Sei alla ricerca di consigli su come si redige la sitografia della tesi di laurea e su come si scrive la bibliografia?
In questa guida ti spiegheremo, passo dopo passo, come fare sia la sitografia che la bibliografia della tua tesi, dalla scelta delle fonti alla citazione dei testi.
Con l’avvento di internet e la digitalizzazione delle risorse, è sempre più comune ricorrere alle fonti online per costruire relazioni ed elaborati.
Questa dinamica è riscontrabile anche durante la redazione della tesi di laurea. Oltre ai documenti e ai libri di testo della bibliografia, le risorse web sono una preziosa miniera di informazioni.
Vediamo ora come scrivere una sitografia e una bibliografia perfette.
Strumenti e fonti web per scrivere una tesi di laurea perfetta
Bibliografia e sitografia: definizione
A primo impatto, la scrittura della bibliografia e della sitografia della tesi può risultare complessa.
Prima di parlarne nel dettaglio, vediamo che cosa si intende per bibliografia e sitografia:
- La bibliografia è la raccolta delle fonti cartacee consultate per la stesura della tesi. Possiamo includere libri, documenti, articoli e riviste
- La sitografia è la raccolta delle fonti online menzionate nella tesi, dunque siti web e tutti gli elementi digitali reperibili in rete
La scelta delle fonti è una delle fasi più delicate nella redazione di una tesi. Prima della stesura del testo, infatti, dovrai ricercare le informazioni da trattare nel tuo elaborato, avendo cura di scegliere fonti attendibili e coerenti con il tuo lavoro.
Dopo aver chiesto la tua tesi, la prima cosa da fare è confrontarti con il tuo relatore. In questo modo potrai avere una bibliografia o una sitografia di base. Sicuramente, il relatore saprà fornirti degli spunti interessanti da cui partire. In un secondo momento, ti recherai in biblioteca o consulterai i cataloghi OPAC online, per individuare i testi che ti servono.
Per iniziare: anatomia della tesi di laurea
Prima di parlare della bibliografia e della sitografia della tesi di laurea, vediamo nel dettaglio come strutturare il lavoro.
Esistono due tipologie di elaborato:
- Tesi di ricerca, che prevede un importante lavoro di studio e ricerca sull’argomento prescelto. Lo scopo consiste nel fare emergere un nuovo punto di vista o nel sottolineare aspetti originali e innovativi
- Tesi compilativa, che consiste nell’analisi e nell’elaborazione di una grande raccolta di fonti. Lo scopo è creare una sintesi efficace di tutta la letteratura più rilevante sulla tematica scelta
Che tu scelga una tesi di ricerca o una compilativa, nel tuo lavoro non possono assolutamente mancare queste parti:
- Indice tesi, fondamentale per riassumere e sintetizzare gli argomenti trattati nel tuo elaborato e guidare il lettore
- Introduzione tesi, una prima parte utile per spiegare, in poche righe, l’intento di studio del tuo lavoro e quali sono gli obiettivi che persegue
- Corpo del testo, in cui dovrai sviluppare tutti i punti del tuo elaborato in modo approfondito
- Conclusioni tesi, dove dovrai sintetizzare il contenuto del tuo lavoro e tirare le somme, parlando di possibili sviluppi dell’argomento trattato, mostrando dei risultati oppure proponendo soluzioni a un problema
- Bibliografia e sitografia tesi, dove indicherai tutti i documenti online e cartacei che hai consultato per scrivere il tuo elaborato.
Vediamo ora come si scrive una bibliografia e come si elabora una sitografia in modo corretto.
Come scrivere la sitografia
La sitografia segue la bibliografia. Nella struttura cioè di una tesi, scriverai l’elenco dei siti consultati subito dopo l’elenco delle fonti cartacee utilizzate.
Non esistono norme ufficiali e univoche per la stesura della sitografia, ma ecco qualche regola di base per citare correttamente le tue fonti digitali.
Menzione di un sito web
Per citare un sito web nella sitografia della tesi di laurea, puoi menzionare semplicemente la URL. Questa formula si adotta nel caso di siti consultati in maniera generale, senza andare cioè nello specifico di un particolare documento.
Ad esempio:
Ministero della Giustizia: https://www.giustizia.it
Menzione di un articolo o di un documento
Se, invece, devi menzionare un articolo o un documento specifico, è buona prassi citare l’autore con nome e cognome e l’anno di pubblicazione. Non solo, dovrai inserire la URL e la data di consultazione. Uno dei problemi con la sitografia della tesi sono gli aggiornamenti continui a cui vengono sottoposti i siti. In alcuni casi, tra l’altro, manca la data di pubblicazione o di stesura del documento consultato. Per questo motivo è bene inserire la data di consultazione.
Quindi, la citazione corretta è la seguente:
- Nome dell’autore – Anno di pubblicazione – Titolo dell’articolo – Disponibile su URL – Data di consultazione
Tieni presente che alcuni articoli di riviste digitali possiedono il DOI (Digital Object Identifier), un parametro di identificazione permanente che aggiunto alla URL http://dx.doi.org/ permette di aprire il documento nel browser. In questo caso puoi menzionare l’articolo inserendo anche il DOI nella menzione.
Come scrivere la bibliografia
Ora che abbiamo capito come fare la sitografia della tesi di laurea, vediamo come fare la bibliografia.
In caso di libri è bene menzionare queste voci:
- Cognome e nome dell’autore. Il nome si può scrivere anche solo con l’iniziale puntata
- Titolo e sottotitolo del libro in corsivo
- Luogo di pubblicazione
- Casa editrice
- Anno di pubblicazione ed eventuale edizione
Come citare un libro nella tesi? Inserendo tutti i dati appena elencati separati da virgole. Ad esempio:
- Perniola M., L’arte espansa, Torino, Edizioni Einaudi, 2015
Nel caso di libro straniero utilizzato in versione italiana va citata anche la traduzione:
- Dickens C., Grandi Speranze, traduzione italiana (o trad.it.) di Mario Martino, Roma, Newton Compton, 1998.
Per citare più libri dello stesso autore, fai attenzione a elencarli in ordine cronologico di pubblicazione, vale a dire dal testo più vecchio a quello più recente. Ad esempio:
- Calvino I., Il sentiero dei nidi di ragno, Torino, Einaudi, 1947
- Calvino I., Il barone rampante, Torino, Einaudi, 1957
Se vuoi menzionare un libro scritto da più autori, puoi inserire cognome e nome degli stessi, inserendo tutte le voci previste per la menzione del libro di un solo autore.
In linea generale se gli autori sono meno di tre, vanno citati tutti, utilizzando lo stesso ordine del libro. Se gli autori sono più di tre, puoi citare solo il primo e utilizzare la formula et alii – e altri. La formula in questione è latina.
Come citare un libro nella tesi che ha più autori? Ecco un esempio:
- Centanni M., Daniotti C., Pedersoli A., Istruzioni per scrivere una tesi, un paper, un saggio, Milano, Bruno Mondadori, 2004.
Menzione di un articolo
Come citare un articolo nella tesi? Se vuoi inserire nella bibliografia della tua tesi un articolo di un giornale o di una rivista, puoi fare riferimento a questo schema:
- Cognome e nome dell’autore dell’articolo
- Titolo dell’articolo
- Titolo della rivista in corsivo tra virgolette
- Annualità (indicata con “a.” e in numeri romani) e numero della rivista (indicato con n. e in numeri arabi)
- Data di pubblicazione
- Eventuale intervallo di pagine consultate
Un esempio:
- Faina M. “Il discorso indiretto nel romanzo del 900. Caratteristiche e traduzione”, Quaderni di approfondimento del Dipartimento di Letteratura Moderna, n. 3, 2008, pp. 30-46
Se l’articolo o il saggio, invece, si trova all’interno di un altro testo, questa è la citazione corretta:
- Zitola M., “Anne Royban e il mosaico australiano”, in Ciompi Lidia et alii, L’arte femminile e le influenze del multiculturalismo, Napoli, Liguori Editore, 2002, pp. 149-156.
Hai le idee più chiare su come scrivere la bibliografia e la sitografia della tesi di laurea?
Siamo certi che, grazie ai nostri consigli, riuscirai a scrivere una tesi perfetta e a concludere con successo il tuo percorso accademico.
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