Come si diventa insegnanti alle medie: guida pratica

studenti delle scuole medie che corrono in corridoio alla fine della lezionestudenti delle scuole medie che corrono in corridoio alla fine della lezione

The request cannot be completed because you have exceeded your quota.Se il tuo sogno è insegnare ai ragazzi delle scuole medie, probabilmente ti starai chiedendo quali siano i requisiti richiesti e quale percorso formativo intraprendere per entrare nel mondo della scuola. Non basta infatti la passione per l’insegnamento: servono titoli di studio specifici, competenze didattiche e pedagogiche, oltre a superare il concorso per l’abilitazione all’insegnamento.

In questo articolo esploreremo tutti gli step fondamentali per diventare insegnante nella scuola secondaria di primo grado, dal titolo di studio necessario alle modalità di accesso al concorso, senza tralasciare le competenze richieste per affrontare al meglio questa professione.

Come diventare insegnante nella scuola secondaria: il percorso da seguire

Se il tuo obiettivo è insegnare nella scuola secondaria di primo o secondo grado, dovrai seguire un percorso formativo ben preciso. Non basta una laurea in Scienze della Formazione, ma è necessario anche ottenere l’abilitazione all’insegnamento e superare una serie di prove selettive.

Il primo passo è conseguire una laurea magistrale o specialistica in una disciplina specifica, che deve essere coerente con le classi di concorso previste per l’insegnamento. Una volta ottenuta la laurea, sarà necessario accedere a un percorso di abilitazione all’insegnamento, introdotto dal Decreto Legge 36/2022, che prevede un corso da 60 CFU.

Dopo aver completato l’abilitazione, il passo successivo è superare il concorso per docenti, che permette di accedere a un periodo di prova in servizio della durata di un anno. Durante quest’anno, l’insegnante viene valutato attraverso un test finale e una revisione complessiva del suo operato.

Se non si ottiene l’abilitazione, le possibilità di insegnamento si riducono a incarichi a tempo determinato o supplenze. Per diventare insegnante di ruolo nelle scuole medie, quindi, il percorso prevede tre step fondamentali:

  1. Percorso formativo da 60 CFU per l’abilitazione all’insegnamento
  2. Superamento del concorso per insegnanti
  3. Anno di prova in servizio con valutazione finale

Seguire questa strada richiede impegno e determinazione, ma permette di ottenere una carriera stabile nel mondo della scuola, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni.

Abilitazione all’insegnamento per le scuole medie: tutto sui 60 CFU

Per chi desidera insegnare nella scuola secondaria di primo o secondo grado, l’abilitazione all’insegnamento è un passaggio fondamentale. Il DPCM del 4 agosto 2023 ha definito il nuovo percorso di formazione iniziale dei docenti, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il cuore di questa riforma è rappresentato dai 60 CFU, ossia i Crediti Formativi Universitari che gli aspiranti insegnanti devono ottenere per accedere al concorso.

Un aspetto centrale del percorso è il tirocinio, che deve coprire almeno 20 CFU suddivisi tra:

  • Tirocinio diretto, ovvero esperienze pratiche svolte all’interno delle scuole.
  • Tirocinio indiretto, che comprende attività di riflessione e approfondimento sull’esperienza didattica.

Una volta completato questo percorso, il candidato può partecipare al concorso per insegnanti, step essenziale per ottenere un incarico a tempo indeterminato nella scuola pubblica.

Il nuovo sistema dei 60 CFU è entrato ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2025, segnando una svolta nel reclutamento degli insegnanti e puntando a una formazione più solida e qualificata per i futuri docenti.

Concorso per docenti: come funziona e chi può partecipare

Se aspiri a diventare insegnante nella scuola pubblica, il concorso per docenti è un passaggio obbligato. Si tratta di una selezione indetta su base regionale e con cadenza annuale, che permette di ottenere un incarico a tempo indeterminato nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Le prove del concorso

Il concorso prevede due fasi di esame:

  1. Prova scritta unica, con quesiti a risposta aperta, volti a valutare le competenze disciplinari, didattiche e metodologiche del candidato.
  2. Prova orale, durante la quale il candidato deve dimostrare le proprie capacità comunicative, metodologiche e didattiche, oltre a presentare una lezione simulata.

Chi può partecipare?

Possono accedere al concorso gli aspiranti docenti che abbiano ottenuto:

  • L’abilitazione per la classe di concorso specifica, nel caso di posti comuni.
  • Un’idonea specializzazione, nel caso di posti di sostegno.

Anno di formazione e prova per diventare docenti: cos’è e come funziona?

Dopo aver conseguito i 60 CFU e superato il concorso per docenti, l’ultimo step per ottenere una cattedra a tempo indeterminato è l’anno di formazione e prova in servizio. Questo periodo rappresenta una fase fondamentale, in cui i nuovi insegnanti hanno l’opportunità di dimostrare sul campo le proprie competenze e consolidare le metodologie didattiche apprese durante il percorso formativo.

Quanto dura e quali sono i requisiti?

L’anno di prova ha una durata di 12 mesi, ma per essere considerato valido è necessario che il docente svolga almeno:

  • 180 giorni di servizio attivo, compresi eventuali giorni di formazione.
  • 120 giorni di attività didattica effettiva in classe.

Come avviene la valutazione?

Alla fine dell’anno di prova, il docente deve affrontare una prova finale e viene sottoposto a una valutazione complessiva da parte del dirigente scolastico. Se la valutazione è positiva, l’insegnante viene confermato nel ruolo e ottiene la cattedra a tempo indeterminato.

Vincolo di permanenza

Una volta superato l’anno di formazione, il docente è soggetto a un vincolo di permanenza di almeno tre anni nella prima sede assegnata. Questo periodo include anche l’anno di prova ed è stato introdotto per garantire maggiore continuità didattica agli studenti.

L’anno di formazione e prova rappresenta quindi una fase di crescita e consolidamento per i nuovi docenti, che dopo questo passaggio diventano ufficialmente parte del sistema scolastico italiano.

Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com – monkeybusiness

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