Conseguire una laurea significa affrontare un percorso di studi impegnativo e più o meno lungo, che in parte può essere alleggerito dall’esonero universitario.
C0s’è esattamente l’esonero e come funziona non è chiaro a tutti, soprattutto a chi si approccia per la prima volta alle dinamiche dell’università.
Si tratta di un concetto che a livello intuitivo lascia chiaramente intendere un’agevolazione per gli studenti.
Nel corso di questa guida approfondiremo l’argomento per consentire ai corsisti universitari di capire cosa vuol dire esonero, ma soprattutto quali sono i requisiti per poter approfittare dell’opportunità.
Approfondiremo nel dettaglio anche il discorso ‘preparazione’ fornendo qualche dritta utile per superare con successo la prova.
Cos’è un esonero all’università
Sappiamo bene che la quotidianità di uno studente che frequenta un corso di laurea è scandita da ritmi piuttosto serrati. Lezioni da seguire, tirocini ed esami da preparare sono le attività intorno alle quali ruota la vita dello studente universitario, a prescindere dalla facoltà che frequenta.
Superare tutti gli esami previsti dal programma e arrivare alla discussione della tesi, e quindi al conseguimento della laurea, è l’obiettivo di ogni studente; cercare di terminare il percorso senza finire nella condizione di fuori corso è un obiettivo nell’obiettivo, che non tutti riescono a raggiungere.
L’esonero dell’esame universitario consente di velocizzare il percorso.
Come accennato nella premessa si tratta di un’agevolazione alla quale sono legati una serie di vantaggi, sia per lo studente e sia per il docente.
In ambito accademico viene definito una sorta di esame parziale all’università, un mini-esame che in quanto tale verte soltanto su una parte del programma.
Ciò significa che gli argomenti che rientrano nell’esonero non vengono poi richiesti durante l’esame vero e proprio.
Andare male all’esonero significa dover sostenere l’esame su tutti gli argomenti del programma, ma non significa abbassare la media universitaria; anche perché non è prevista una verbalizzazione.
Superare l’esonero, invece, consente di ricevere una valutazione.
A questo punto ti starai sicuramente domandando come funziona il voto dell’esonero.
La risposta è molto semplice: il voto ottenuto fa media con gli altri esoneri e quindi anche con l’esame finale.
Gli esoneri degli esami sono facoltativi, per cui ogni studente è libero di scegliere se partecipare o meno.
Dal punto di vista temporale, a differenza degli esami che si sostengono nell’ambito delle sessioni di esami, gli esoneri si sostengono durante tutto l’anno, nel periodo delle lezioni, sia nel primo che nel secondo semestre.
La decisione di prevedere uno o più esoneri spetta al docente, che solitamente concede l’agevolazione soprattutto per gli argomenti più ampi e complessi.
Solitamente per l’accesso all’esonero è previsto il requisito della frequentazione delle lezioni.
Il mini-esame rappresenta infatti una sorta di ‘premio’ per gli studenti frequentanti.
La possibilità di accedere agli esoneri riguarda sia le università statali e tradizionali e sia le università telematiche.
Tra le realtà riconosciute dal Miur rientra anche l’università telematica Niccolò Cusano, la cui modalità formativa, che approfondiremo nei prossimi paragrafi, garantisce un’ulteriore agevolazione per ciò che concerne la parte pratica dell’apprendimento.
Tipologie
A seconda delle esigenze il docente sceglie il tipo di esonero, che in ogni caso segue le stesse dinamiche dell’esame vero e proprio.
Le possibilità sono varie, per cui esami scritti, esami orali, project work o esami ibridi.
La maggior parte dei professori predilige le prove in forma scritta, strutturate su domande a risposta chiusa e/o a risposta aperta.
I vantaggi
Dopo aver analizzato il concetto di esonero e il relativo significato cerchiamo di individuare i principali vantaggi che derivano dall’agevolazione.
Il principale vantaggio determinato dall’esonero universitario riguarda la possibilità di suddividere gli argomenti di un esame in due o più parti.
Il dettaglio si traduce praticamente in un minor numero di pagine da assimilare per cui lo studente ha la possibilità di concentrarsi soltanto su una parte del programma, di organizzare al meglio lo studio e renderlo produttivo.
Trattandosi di una prova che viene svolta a metà del corso, le informazioni acquisite durante le lezioni e lo studio autonomo sono ancora ben impresse nella mente per cui risulta più facile ricordarle e ripassarle in vista dell’esonero.
Inoltre, avendo assimilato perfettamente la parte di argomenti relativi alla prova intermedia sarà più semplice comprendere quelli successivi, ovvero quelli che compongono l’altra metà del programma.
Ultimo, ma non per questo meno importante, l’aspetto voto.
Tutti i vantaggi fin qui elencati aumentano notevolmente le possibilità di ottenere un buon voto.
In conclusione, l’esonero degli esami universitari alleggerisce il carico di stress legato alla preparazione delle prove, soprattutto di quelle che in gergo studentesco vengono definite ‘mattoni’.
A beneficiare dell’agevolazione è principalmente la concentrazione, che a sua volta consente di migliorare la produttività.
Nonostante gli innegabili vantaggi appena elencati alcuni studenti scelgono di non cogliere l’opportunità dell’esonero.
Il principale motivo è legato al timore di trascurare le altre materie, o comunque di accumulare ritardi su un eventuale programma di studi pre-impostato.
Ognuno è quindi libero di decidere in base alle personali valutazioni ed esigenze.
A differenza di quello che comunemente si pensa l’esonero non comporta vantaggi solo per gli studenti ma anche per i docenti.
Gli esami parziali all’università consentono una migliore gestione dell’affluenza agli esami veri e propri.
Un altro importante vantaggio per i docenti riguarda la possibilità di verificare la preparazione intermedia degli studenti in merito ad una materia.
Come prepararsi per l’esonero
Come ampiamente spiegato e sottolineato nel corso di questa guida, superare un esonero significa snellire la preparazione degli esami; è chiaramente anche aumentare le possibilità di superarli.
Ecco perché bisogna impegnarsi a fondo e cercare di approfittare dell’opportunità.
Così come per qualsiasi altro esame universitario, lo studio è la base essenziale per raggiungere l’obiettivo esonero.
Esistono tuttavia alcune dritte che consentono di organizzare l’apprendimento in maniera ottimizzata, e di migliorarne la qualità.
Si parte da un programma, ovvero dall’impostazione di una tabella di marcia che scandisca i tempi e organizzi il lavoro in maniera precisa e ordinata.
Bisogna innanzitutto avere una visione di insieme del materiale da studiare, della quantità e della complessità degli argomenti da assimilare.
Successivamente, sulla base della valutazione fatta, si procede col suddividere il lavoro da svolgere per i giorni disponibili fino alla data in cui è previsto l’esonero.
Il planning, a seconda delle preferenze, può essere impostato su un supporto cartaceo oppure digitale, utilizzando ad esempio una delle numerose app agenda.
Fondamentale, per rendere efficace lo strumento, il rispetto delle tempistiche e dei ritmi pre-impostati.
Il suggerimento, in tal senso, è prevedere un margine per gli imprevisti, per recuperare eventuali ritardi accumulati sulla tabella di marcia.
Il requisito relativo alla frequentazione delle lezioni è imprescindibile per accedere all’esonero ma ha anche un’importante funzione didattica.
Oltre ad essere il presupposto essenziale per il quale un docente concede l’esonero a uno studente, seguire le lezioni è anche il modo migliore per ottimizzare i tempi dello studio a casa.
Essere presente durante la spiegazione del docente permette innanzitutto di individuare gli argomenti principali sui quali quasi si baserà la prova, ma permette anche di comprendere e assimilare in aula concetti e informazioni in maniera tale da velocizzare e migliorare lo studio a casa.
Per chi frequenta un ateneo telematico il discorso diventa più semplice in quanto le lezioni sono online e non richiedono la presenza in aula.
Prendiamo in considerazione la modalità telematica Unicusano; attraverso una piattaforma digitale di ultima generazione lo studente ha la possibilità di seguire le lezioni dal proprio pc senza vincoli di orario.
Può accedere allo streaming delle lezioni in qualsiasi momento della giornata per cui può decidere autonomamente quando e dove studiare.
Lo streaming permette inoltre di riascoltare più volte la stessa lezione, o semplicemente i passaggi più complessi, a vantaggio di uno studio più approfondito.
Lo step fondamentale per impostare un apprendimento efficace e produttivo è l’organizzazione degli appunti.
In particolare, è consigliabile leggerli e riordinarli subito dopo le lezioni.
Un valido aiuto per comprendere e assimilare gli argomenti, e anche per organizzare gli appunti, è dato dalle mappe mentali che consentono di sintetizzare e gerarchizzare gli argomenti.
Si tratta di uno strumento utile sia durante la fase dello studio e sia durante il ripasso.
Schematizzare significa raccogliere i concetti principali al fine di ottenere una visione d’insieme dell’argomento.
Una volta organizzati gli appunti, realizzati gli schemi e assimilato bene gli argomenti è necessario verificare il livello di apprendimento e di comprensione della materia.
Lo step in questione consiste nel ripasso.
Se possibile, ovvero se il tempo disponibile lo permette, è consigliabile prevedere più di un ciclo di ripasso al fine di richiamare periodicamente alla memoria le informazioni, e quindi imprimere i concetti in maniera indelebile nella mente.
Un ulteriore aiuto per prepararsi ad un esonero nel modo giusto potrebbe essere quello di studiare in gruppo.
A patto che non diventi un pretesto per distrarsi, studiare in compagnia alleggerisce lo stress, e per tanti aspetti è anche più semplice.
Chi studia in gruppo ha la possibilità di confrontarsi con altri studenti, di aiutare e di farsi aiutare in caso di dubbi e difficoltà, di esercitarsi a rispondere alle probabili domande dell’esonero.
A tal proposito è fondamentale individuare persone motivate, seriamente intenzionate a studiare e a prepararsi adeguatamente per superare la prova.
Uno dei ‘trucchetti’ più utilizzati da chi si prepara ad affrontare la prova di un esonero è quello di informarsi sulle domande più ricorrenti attraverso chi lo ha già sostenuto, e possibilmente anche superato.
Così come accade per gli esami, informarsi sulle domande più ricorrenti permette di capire quali sono gli argomenti preferiti dei docenti, sulla base dei quali prevedere uno studio più approfondito.
Dal momento che la prova già verte su un programma ridotto, scremare ulteriormente gli argomenti da approfondire offre un ulteriore possibilità di ottimizzare i tempi e le energie.
Credits: belchonock / Depositphotos.com