Quando si usano concetti come educare e formare, la sensazione che si ha è quella di parlare della stessa cosa. Spesso infatti formazione ed educazione vengono impiegati come fossero sinonimi. Questo discorso vale anche quando si parla dei corsi di laurea in Scienze dell’educazione e Scienze della formazione?
Nonostante i due corsi di laurea appartengono alla stessa area, quella della formazione, esistono delle differenze sostanziali.
In questa sede ci occuperemo nello specifico di formazione primaria e educazione: due corsi di laurea affini, ma diversi tra loro.
Anche se a primo impatto possono sembrare la stessa cosa, ci sono differenze importanti che è bene conoscere per meglio orientarsi nella scelta.
Tanti ragazzi infatti sono confusi e si chiedono la differenza tra scienze della formazione e scienze dell’educazione.
Come vedremo la diversità tra i due corsi non riguarda solo il piano di studi (per molti versi analogo). La grande differenza risiede negli sbocchi professionali offerti dai due titoli di studio. In estrema sintesi:
- Scienze della formazione primaria prepara alla professione di insegnante della scuola primaria e dell’infanzia
- Scienze dell’Educazione prepara alla professione di educatore in strutture quali asili nido, comunità, ludoteche e consente di lavorare nei servizi sociali
Dopo questa premessa, entriamo nel dettaglio andando ad analizzare entrambi i corsi di laurea per poi soffermarci sulle loro analogie e differenze.
Scienze della formazione primaria: cosa c’è da sapere
Per chi sogna di lavorare nella scuola primaria, nel ruolo di insegnante, il percorso di laurea adatto è certamente quello di Scienze della formazione primaria.
Riconosciuto tecnicamente come classe del corso LM-85bis, il corso in formazione primaria cos’è? È un corso di laurea magistrale. Scopo del corso è preparare figure di insegnanti per la scuola dell’infanzia e primaria, sia negli istituti statali che in quelli paritari. Il titolo ha valore di Esame di Stato ed è abilitante all’insegnamento, pertanto, per insegnare, non occorre l’acquisizione dei 24 CFU dopo la laurea.
Le materie di Scienze della formazione primaria
Avendo come obiettivo la preparazione alla professione di insegnante nella scuola dell’infanzia e primaria, il piano di studi promuove l’acquisizione delle competenze necessarie.
Le materie più diffuse sono:
- pedagogia
- didattica
- tecnologie dell’apprendimento
- storia
- geografia
- letteratura e grammatica italiana
- matematica
- elementi di chimica
- fisica
- scienze naturali
- arte
- storia della musica
Numerosi CFU (Crediti formativi universitari) sono dedicati alle attività laboratoriali, oltre che al tirocinio.
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Il corso promuove quindi una formazione teorico-pratica integrata a competenze umanistiche e scientifiche, psico-socio-pedagogiche, didattiche e tecnologiche. Un mix di competenze e conoscenze che caratterizza alla perfezione il profilo professionale dell’insegnante di scuola dell’infanzia e primaria.
Da un lato, lo studente riceve conoscenze teoriche e didattiche relative agli ambiti disciplinari oggetto degli insegnamenti previsti dai programmi scolastici. Dall’altro lato ottiene una formazione adeguata all’accoglienza e all’integrazione degli alunni con disabilità. Per questo motivo, anche la preparazione pratica e teorica in ambito psicologico e pedagogico riveste un ruolo importante.
Il tirocinio nelle scuole
Oltre agli esami delle suddette materie e ai laboratori universitari, il corso in Scienze della formazione primaria prevede anche la partecipazione al tirocinio. Il piano di studi prevede 600 ore di tirocinio, dirette e indirette. Il tirocinio diretto si svolge presso scuole accreditate dagli Uffici Scolastici Regionali. Il tirocinio indiretto si svolge presso la sede universitaria. Qui in pratica lo studente partecipa a momenti di autoformazione in cui si analizza e si documenta l’esperienza avuta nella scuola.
Sbocchi professionali
Rispetto agli sbocchi professionali offerti dalla laurea in Scienze della formazione primaria, abbiamo già anticipato qualcosa. Si tratta infatti di un corso di laurea che prepara all’attività di insegnante nelle scuole dell’infanzia e primarie. Con questa laurea si possono insegnare materie scolastiche principali quali italiano, storia, letteratura, matematica, biologia e geografia. Il titolo consente di accedere al Concorso Scuola statale ed avere i requisiti per entrare in graduatoria. Ci sono tuttavia possibilità per chi non volesse insegnare solo nelle scuole materne ed elementari? Prima di tutto, coloro che non vogliono sostenere il concorso statale, possono provare ad accedere al ruolo di insegnante presso scuole materne ed elementari private. L’assunzione in questo caso, infatti, non avviene tramite concorso, bensì tramite colloquio.
Altre possibilità lavorative sono diventare ricercatore o insegnante universitario restando all’interno dell’ambiente universitario. Per chi vuole approfondire le proprie competenze, vi sono diversi master nell’area formazione, di I e II livello.
Tutto chiaro su Scienze della formazione primaria? Prima di decidere tra Scienze dell’educazione o Scienze della formazione, analizziamo il corso in Scienze dell’educazione.
Scienze dell’educazione: cosa c’è da sapere
Il corso di laurea in Scienze dell’Educazione è un corso triennale il cui scopo è preparare alla figura di educatore professionale. Ruolo che può essere svolto nei nidi d’infanzia, nei micro-nidi, nelle sezioni primavera, nei centri per bambini e famiglie. Questa figura si occupa dei servizi educativi, artistico-espressivi per soggetti di ogni età e non solo. L’educatore professionale svolge anche attività di rieducazione e risocializzazione di soggetti detenuti ed assistenza ai minori coinvolti in cause giudiziarie.
Per gli studenti che intendono approfondire le proprie competenze, c’è la possibilità di completare il percorso con la laurea magistrale. Si tratta della classe di corso LM85. A breve vedremo la differenza tra LM85 e LM85 bis. Intanto esaminiamo il corso in questione.
Le materie di Scienze dell’educazione
Quali sono le materie oggetto di studio? Cosa si studia a Scienze dell’Educazione? Le materie basilari di questo corso di laurea sono:
- storia sociale dell’educazione
- pedagogia generale
- sociologia dell’educazione
- sociologia generale
- psicologia generale
- antropologia culturale
- neurodidattica
- didattica generale
A seconda del curriculum scelto, le materie approfondite si differenziano. Nel caso della proposta di Unicusano, per quanto riguarda la laurea triennale, sono previsti due curricula:
- Educatore psico-educativo e sociale
- Educatore servizi per l’infanzia
Per quanto riguarda i corsi di laurea magistrale, l’offerta si articola su:
- Scienze pedagogiche – curriculum socio-giuridico
- Scienze pedagogiche – curriculum psico-educativo
Sbocchi professionali
Come abbiamo avuto modo di vedere, esistono diversi indirizzi in cui specializzarsi con una laurea in Scienze dell’educazione. Ciò comporta distinzioni, a livello di piano di studi, tra i vari atenei. Tuttavia ci sono materie di base comuni a tutti i corsi, ovvero antropologia, psicologia, pedagogia, sociologia. Una preparazione di questo tipo prevede possibilità di intervento in ambito socio-sanitario, limitatamente agli aspetti socio-educativi.
Con la laurea in Scienze dell’Educazione è possibile operare nei servizi socio-educativi e socio-assistenziali, in ambito scolastico, della genitorialità e della famiglia. Ed ancora in ambito culturale, giudiziario, ambientale, sportivo e motorio, dell’integrazione e della cooperazione internazionale.
In generale, la figura dell’operatore professionale socio-pedagogico è in grado di interpretare e rispondere efficacemente ai bisogni di mantenimento psico-fisico nelle persone.
Come educatore di infanzia può svolgere attività nei servizi rivolti alla prima infanzia, come il nido e le comunità genitoriali. Oppure può trovare impiego nelle strutture di territorio che si occupano di prevenzione e riduzione del disagio sociale.
Formazione primaria o educazione: analogie e differenze
Finora abbiamo spaziato da Scienze dell’educazione a formazione primaria occupandoci nel dettaglio dei due corsi di laurea. Quello che è emerso è che ci sono evidenti differenze che coinvolgono soprattutto la sfera professionale. Esistono solo differenze tra Scienze della formazione e Scienze dell’educazione, o ci sono anche delle analogie? In questo caso, quali sono?
Scienze della formazione primaria e Scienze dell’educazione: analogie
La più grande analogia tra i due corsi di laurea riguarda le materie oggetto di studio. Per quanto diversi possano essere i due approcci, entrambi rientrano nella stessa area disciplinare. Ciò significa che in entrambi i casi, i futuri laureati acquisiscono competenze e conoscenze negli ambiti:
- antropologico
- filosofico
- pedagogico
- psicologico
- sociologico
Se ne deduce che il profilo di entrambi i laureati è caratterizzato dalla stessa impronta. A fare la differenza sostanziale è la prospettiva lavorativa offerta dall’uno e dall’altro corso.
Scienze della formazione primaria e Scienze dell’educazione: differenze
Tra formazione primaria e educazione, le differenze non vanno cercate dunque nel piano di studio. Piuttosto nel futuro lavorativo degli iscritti. I laureati in Scienze della formazione primaria (classe di laurea LM85 bis) avranno prevalentemente un futuro da insegnante nella Scuola dell’infanzia e primaria. I laureati in Scienze dell’educazione avranno prevalentemente un futuro da educatore. Quindi, chi vuole specializzarsi in ambito scolastico dovrebbe optare per la laurea in Scienze della formazione primaria. Chi invece vuole aprirsi a più opportunità in ambito sociale, dovrebbe scegliere Scienze dell’educazione.
Altra differenza riguarda la proposta da parte degli atenei. La maggior parte degli atenei tradizionali eroga il corso di laurea in Scienze della formazione primaria afferente alla classe di laurea LM85 bis. Le università telematiche invece erogano i corsi online in Scienze dell’educazione. Nel caso specifico di Unicusano, ecco la nostra proposta rispetto all’Area Formazione:
Corso di laurea triennale
- Scienze dell’educazione e della formazione (L19) – curriculum Educatore Psico-educativo e sociale
- Scienze dell’educazione e della formazione (L19) – Educatore servizi per l’infanzia
Corso di laurea magistrale
- Scienze pedagogiche (LM85) – curriculum Socio-giuridico
- Scienze pedagogiche (LM85) – curriculum Psico-educativo
Come vedi, è sempre bene informarsi poiché, a seconda delle proprie aspirazioni professionali, si dovrà scegliere tra università tradizionale e università telematica.
Ricordiamo inoltre che i laureati nella classe L19 (Scienze dell’educazione – corso triennale) possono essere ammessi al terzo anno del corso LM85 bis a ciclo unico.
Formazione primaria o educazione: conclusioni
Prima di chiudere questo nostro approfondimento sulle analogie e differenze tra formazione primaria e Scienze dell’educazione, vogliamo segnalare i vantaggi dell’e-learning.
Abbiamo visto che il nostro ateneo, in quanto università telematica, propone il corso di laurea in Scienze dell’educazione. Entrambi i corsi (triennale e magistrale) vengono erogati per via telematica, attraverso la piattaforma e-learning di Unicusano.
In questo modo l’Università online Niccolò Cusano mette a disposizione degli studenti una piattaforma online, 24 ore su 24, tutti i giorni. Dalla piattaforma e-learning è possibile scaricare il materiale didattico, i video delle lezioni, oltre ai test di valutazione.
Con questo sistema, gli studenti iscritti alla Facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione possono gestire in maniera autonoma lo studio e la preparazione agli esami.
Questo metodo è la scelta giusta per tutti gli studenti che vogliono conciliare gli impegni lavorativi con quelli accademici.
I titoli conseguiti, inoltre, hanno pieno valore legale.
Se il tuo sogno è una laurea in Scienze dell’educazione, da noi puoi farlo, con la garanzia di una formazione di qualità e professionalizzante.
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