Alimentarsi in maniera sana ed equilibrata è una priorità per la quale, in molti casi, è necessario rivolgersi a figure qualificate; ecco perché nel corso di questa guida ti spiegheremo come diventare dietista.
Oggi si parla tanto dell’importanza di adottare uno stile alimentare corretto; si parla di diete e del ruolo prioritario che svolge il cibo nell’ambito del benessere fisico e mentale di un individuo.
Cresce quindi l’interesse verso l’alimentazione e sempre più persone si rivolgono ai professionisti del settore per avere consigli personalizzati e qualificati.
La dieta non è più considerata soltanto come uno strumento per perdere peso e migliorare l’aspetto esteriore; la dieta è diventata un mezzo fondamentale per migliorare lo stato di salute e benessere, e che in tantissimi casi contribuisce in maniera importante a curare problematiche e disturbi più o meno seri.
Nel corso di questo articolo parleremo in maniera particolare del dietista. Analizzeremo le mansioni e ti spiegheremo come funziona la laurea in dietista.
Chi è il dietista
Per iniziare a familiarizzare con la professionalità del dietista partiamo dalla definizione ufficiale contenuta all’interno del Decreto 744 del 1994:
“Il dietista è l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all’attuazione delle politiche alimentari, nel rispetto della normativa vigente”
A livello europeo la definizione ufficiale è fornita dall’EFAD (European Federation of the Associations of Dietitans):
“Una persona con una qualifica legalmente riconosciuta in nutrizione e dietetica che applica la scienza della nutrizione all’alimentazione e all’educazione di gruppi di persone e di individui sia in stato di salute, sia di malattia.”
Il dietista potrebbe essere definito un tecnico dell’alimentazione il cui compito è quello di elaborare le diete prescritte dal medico, verificando l’accettabilità da parte del paziente.
Le sue competenze, di tipo multidisciplinare, sono finalizzate al trattamento dei disturbi relativi al comportamento alimentare. In ogni caso non è abilitato a fare diagnosi di malattia né tanto meno a prescrivere farmaci.
Per la professione non esistono albi professionali; esistono varie associazioni di categoria, alle quali non è obbligatorio partecipare.
Differenze tra dietista e dietologo
Quando si parla di professionisti legati al settore dell’alimentazione si tende spesso a fare confusione.
Molti pensano che dietologo, dietista e nutrizionista siano sinonimi, figure interscambiabili.
In realtà si tratta di profili con competenze diverse, provenienti da percorsi formativi differenti e pertanto abilitati a svolgere diverse tipologie di attività.
Per quanto riguarda il dietista, così come evidenziato nel precedente paragrafo, si tratta di un professionista esperto nell’elaborazione di diete finalizzate a trattare disturbi alimentari.
Non può prescrivere farmaci e non può fare diagnosi.
Il dietologo, invece, è un medico specializzato in alimentazione, il quale si occupa prevalentemente di diagnosticare i disturbi e le malattie che riguardano l’ambito dell’alimentazione.
La risposta alla domanda ‘come diventare dietologo’ include la principale differenza della professionalità rispetto alle altre.
Il percorso di studi è piuttosto lungo e complesso: si parte dal conseguimeno di una laurea in medicina per finire con una specializazione in scienza dell’alimentazione.
Non a caso, nell’ambito delle professioni che operano nel settore dell’alimentazione, il dietologo rappresenta la figura più completa.
Tra i suoi compiti rientra l’elaborazione delle diete, la prescrizione degli integratori e degli eventuali farmaci.
A differenza di quello che molti pensano, il dietologo non è soltanto il profilo che si limita a prescrivere diete, anche se il termine che lo identifica deriva dalla parola ‘dieta’.
Oggi più che mai il dietologo è una vera e propria guida che suggerisce l’alimentazione più corretta in base alle esigenze, peculiarità ed eventuali patologie del paziente.
In sintesi, si tratta di una professionalità che interviene in tutte quelle problematiche alimentari che potenzialmente potrebbero sfociare in vere e proprie patologie.
La differenza fra nutrizionista e dietista
Concludiamo con il nutrizionista, il profilo che ha conseguito una laurea in Scienze biologiche, una specializzazione (solitamente in Scienza dell’Alimentazione), ed eventualmente dottorati, corsi di specializzazione e master.
Così come il dietista e il dietologo può elaborare piani dietetici personalizzati per pazienti sani che desiderano migliorare il proprio benessere attraverso un corretto e sano regime alimentare.
Una “dieta” è spesso vista come un approccio temporaneo e restrittivo all’alimentazione, finalizzato a ottenere risultati rapidi, come la perdita di peso o il miglioramento della salute. Tuttavia, questo tipo di regime non è sempre sostenibile nel lungo termine. La sua formulazione dovrebbe essere affidata a un dietologo, che considera fattori come metabolismo, storia clinica e necessità personali.
Un “piano alimentare”, invece, è un approccio più duraturo e sostenibile. Si concentra sulla creazione di abitudini alimentari sane a lungo termine, adattate alle esigenze individuali, per promuovere uno stato di benessere generale. Questo metodo mira a bilanciare nutrizione e piacere, garantendo un rapporto positivo e consapevole con il cibo.
Mentre una dieta è una soluzione breve e focalizzata su un obiettivo specifico, un piano alimentare rappresenta una guida per uno stile di vita sano e bilanciato nel tempo.
Come si diventa dietista
Dopo aver compreso a grandi linee le differenze che caratterizzano i tre profili dal punto di vista operativo entriamo nel merito della formazione del dietista e della laurea che abilita alla professione.
Come si evince dalle differenze appena evidenziate il dietista non è un medico. La professione rientra nella categoria degli operatori sanitari.
Il percorso per diventare dietista parte da una laurea triennale, i cui corsi prevedono per l’accesso una prova selettiva.
A tal proposito è importante sottolineare che in Italia non ci sono università che per dietistica prevedono il numero aperto.
Allo stesso modo non esistono atenei che al momento permettono di conseguire una laurea per dietista senza obbligo di frequenza.
Al conseguimento della laurea triennale il dietista è abilitato a svolgere la professione.
Per chi intede specializzare ulteriormente il proprio know how in un ambito particolare dell’alimentazione, il mercato formativo italiano offre varie possibilità.
Tra le proposte più interessanti il master in ‘Nutrizione clinica’ attivato dall’università telematica Niccolò Cusano, un corso per dietista e per tutte quelle figure che direttamente o indirettamente operano nell’ambito della nutrizione.
Il percorso di studi si basa su un approccio all’alimentazione di largo spettro che tiene conto anche dell’aspetto olistico della nutrizione.
Ecco nel dettaglio gli argomenti affrontati dal programma:
- Principi generali di Nutrizione Clinica
- Alimentazione e patologie gastro – enterologiche
- Nutrigenetica
- Alimentazione preventiva e terapeutica
- DCA
- Elaborazione schemi nutrizionali
- Le tecniche diagnostiche e di misurazione dei parametri corporei
- La nutraceutica e la bioterapia nutrizionale
- Rimedi naturali di sostegno
Per agevolare la specializzazione dei professionisti già attivi dal punto di vista lavorativo Unicusano ha attivato una modalità formativa pratica e personalizzabile.
Si tratta della modalità e-learning, impostata sulle funzionalità di una piattaforma telematica di ultima generazione.
Tutto il materiale didattico per studiare e preparare le prove è disponibile in formato digitale, all’interno di una piattaforma accessibile da pc e dispositivi mobile.
Lo studente ha la possibilità di seguire le lezioni in streaming e di studiare comodamente online a qualunque ora del giorno o della notte, senza vincoli di alcun genere.
Il master prevede un costo pari a 1.900,00 euro, da corrispondere in due rate.
Per alcune categorie è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 1.700,00 euro.
Gli sbocchi
Analizzato il percorso formativo passiamo a quelle che sono le opportunità occupazionali e cerchiamo di capire dove si trova lavoro come dietista.
Come già ampiamente spiegato in precedenza il dietista elabora diete, per cui la sua professionalità trova impiego in tutti quegli ambiti che afferiscono la promozione della salute, la prevenzione, la cura e la riabilitazione.
Il profilo lavora principalmente negli ospedali e negli ambulatori privati.
La sua professionalità può essere spesa nell’ambito del controllo dell’igiene degli alimenti, dell’educazione alimentare e della ricerca scientifica.
Può inoltre operare nel settore industriale alimentare, nell’ambito dell’insegnamento universitario, nelle mense di scuole, aziende e comunità.
Lo stipendio
Fare una stima precisa dello stipendio medio di un dietista non è facile, in quanto il profilo può operare in varie tipologie di contesti.
Ci limiteremo quindi a fornire un’idea di massima rispetto a quelle che sono le retribuzioni medie percepite dal professionista oggetto di questo post.
Il dietista percepisce uno stipendio medio di 1.650,00 euro netti mensili, ovvero circa 36.000,00 euro lordi all’anno.
La cifra, anche in questo caso, è superiore alla retribuzione media mensile italiana.
Per la libera professione non è possibile dare stime precise; possiamo soltanto dire che non esistono limiti di fatturato.
Ora sai come diventare dietista, il percorso di studi da seguire e la successiva specializzazione.
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