi lavorare e studiare allo stesso tempo. La piattaforma è accessibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Sarai tu a decidere quando connetterti per seguire le lezioni dei docenti.
Tra l’altro, il piano di studi del corso è molto interessante e prevede le seguenti materie:
- Elementi di base di scienze dietetiche e di nutrizione preventiva
- Nozioni culinarie di base
- Preparazioni salate di base, primi piatti e piatti unici
- Preparazioni base e alimenti alternativi
- Preparazioni base e party food
- Preparazioni senza glutine e a base di legumi
- Preparazioni di cucina tradizionale
- Preparazioni di base in pasticceria
- Panificazione e preparazioni relative
- Preparazioni Ayurvediche
- Crudismo
- Preparazioni con il metodo Kousmine
- Preparazioni di snack in veterinaria
Ora sai come si diventa chef. Se desideri ricevere ulteriori info e dettagli sul corso dell’Università Niccolò Cusano, non esitare a scriverci attraverso il form di contatto online che trovi cliccando qui!
Credits: AllaSerebrina / Depositphotos.com
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