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Come diventare regista: studi e possibilità

Se sei attratto dal mondo del cinema e ti piacerebbe intraprendere una carriera nell’ambito cinematografico allora devi assolutamente leggere questo post, nel quale ti spiegheremo come diventare regista.

Il processo alla base di una produzione cinematografica incuriosisce e affascina; ma allo stesso tempo identifica un’attività complessa e impegnativa.

Con lo sviluppo dei nuovi media, che si affiancano a quelli tradizionali, il panorama delle produzioni risulta estremamente più ampio rispetto al passato.
Alle produzioni cinematografiche, teatrali, televisive e radiofoniche si aggiungono le produzioni videoludiche e digitali.

Per tale motivo la professione di regista richiede una qualificazione professionale più ampia rispetto a qualche anno fa.

Nel corso dei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio la professionalità che coordina e gestisce la regia di una produzione; analizzeremo le mansioni e le responsabilità di un professionista e, soprattutto, scopriremo le possibili strade formative per intraprendere la professione.

Cosa fa il regista

 Per iniziare a familiarizzare con la professione del regista, e con la relativa attività, riportiamo di seguito la definizione data dal sito Wikipedia:

“Il regista è il responsabile artistico e tecnico di un’opera audiovisiva, che può essere cinematografica, televisiva, teatrale oppure un videoclip musicale, un film industriale o un documentario. Dirige gli attori, coordina il set, controlla il lavoro dei collaboratori, imposta e dirige le riprese e le inquadrature: è sovente considerato il vero e proprio autore di un film.”

La definizione mette in luce la trasversalità della figura professionale, che coordina sia l’aspetto tecnico della produzione che quello artistico.

L’attività di un regista cinematografico può essere suddivisa in fasi:

  • Definizione del progetto: selezione del cast, reperimento finanziamenti e impostazione delle linee guida per gli sceneggiatori, gli scenografi, i costumisti e i tecnici.
  • Gestione delle riprese in collaborazione con i profili responsabili dei vari settori: definizione delle inquadrature, delle luci e della fotografia
  • Coordinamento degli attori sul set
  • Controllo delle attività post-produzione: montaggio, effetti speciali, effetti sonori, colonna sonora ecc.

Le fasi appena descritte fanno riferimento ad una regia cinematografia.
In realtà il regista ricopre lo stesso ruolo centrale, decisionale, in tutte le produzioni audiovisive, al netto delle sfumature e delle differenze determinate dalle peculiarità dei diversi settori.

Sintetizzano, ecco le principali attività svolta da un professionista:

  • Selezione e direzione degli attori
  • Analisi della sceneggiatura
  • Coordinamento e direzione dell’equipe artistica (direttore della fotografia, scenografo, costumista, ecc.)
  • Selezione delle proposte creative dell’equipe artistica
  • Definizione del piano di produzione in collaborazione con il produttore esecutivo
  • Supervisione del post-produzione (montaggio video, sound design ecc.)
  • Selezione del materiale proposto dal reparto comunicazione (locandine, trailer, ecc.)

A seconda le settore, si distinguono i seguenti tipi di registi:

  • Regista cinematografico
  • Regista teatrale
  • Regista televisivo
  • Regista videoludico
  • Regista radiofonico

Quanto guadagna

Prima di analizzare qualche dato retributivo è d’obbligo fare una precisazione.
In generale, negli ambienti artistici, definire con precisione gli stipendi di una figura professionale è piuttosto difficile.

In particolare, per ciò che concerne la regia identificare una retribuzione media è quasi impossibile.

I fattori che contribuiscono a definire la retribuzione sono innumerevoli, legati in gran parte alla tipologia di produzione, al settore e chiaramente all’esperienza del regista.

In linea del tutto generale, e soltanto per dare un’idea di massima dell’aspetto economico, i guadagni di un professionista che ha accumulato un discreto bagaglio di esperienza superano i 3.500 euro mensili.

Totalmente diverso il discorso per chi riesce ad intraprendere una carriera internazionale, e a orientarsi verso i mercati esteri dove l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento è decisamente più fiorente.

Diventare regista: requisiti e formazione

La strada per diventare regista è lunga e complessa.
Pur non essendo previsto un percorso formativo univoco, la professionalità presuppone l’acquisizione di un mix di competenze, artistiche, tecniche e personali.

Dal punto di vista delle soft skills sono necessarie buone doti relazionali, essenziali per coordinare il lavoro di diverse e numerose figure professionali.
Altre doti importanti per la tipologia di lavoro sono la leadership, la diplomazia e il problem solving.

Dal punto di vista tecnico, invece, la professione di regista richiede un ampio bagaglio di competenze e conoscenze attinenti alla regia.
In particolare, tra le conoscenze che non possono assolutamente mancare nel know how di un professionista rientrano:

  • Le arti figurative
  • La storia del teatro, del cinema, della tv e dello spettacolo
  • Le tecniche e gli stili di regia
  • Le attrezzature di ripresa
  • I fondamenti di sceneggiatura

Oltre alle competenze specifiche relative all’attività di regia, un professionista deve conoscere anche i campi operativi che supervisiona e coordina; tra le discipline per le quali deve avere una buona padronanza figurano la fotografia, l’illuminotecnica, la recitazione e gli effetti digitali e audiovisivi.

Per quanto riguarda la formazione, non esiste un percorso univoco per diventare regista, ma esistono varie possibili strade.

Il percorso formativo ideale per diventare regista è identificabile in un’accademia o una scuola di cinema.
È importante, a tal proposito, scegliere una scuola che preveda la possibilità di fare esperienza sul campo, ovvero che integri la teoria con laboratori pratici.
L’esperienza pratica permette all’aspirante regista di prendere confidenza con le produzione cinematografiche e con le relative dinamiche.

Altrettanto percorribile e valida la strada che passa attraverso i percorsi universitari nelle discipline delle arti, della comunicazione e dello spettacolo.

Per chi invece desidera approfondire l’aspetto relativo agli attuali scenari tecnologici comunicativi risultano particolarmente indicati i corsi di laurea in Comunicazione digitale.

Un’ulteriore possibilità è quella di formarsi autonomamente, attraverso manuali dedicati e facendo esperienza sui set cinematografici.

Ora sai come diventare regista, ovvero quali sono le opzioni formative disponibili per intraprendere la professione.
Per ulteriori info e dettagli sui corsi e i master ad indirizzo artistico compila il form che trovi qui!

Credits: stetsik / Depositphotos.com

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