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Diventare consulente di direzione: identikit della professione

Sogni una carriera nell’ambito delle risorse umane? Management e gestione aziendale sono la tua passione? In questo caso, ecco la guida giusta per te. Insieme a noi, scoprirai tutto quello che c’è da sapere su come diventare consulente di direzione. Non mancheranno poi interessanti spunti legati all’aspetto economico delle figure professionali che operano nel settore delle risorse umane. In particolare ci soffermeremo sul ruolo del consulente di direzione aziendale e sulla figura del consulente del lavoro e quanto guadagna.

Iniziamo dal consulente di direzione.

Come diventare consulente di direzione

Quali mansioni svolge e qual è il percorso di studi utile per intraprendere questa professione?

Il consulente aziendale di direzione è un professionista competente nella consulenza per la conduzione di un’organizzazione, di un’impresa, o di un’azienda. Noto anche come consulente del management, egli si occupa della sua gestione strutturale per il miglioramento dei processi.

In poche parole, questa figura professionale si occupa di ottimizzare la gestione delle aziende, affiancando manager e imprenditori.

Vediamo ora come diventare consulente di direzione e quali sono le caratteristiche principali di questa figura professionale.

Credits: [pressmaster]/Depositphotos.com

Consulenza manageriale: cos’è e a cosa serve

La Consulenza Direzionale è una funzione svolta da professionisti esterni all’impresa, il cui obiettivo è affiancare e consigliare la direzione aziendale nella soluzione di problemi strategici, gestionali e organizzativi.

Secondo la norma europea EN 16114 (recepita anche in Italia come norma UNI) la consulenza di management può essere descritta come

Insieme di attività multidisciplinari di lavoro intellettuale, nel campo delle attività di management, che mira a creare valore o a promuovere cambiamenti, attraverso la fornitura di consigli o soluzioni, intraprendendo azioni oppure producendo servizi erogati (deliverable).

Il servizio di consulenza manageriale può essere utile per:

  • Impostare una nuova strategia commerciale;
  • Coordinare il management;
  • Consigliare nelle decisioni aziendali;
  • Ottimizzare i processi gestionali interni.

Chi è il consulente d’azienda

Sulla base di quanto detto, il consulente di direzione è la figura professionale deputata a svolgere le mansioni di consulenza e affiancamento del management aziendale.

Nello specifico, le principali responsabilità del consulente in gestione aziendale sono:

  • Studio ed elaborazione di strategie per migliorare le prestazioni dell’impresa;
  • Studio di strategie per migliorare le prestazioni dell’impresa;
  • Elaborazione di sistemi di contabilità industriale;
  • Consulenza negli investimenti;
  • Pianificazione finanziaria e il controllo di gestione;
  • Elaborazione di progetti economico finanziari per aziende;
  • Erogazione di consulenze economiche;
  • Elaborazione di proposte organizzative dell’area marketing delle imprese;
  • Formulazione di proposte per migliorare l’efficienza dei processi;
  • Analisi di dati o informazioni di natura economica.

Attualmente, questa figura professionale è molto ricercata dalle aziende, che hanno sempre più necessità di affiancamento esterno nel management.

Il consulente di direzione può lavorare come libero professionista o per una società di consulenza aziendale, che ingloba un ventaglio di specialisti nel settore.

Parlando di consulente direzionale e stipendio, possiamo dire che questo può variare in base ad una serie di fattori, primo fra tutti se questo opera come libero professionista o dipendente. Ovviamente, in base al tipo di contratto e in base alla mole di lavoro gestita, lo stipendio può salire esponenzialmente.

Secondo i blog di settore, per un consulente aziendale junior, lo stipendio può oscillare dai 2.000 ai 2.500 euro al mese, mentre si arriva a 4.000 per i più esperti. Ovviamente si tratta solamente di dati indicativi perché, come specificato, molto dipende dalla mole di lavoro gestita e dal tipo di cliente.

LEGGI ANCHE – Come diventare consulente del lavoro: studi, tirocinio, opportunità

Percorso di studi: laurea Unicusano

Un buon consulente aziendale deve possedere una serie di skills, utili per esercitare al meglio la professione. Il consulente direzionale deve saper comunicare efficacemente con gli altri, deve conoscere l’impresa per cui lavora, il mercato, la legge e i meccanismi economici e finanziari.

Per acquisire tutte queste competenze e diventare un consulente di direzione, puoi scegliere tra i Corsi di Laurea dell’Università Niccolò Cusano che più abbracciano le tue passioni e le tue aspirazioni.

Per lanciarti in questa professione, ti consigliamo principalmente due strade possibili:

A seconda delle tue attitudini, puoi scegliere una laurea più vicina all’ambito aziendale, fiscale e manageriale o dedicarti ad un percorso di stampo ingegneristico.

Il corso di laurea in economia aziendale è particolarmente utile per acquisire conoscenze approfondite su discipline economiche, aziendali, matematiche e quantitative. Accanto allo studio dell’economia e della finanza, ampio spazio viene dedicato alle materie giuridiche, utili al consulente aziendale per avere un quadro normativo entro il quale le imprese operano.

Il corso di laurea in ingegneria gestionale punta a fornire conoscenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, l’analisi del rischio e la gestione della sicurezza in fase di prevenzione ed emergenza.

Si tratta di due percorsi diversi, ma entrambi utili e funzionali per diventare un perfetto consulente di direzione.

Per coloro che intendono proseguire gli studi dopo la laurea, Unicusano propone master riconosciuti dal MIUR per diventare veri esperti del settore.

Master in Gestione ed amministrazione delle risorse umane

Dopo la laurea, se desideri ampliare le tue conoscenze, puoi frequentare il master in Gestione ed amministrazione delle risorse umane. Un master di I° livello rivolto ai laureati (triennali, di vecchio ordinamento o magistrali) di qualsiasi area.

L’obiettivo del master è formare professionisti nell’area della gestione e sviluppo delle Risorse Umane. Fornire quindi le competenze necessarie per l’inserimento nell’area HR di imprese e organizzazioni, della P.A. o di società di ricerca e consulenza. Come tutti i nostri master, si tratta di un master online, fruibile tramite la piattaforma e-learning accessibile 24 ore su 24, tutti i giorni.

Quanto guadagna un consulente del lavoro

Come anticipato all’inizio, la nostra guida vuole soffermarsi su un’altra figura chiave nell’ambito delle risorse umane, ovvero il consulente del lavoro. Finora abbiamo visto come diventare consulente di direzione, ma cosa sappiamo del consulente del lavoro. In particolare, quanto guadagna un consulente del lavoro?

Quella del consulente del lavoro rappresenta una professione assai redditizia in Italia.

Chiedersi dunque quanto prende un consulente del lavoro è del tutto lecito.

L’attività di un consulente del lavoro che ha uno studio professionale proprio permette di arrivare a guadagni considerevoli. Va da sé che un fattore determinante è sicuramente il numero di clienti che lo studio vanta.

Parlando di un professionista competente, affermato ed affidabile, il guadagno del consulente del lavoro mensile può arrivare a superare i 3.000 euro. Come per tutte le attività della libera professione, non esiste una regola precisa ed uno stipendio standard. Ad influenzare lo stipendio di un consulente del lavoro sono diversi fattori, in particolare l’esperienza e il numero di clienti.

Tuttavia, come abbiamo visto, sia nel caso del consulente di direzione aziendale che del consulente del lavoro, le opportunità di guadagno sono interessanti. Se la tua ambizione è lavorare in questi settori, le soddisfazioni non mancheranno.

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