Metodo di studi veloce: consigli su come usarlo
A tutti gli studenti è capitato prima o poi di ritrovarsi con l’acqua alla gola per ciò che concerne la preparazione di un esame e di dover ricorrere a un metodo di studi veloce per poter superare il ritardo.
Dimezzare i tempi dello studio, ovvero utilizzare qualche piccola strategia per velocizzare l’apprendimento si rivela particolarmente utile soprattutto in quelle situazioni considerate ‘di emergenza’, ovvero quando per un motivo o per un altro sei arrivato a ridosso di un esame con un enorme quantità di materiale da assimilare.
Il metodo di studi veloce può anche diventare una filosofia di vita per gli studenti che hanno come unico obiettivo quello di laurearsi in fretta senza preoccuparsi del voto.
Nel corso di questa guida ti daremo qualche dritta per snellire alcuni processi e renderli più veloci ai fini dell’apprendimento.
Buona lettura!
Studiare velocemente: le premesse
Prima di entrare nel dettaglio di dritte e consigli per studiare tanto in poco tempo è necessaria una premessa.
La velocità nell’apprendimento universitario non può essere sinonimo di qualità.
La velocità preclude inevitabilmente l’approfondimento per cui difficilmente otterrai un 30 e lode.
Se hai l’esigenza di preparare un esame in pochi giorni devi necessariamente partire dalla consapevolezza che non riceverai un voto alto.
Cerca di essere realistico e metabolizzare in anticipo il fatto che dovrai accontentarti di superare la prova.
Ben venga un colpo di fortuna per il quale, pur avendo studiato velocemente, riuscirai a superare ‘brillantemente ‘l’esame’.
Metodo di studi veloce: tecniche e consigli
Ogni studente, a prescindere dal livello di formazione, possiede un proprio metodo di studi.
In alcuni casi il metodo risulta efficace e produttivo ai fini di un buon rendimento; in altri casi risulta disallineato dalle esigenze e peculiarità dello studente.
Imparare a studiare non è scontato; non si tratta di un’automatica conseguenza determinata dall’essere studente.
Si tratta però della base essenziale per un apprendimento di qualità e per ottenere buoni risultati.
Premesso che un metodo di studio per essere ‘efficace’ deve essere personalizzato, ovvero basato sulle specifiche esigenze e capacità dello studente.
Non è quindi possibile individuare una metodologia universalmente valida per tutti; ognuno deve essere in grado di strutturare il proprio metodo.
Esistono tuttavia alcuni requisiti generali ed essenziali per studiare bene, e per ottimizzare tempi ed energie.
L’organizzazione è il presupposto indispensabile per qualsiasi tipologia di esigenza di apprendimento.
È fondamentale la predisposizione di una tabella di marcia, che da un lato suddivida il lavoro da svolgere giorno per giorno e che dall’altro detti i ritmi dello studio.
Il presupposto organizzativo è necessario anche per ciò che concerne il materiale di studio.
Ordinare gli appunti, preparare i testi sui quali studiare, predisporre l’eventuale materiale di approfondimento rappresentano passaggi fondamentali per uno studio produttivo.
Identificati i principali requisiti per studiare bene, cerchiamo di capire quali sono le strategie e i comportamenti da adottare nel caso in cui si renda necessario uno studio veloce.
Analizziamo quindi le tecniche per preparare un esame in poco tempo.
Applica il principio di Pareto
Nell’ambito di un metodo di studi veloce ed efficace non può mancare l’applicazione del Principio di Pareto, o legge 80/20.
Si tratta di un principio di natura statistico-empirica secondo il quale il 20% delle cause determina l’80% degli effetti.
La legge si basa essenzialmente sul concetto di ‘priorità’, che applicato allo studio fa riferimento alle informazioni principali ed importanti di un argomento, di un capitolo o di un intero testo.
In parole più semplici, per superare un esame con un voto medio, ossia con un 24 (80% di 30) è necessario studiare almeno il 20% del programma.
Familiarizzare con i programmi
Se l’esigenza di trovare un metodo di studi veloce è legato alla frequentazione di corsi di laurea e master lo step da compiere prima di familiarizzare con i programmi è di natura decisionale.
Bisogna decidere quanti esami preparare contemporaneamente, senza esagerare e cercando di essere quanto più realistici possibile.
Per poter fare una scelta ponderata bisogna necessariamente dare un’occhiata ai programmi al fine di individuare la vastità e la complessità degli argomenti.
È quindi inutile programmare la preparazione di due esami contemporaneamente se ti accorgi che si tratta di due ‘mattoni’.
Per quanto tu possa essere veloce se hai pochi giorni a disposizione difficilmente riuscirai a superarli.
Il consiglio è di familiarizzare con la materia, magari leggendo l’indice del libro, e successivamente decidere se abbinarlo ad un altro esame.
Chiaramente la decisione non è irrevocabile.
Se dopo qualche giorno ti dovessi accorgere che l’apprendimento è più scorrevole di quanto pensassi puoi sempre decidere di aggiungere un ulteriore esame; al contrario puoi decidere di dedicarti alla preparazione di una sola materia.
Gestire i tempi in maniera ‘ottimizzata’
Tutti i metodi di studio veloci sono basati su un presupposto essenziale: una gestione del tempo ottimizzata e possibilmente definita in precedenza.
Non è pensabile preparare un esame in poco tempo senza avere un piano d’azione, ovvero senza avere una tabella di marcia.
Non è pensabile dedicarsi all’apprendimento per qualche ora al giorno, occasionalmente, quando si ha voglia di farlo; bisogna piuttosto essere costanti, puntuali e disposti a ‘qualche’ sacrificio/rinuncia.
Inevitabilmente bisognerà prevedere sessioni di studio intense e lunghe, per cui bisognerà fare i conti con lo stress determinato dalla situazione di emergenza.
Il consiglio è di organizzare le giornate, e quindi il tempo, in maniera tale da consentire al cervello e alle relative funzioni di garantire buone performance di apprendimento.
Il riposo notturno, le pause durante la giornata e cicli di studio in linea con le esigenze e le capacità di corpo e mente sono fattori da definire con attenzione per non crollare.
In conclusione, oltre ad impostare una tabella di marcia realistica e funzionale, bisogna fare in modo che lo stress e la stanchezza non prendano il sopravvento; bisogna dormire bene, mangiare sano e ricaricare le energie quando necessario.
Creare un gruppo di studio
Studiare in compagnia può rivelarsi utile per superare momenti di difficoltà.
Il detto l’unione fa la forza’ funziona anche nello studio, a patto però che la ‘compagnia’ sia fortemente motivata e abbia le tue stesse priorità.
Il primo passo è individuare due o tre studenti in procinto di affrontare la stessa prova.
Successivamente è opportuno stabilire alcune regole di condotta basilari per rendere produttivo lo studio collettivo, come ad esempio spegnere i cellulari o evitare di interrompere la sessione di studio con argomenti non pertinenti alla preparazione dell’esame.
L’ideale sarebbe prevedere qualche pausa, magari ad intervalli prestabiliti, durante le quali svagarsi, fare uno spuntino e scaricare la tensione con qualche ‘chiacchiera da bar’.
Studiare in gruppo determina diversi vantaggi.
Il primo è dato dalla possibilità di confrontarsi e supportarsi a vicenda in merito a concetti complessi o argomenti particolarmente ostici.
Un altro importante vantaggio è quello che riguarda l’aspetto motivazionale.
La condivisione dello stesso obiettivo è importante per mantenere il focus sul traguardo nei momenti di conforto e per ritrovare la motivazione.
Analizzare le statistiche
In condizioni di ritardo estremo rispetto alla preparazione di un esame è possibile ricorrere alla statistica.
Ciò non significa che devi essere un esperto di formule e calcoli particolari ma semplicemente che devi informarti sulle domande preferite del professore.
Ascoltare l’esame di altri colleghi, se hai la possibilità di farlo, permette di individuare gli argomenti sui quali si focalizza solitamente la prova.
In alternativa puoi chiedere direttamente agli studenti che hanno già affrontato la prova quali sono i focus sui quali concentrare l’apprendimento.
Se sei con l’acqua alla gola puoi decidere di prepararti soltanto sulle domande più ricorrenti.
Dopodiché non ti resta che sperare che il professore continui sulla stessa linea.
Chiaramente si tratta di un metodo di studio veloce basato sulla probabilità, che non garantisce il superamento dell’esame.
Prendere appunti
Seguire le lezioni, soprattutto quando si frequenta l’università, è il modo migliore per ottimizzare i tempi dello studio; ma anche per migliorare la qualità dell’apprendimento.
Tralasciando l’aspetto qualitativo, che come abbiamo sottolineato in precedenza non è prioritario in questa sede, concentriamoci sull’aspetto delle tempistiche.
Ascoltare la spiegazione del professore determina due importanti vantaggi, tutt’altro che trascurabili.
Il primo riguarda la possibilità di individuare gli argomenti preferiti del docente, e che probabilmente saranno oggetto di domande durante l’esame; il secondo invece è legato alla possibilità di iniziare a comprendere l’argomento già durante la lezioni, così che poi a casa sarà più facile studiare e/o ripassare.
Il discorso delle lezioni è legato indissolubilmente agli appunti, uno strumento che può diventare di vitale importanza per velocizzare la comprensione e la memorizzazione degli argomenti.
Purtroppo stiamo parlando di un’attività che non sempre viene svolta nel modo giusto, anzi la maggior parte degli studenti tende a commettere un errore piuttosto ‘grave’.
La tendenza di chi prende appunti è quella di scrivere in maniera precisa ogni singola parola pronunciata dal professore, innescando un ascolto passivo e per nulla produttivo ai fini della comprensione.
Il disperato tentativo di trascrivere l’intera spiegazione non permette di carpire i principali concetti di un argomento e allo stesso tempo non consente la rielaborazione.
Rielaborare significa fare proprio un argomento, padroneggiarlo e quindi essere in grado di spiegarlo successivamente.
Concentrati quindi ad ascoltare attivamente la lezione, cercando di appuntare soltanto i concetti più importanti.
Schematizzare
La ‘schematizzazione’ è la risposta più ricorrente al quesito ‘come velocizzare lo studio?’.
In realtà risponde perfettamente anche alle esigenze di chi si domanda come migliorare lo studio.
Lo schema rappresenta, da sempre, lo strumento ideale per riassumere, rielaborare e memorizzare.
L’efficacia della schematizzazione trova riscontro nelle varie tipologie di mappe ideate e testate da studiosi nell’ambito della ricerca di strategie di apprendimento produttive.
Il funzionamento di mappe mentali, mappe concettuali e schemi a cascata è impostato sulle parole chiave, ovvero sull’identificazione di termini che sintetizzano e richiamano alla mente un concetto.
Lo schema oltre a consentire una più rapida memorizzazione degli argomenti agevola i collegamenti e quindi i ragionamenti logici.
Risultano utili sia nella fase di studio che in quella di ripasso.
Attualmente è possibile velocizzare la schematizzazione grazie ai numerosi software e applicazioni che consentono di creare mappe comodamente online, in digitale.
Utilizzare la lettura veloce
I metodi di studio efficaci condividono una caratteristica essenziale: ottimizzano tempi ed energie.
Velocizzare alcuno passaggi è utile sia per chi ha l’esigenza di preparare un esame in una settimana e sia per chi ha il tempo di approfondire gli argomenti e ambisce al massimo dei voti.
La lettura veloce è una delle tecniche più utilizzate dagli studenti universitari che per preparare un esame sono costretti a leggere libri composti da centinaia e centinai di pagine.
Riuscire ad innalzare la percentuale PAM (Parole Al Minuto) permette allo studente di risparmiare tempo prezioso da poter dedicare successivamente allo studio e al ripasso.
Raggiungere 300 PAM significa già aver raggiunto un buon risultato.
C’è però una piccola premessa da fare.
La lettura veloce richiede allenamento, esercizio costante.
Il consiglio è di iniziare con un puntatore, una penna o una matita da far scorrere velocemente sotto le arole per evitare lo sfarfallamento tra le righe.
Ripassare
Concludiamo la guida dedicata al metodo di studio veloce con la fase del ripasso, fondamentale sia per verificare il livello di apprendimento e sia per memorizzare i concetti.
Per ripassare però bisogna avere tempo; ma essendo questo un articolo dedicato agli studenti che devono preparare velocemente un esame il tempo è proprio la componente mancante.
Come fare quindi?
Non essendo possibile dedicare intere sessioni al ripasso suggeriamo di ripassare per cicli; ad esempio 10 minuti per ogni sessione di studio.
Il giorno seguente ripassa tutto ciò che hai studiato il giorno prima, e dopo 3 giorni ripassa ancora tutto ciò che fino a quel momento hai studiato.
Il ripasso è fondamentale per fissare i concetti nella mente per cui è importante prevedere nella propria tabella di marcia un po’ di tempo per la ripetizione, onde evitare rendere vano il tempo impiegato per studiare.
Ora hai sicuramente tutti gli strumenti per impostare un metodo di studi veloce; non ti resta che iniziare a testare l’efficacia dei nostri suggerimenti durante la preparazione del tuo prossimo esame.
Credits: IgorVetushko / Depositphotos.com
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