Nell’era in cui l’hi-tech si impone prepotentemente nella quotidianità di ognuno di noi trovano terreno fertile i luoghi comuni sulle lauree umanistiche.
È una credenza orami diffusa quella che considera le facoltà universitarie umanistiche poco allineate alla realtà del mercato del lavoro.
Secondo un falso mito ormai radicato nella nostra società gli indirizzi di studio che non rientrano nella categorie delle ‘lauree scientifiche’ sono poco promettenti dal punto di vista occupazionale e i relativi laureati sono condannati a vivere condizioni di disoccupazione alternate a impieghi precari e poco gratificanti.
Oggi però, a dispetto di quello che in tanti pensano, le lauree umanistiche hanno riconquistato il valore che meritano.
I dati statistici relativi alle iscrizioni attestano un cambiamento di rotta, ovvero una rinascita che trova riscontro in un aumento della richiesta di profili laureati in discipline umanistiche.
Scienze umanitiche: cosa sono
Prima di entrare nel merito dei corsi di laurea e delle relative peculiarità cerchiamo di familiarizzare con le discipline umanistiche per capire quali sono e cosa studiano.
Partiamo quindi dalla definizione data dal sito Wikipedia, che riportiamo di seguito:
“Le discipline umanistiche o studi umanistici sono discipline accademiche che studiano l’uomo e la condizione umana, utilizzando principalmente strumenti analitici, critici oppure speculativi, a differenza dell’empirismo proprio della scienza (umana e naturale).
Nel loro complesso gli studi umanistici includono: la pedagogia, la letteratura, la filosofia, la storia, la storia dell’arte, la filologia, la semiotica, le arti visive e le arti performative.”
Le scienze umanistiche racchiudono tutte quelle discipline accademiche che studiano l’uomo e la condizione umana attraverso studi analitici.
Le cosiddette lauree APLH (acronimo di Art, Literature, Philosophy, History) garantiscono una preparazione culturale estremamente ampia, alla quale viene affiancato lo sviluppo di capacità indispensabili per approcciarsi a qualsiasi tipologia di contesto operativo.
I laureati umanistici possiedono una solida formazione relativa agli studi letterari, linguistici, storici, filosofici e filologici; una formazione attraverso la quale sviluppano capacità di comprensione e analisi ovvero quello che comunemente rientra nell’accezione di ‘pensiero critico’.
Quali sono le facoltà umanistiche
Si parla tanto di facoltà umanistiche, a volte bene e a volte male; si parla tanto delle opportunità che offrono e di quelle che non offrono.
Si sprecano i dibattiti su quelle che sono le differenze tra le lauree umanistiche e lauree scientifiche e sui pro e i contro delle due categorie di ambiti disciplinari.
Al di là di quelli più comuni e di quelli che hanno una denominazione che per assonanza fa pensare alle scienze umane, cerchiamo di capire nel dettaglio quali sono i corsi di laurea che ufficialmente rientrano nella categoria delle lauree umanistiche.
Prendiamo in considerazione l’elenco stilato dal Miur.
Il Ministero dell’istruzione riporta sul proprio sito la lista completa dei corsi suddivisa in due elenchi, uno per le lauree triennali e l’altro per quelle magistrali.
Iniziamo dall’elenco delle lauree umanistiche per le quali sono previsti percorsi triennali:
- Beni culturali
- Lettere
- Lingue e culture moderne
- Mediazione linguistica
- Scienze dei servizi giuridici
- Scienze del turismo
- Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione
- Scienze dell’economia e della gestione aziendale
- Scienze dell’educazione e della formazione
- Scienze della comunicazione
- Scienze e tecniche psicologiche
- Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
- Scienze economiche
- Scienze politiche e delle relazioni internazionali
- Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
- Servizio sociale
- Sociologia
- Storia
- Filosofia
- Geografia
- Scienza della difesa e della sicurezza
Segue l’elenco dei corsi di laurea umanistici magistrali:
- Antropologia culturale ed etnologia
- Archeologia
- Archivistica e biblioteconomia
- Filologia moderna
- Filologia, letterature e storia dell’antichità
- Finanza
- Informazione e sistemi editoriali
- Lingue e letterature dell’Africa e dell’Asia
- Lingue e letterature moderne europee e americane
- Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale
- Linguistica
- Metodologie informatiche per le discipline umanistiche
- Musicologia e beni musicali
- Progettazione e gestione dei sistemi turistici
- Programmazione e gestione dei servizi educativi
- Psicologia
- Relazioni internazionali
- Scienze cognitive
- Scienze dell’economia
- Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua
- Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità
- Scienze della politica
- Scienze delle pubbliche amministrazioni
- Scienze delle religioni
- Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
- Scienze economiche per l’ambiente e la cultura
- Scienze economico-aziendali
- Scienze filosofiche
- Scienze geografiche
- Scienze per la cooperazione allo sviluppo
- Scienze storiche
- Scienze pedagogiche
- Servizio sociale e politiche sociali
- Sociologia e ricerca sociale
- Storia dell’arte
- Studi europei
- Teorie della comunicazione
- Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education
- Traduzione specialistica e interpretariato
- DS/S Scienze della difesa e della sicurezza
Quali sono le lauree umanistiche più richieste: i settori e gli sbocchi
Se da un lato le discipline STEM, ossia le discipline scientifiche, sembrano essere la scelta ‘sicura’ per accedere più rapidamente al mercato del lavoro, dall’altro le cosiddette ALPH si confermano le più quotate e le più ricercate per quanto riguarda una serie di caratteristiche formative.
A differenza del diffusissimo pregiudizio, che vede le lauree umanistiche legate all’unico sbocco dell’insegnamento, i corsi ALPH sono apprezzati in tantissimi settori del mercato professionale.
Uno dei motivi per i quali si parla di ‘rinascita delle lauree umanistiche’ è identificabile nella tipologia di formazione erogata, laddove per ‘formazione’ non si intendono soltanto le nozioni e le conoscenze erogate piuttosto le capacità sviluppate dagli studenti.
Sappiamo bene che oggi, sull’attuale mercato del lavoro, le cosiddette ‘soft skills’ sono requisiti ricercati in qualsiasi tipologia di settore professionale.
Tra le peculiarità sviluppate dai laureati in materie umanistiche la flessibilità, ovvero la capacità di adattamento ai contesti e alle situazioni, per la quale i dottori in scienze umane sono particolarmente apprezzati e ricercati.
Un’altra caratteristica fondamentale per lavorare sull’attuale mercato è la capacità di problem solving, particolarmente sviluppata in chi ha frequentato uno dei corsi in scienze umanistiche.
I laureati in questione mostrano una spiccata propensione ad approcciarsi ai problemi in maniera ‘creativa’ così da riuscire ad indetificare soluzioni ‘fuori dagli schemi’ e allo stesso tempo efficaci.
Altre capacità per le quali è stato riscoperto il valore delle lauree umanistiche, e per le quali i relativi laureati registrano una buona percentuale di occupazione, sono l’empatia, la creatività, lo spirito d’iniziativa, l’originalità e l’attitudine a lavorare in team e/o a gestire un gruppo di persone.
In ambito lavorativo, soprattutto in alcuni settori, sono particolarmente apprezzate anche la capacità di sintesi e di scrittura.
Passiamo ora ad analizzare le lauree umanistiche che offrono più sbocchi
Patiamo dalla laurea in linguistica, la cui preparazione sembra essere particolarmente ricercata negli ambiti dell’intelligenza artificiale e del machine learning.
Le lauree in filosofia, lettere e sociologia risultano particolarmente appetibili nei settori che afferiscono al mondo del web e dei social network.
Si pensi per un attimo al social media manager, una delle ‘nuove’ professionalità diventata praticamente fondamentale per qualsiasi tipologia di azienda.
Il corso di laurea in sociologia offre prospettive occupazionali diversificate a seconda del titolo conseguito.
Un laureato triennale può lavorare come sociologo oppure come HR Specialist (addetto alla gestione delle risorse umane).
Il titolo consente di ricoprire anche altre tipologie di ruoli come ad esempio quello dell’operatore sociale o del mediatore interculturale.
Un laureato magistrale ha la possibilità di trovare impiego negli ambiti della ricerca, in qualità di ricercatore sociale, della sicurezza, delle scuole secondarie e in generale nell’ambito della formazione.
Tra i settori in cui risulta spendibile la professionalità anche quello che afferisce le analisi di mercato e i sondaggi.
A sorpresa la laurea umanistica con più sbocchi sembra essere quella in antropologia.
Il percorso di studi in questione garantisce alcune delle soft skills più ricercate attualmente in ambito professionale; stiamo parlando delle capacità relazionali, ovvero di quell’attitudine a gestire nel modo giusto le risorse umane e in generale le persone.
Nell’era del digitale, in cui tutti hanno l’esigenza di essere presenti online e di gestire la propria presenza sul web in maniera professionale e produttiva, le lauree in comunicazione rappresentano un passepatout per accedere ad una serie di contesti lavorativi.
In particolare, i corsi che approfondiscono la comunicazione digitale consentono di acquisire la professionalità per ricoprire i seguenti ruoli:
- Content manager
- Copywriter
- Web editor
- Social media manager
- Revisore di testi
- Esperto di e-commerce
- Insegnante
- Addetto/responsabile ufficio stampa
- Addetto alle pubbliche relazioni
- Responsabile commerciale nel settore ICT
- Responsabile della comunicazione d’impresa
- Redattore di testi destinati ai media e al cinema
Nella lista delle lauree umanistiche più promettenti dal punto di vista occupazionale non poteva mancare il corso di laurea di Scienze della formazione.
Al di là di quello che viene considerato il naturale sboccho dell’indirizzo di studi, ossia l’insegnamento, esistono tante altre opportunità interessanti per chi consegue una laurea in scienze dell’educazione e della formazione.
Si tratta di un percorso di studi che solitamente prevede più curriculum, ognuno dei quali permette di approfondire specifici ambiti lavorativi.
La preparazione erogata dal triennio riguarda discipline che afferiscono ai campi della pedagogia, dell’educazione e del sociale.
Le opportunità di impiego riguardano in maniera preponderante i seguenti ruoli, alcuni dei quali ricopribili con laurea triennale e altri con titolo magistrale:
- Mediatore interculturale
- Educatore sociale
- Assistente per anziani
- Assistente per disabili
- Assistente per gli ex detenuti
- Consulente nell’ambito dell’orientamento scolastico
- Consulente nell’ambito dell’orientamento professionale
- Pedagogista
- Coordinatore nei vari ambiti della formazione
- Assistente sociale
- Insegnante di sostegno
- Responsabile di progetti relativi a corsi di formazione
- Responsabile dei sistemi di formazione e-learning
Concludiamo il post con i numerosi sbocchi lavorativi presenti nell’ambito dei servizi culturali e turistici.
Grazie alle numerose risorse storiche, culturali e paesaggistiche, il nostro Paese offre innumerevoli opportunità di impiego a tutti i laureati che hanno conseguito un titolo in ambito umanistico.
Opportunità che si concretizzano nei numerosissimi contesti afferenti il mondo del turismo e della cultura (musei, biblioteche ecc.).
Ora conosci le materie umanistiche e sai quali sono i corsi di laurea che approfondiscono l’immenso universo delle scienze umane.
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