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Power Nap: il sonnellino che ricarica prima di studiare

Il sonno è un fattore fondamentale per rendere al meglio nel lavoro e nello studio; ecco perché studenti e lavoratori dovrebbero conoscere il Power Nap, ovvero il famoso ‘sonnellino’ che permette di ricaricare le energie e migliorare le performance della mente.

Il riposo migliora le capacità mnemoniche, creative e di pensiero critico.
Al contrario la stanchezza abbassa il livello di attenzione e concentrazione.

Oggi più che mai, a causa dei ritmi ultra frenetici a cui siamo sottoposti, il cervello è costantemente sovraccarico; informazioni, pensieri, decisioni e attività di ogni genere pongono in stress la mente provocando cali di energia e concentrazione.

Per ricaricare le energie diventa necessario staccare totalmente la spina e concedersi una pausa, ovvero riposarsi.

Nel corso di questo post cercheremo quindi di capire cosa si intende per ‘power nap’ e quali sono i presupposti per renderlo produttivo ai fini dello studio.

Power nap: cos’è

Il riposino, o sonnellino che dir si voglia, è una pausa di riposo che si aggiunge al sonno notturno (base fondamentale per la salute e il benessere di corpo e mente).

Quello che da sempre viene chiamato ‘sonnellino’ è un’abitudine convenzionalmente associata a bambini ed anziani.
Oggi è tornato alla ribalta per i benefici che, secondo gli studi, porterebbe in ambito lavorativo e scolastico.

Il riposino è quindi tornato in auge, ma con un termine più accattivante e moderno.
Nell’epoca in cui i termini inglesi vengono sostituiti a quelli italiani per rendere più affascinanti alcuni concetti, il tradizionale ‘sonnellino’ diventa ‘power nap’, che in italiano diventa letteralmente ‘sonnellino che rafforza’.

Gli studi sul sonno rivelano che tante persone, oggi, dormono poco, ovvero non dormono abbastanza per poter affrontare le giornate con la giusta quantità di energia.

A prescindere dal motivo che determina un insufficiente numero di ore notturne di sonno, è inevitabile ritrovarsi ad affrontare un improvviso senso di stanchezza misto a sonnolenza durante il giorno; più frequentemente durante le ore di lavoro o di studio.

Il sonnellino diventa un’arma estremamente efficace per combattere il calo di energie.

Come accennato in precedenza, l’importanza del riposino breve è stata ampiamente dimostrata dai dati di ricerche e studi statistici.

La pratica del Power Nap nasce infatti in America, dove si è sviluppata principalmente in ambito lavorativo con lo scopo di migliorare le performance dei dipendenti.
Attualmente alcune tra le più note aziende a livello mondiale offrono ai propri collaboratori la possibilità di fare un pisolino durante le ore di lavoro per ricaricare le energie.

Accertati gli effetti benefici di un riposino, della durata di 15-20 minuti, le stesse aziende mettono a disposizione dei dipendenti le cosiddette ‘napping rooms’, ossia spazi adibiti al relax attrezzati con adeguate postazioni per dormire (sleeping pods).

Partiamo dall’aspetto temporale: quanto deve durare un power nap, ovvero quanti minuti dormire per recuperare?

Esistono varie teorie che in merito alla durata oscillano tra i 10 e i 30 minuti.
In generale il range ideale è tra i 15 e i 20 minuti.

L’aspetto sul quale le varie scuole di pensiero concordano è il range temporale di riposo che bisogna assolutamente evitare; un range che si attesta tra i 60 e i 90 minuti.
In generale, già dopo i 30 minuti non è più possibile parlare di pisolino; oltre la mezz’ora si entra nella fase di sonno profondo.
Il rischio, che nella maggior parte dei casi si trasforma in certezza, è quello di risvegliarsi più stanchi di prima.
Piuttosto che dormire per un’ora e più senza ottenere benefici, è preferibile non dormire affatto.

Ciò che realmente serve al corpo e alla mente per ricaricare le energie non è necessariamente il sonno; per riposarsi è sufficiente raggiungere un buon livello di rilassamento.

I presupposti per riposare bene

Entriamo nella parte pratica del post per cercare di capire come gestire nel modo giusto il discorso ‘pisolino’ nell’ambito dell’apprendimento.

Tutti gli studenti, ma in particolare gli universitari sottoposti ai ritmi di studio serrati imposti dai corsi di laurea, si ritrovano spesso a dover affrontare improvvisi attacchi di sonnolenza e cali di concentrazione.

Nel momento in cui ci si accorge che lo studio non è produttivo, ovvero che la mente non riesce più a comprendere e assimilare nozioni e concetti, è consigliabile fermarsi e fare una pausa.

Il primo obiettivo è individuare un posto tranquillo dove riposare, un ambiente silenzioso e possibilmente con una temperatura gradevole.

L’ideale sarebbe avere a disposizione un letto, ma anche una poltrona o un divano possono assolvere alla funzione purché consentano di assumere una posizione comoda per il corpo e per la testa.

Lo step fondamentale è l’impostazione della sveglia, dopo 15 o 20 minuti.

Una volta impostato l’orario bisogna chiudere gli occhi e cercare di non pensare a nulla, o comunque di pensare a qualcosa di piacevole.
Respirazione e una giusta alimentazione contribuiscono al rilassamento.

Per quanto riguarda il momento del risveglio, è importante alzarsi subito dopo il suono della sveglia.
Indugiare o lasciarsi sopraffare dal desiderio di rimanere ancora a letto è controproducente.
Ciò che bisogna fare appena svegli è stiracchiarsi, muoversi per riattivare la circolazione e magari sciacquarsi il viso.

Un bicchiere di acqua fresca per reidratarsi o di the verde sono due alleati perfetti per affrontare con energia una nuova sessione di studio.

Non dimentichiamo il requisito essenziale per rendere efficace il power nap nello studio: spegnere il cellulare, o in alternativa mettere il silenzioso, in maniera tale che nessuno potrà interrompere il momento dedicato al relax.

I benefici del power napping

Comprese le modalità per rendere efficace il riposino breve concludiamo con un’analisi del power nap dal punto di vista dei benefici.

Come sottolineato in precedenza si tratta di un’abitudine che determina importanti vantaggi sia per chi lavora e sia per chi studia; o comunque per chiunque deve affrontare una quotidianità impegnativa.

Il nostro post si focalizza in particolare sugli studenti, e quindi sui benefici che il sonnellino apporta all’attività di apprendimento.

L’esigenza di chi studia, in particolare di chi sostiene ritmi piuttosto serrati a causa degli esami da preparare, è ricaricare rapidamente le energie per affrontare sessioni intense di studio.
Lo stress mentale, le ansie e le preoccupazioni per le imminenti scadenze, per le lezioni da seguire e per tutto ciò che concerne l’espletamento burocratico carica di responsabilità gli studenti universitari.
Sentirsi stanchi e assonnati nel corso della giornata è una condizione piuttosto frequente.

In molti si ostinano a continuare la propria attività di apprendimento con l’illusione di ottimizzare il tempo.

Non ci si rende conto che in realtà si tratta soltanto di tempo sprecato; il cervello è stanco e difficilmente riesce a immagazzinare e assimilare concetti e informazioni.

Piuttosto che rimanere sui libri è preferibile staccare la spina e concedersi il famoso ‘power nap’.

Dopo 15-20 minuti di riposo, non necessariamente di sonno, le batterie sono di nuovo cariche e le funzioni cerebrali riescono a garantire buone performance.

Quindi, il principale beneficio che comporta la pausa è la rapida ricarica delle energie e il recupero della concentrazione

Il pisolino aiuta il cervello a lavorare meglio; migliora la capacità di problem solving, la memorizzazione e quindi la produttività.

Diminuendo la sensazione di stanchezza si riduce anche il livello di stress a beneficio della pressione arteriosa.

Ora conosci il significato di power nap, sai cos è e quali sono i benefici.
Non ti resta che testarlo nella tua prossima sessione di apprendimento per apprezzarne concretamente i risultati in termini di qualità dello studio.

Credits: racorn / Depositphotos.com

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