Le dipendenze patologiche rientrano, a pieno titolo, tra gli argomenti di studio di un corso di laurea in psicologia.
Trattare un tema delicato come quello della dipendenza non è semplice, perché presenta moltissime sfaccettature ed elementi da tenere in considerazione. In questa guida cercheremo di definire il concetto di dipendenza patologica, esaminando quelle più diffuse e le caratteristiche di queste alterazioni del comportamento.
Trasgredire le regole, soprattutto in giovane età, può essere considerato naturale. Tuttavia, se certi atteggiamenti diventano abitudini, questo potrebbe portare ad una serie di disagi, causando squilibri fisici e cognitivi.
Ma di cosa stiamo parlando nello specifico e quali sono i tipi di dipendenze più diffuse? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi di questa guida.
Quello che devi sapere sulla dipendenza patologica
Cosa si intende per dipendenze patologiche in psicologia? A cosa sono legate? A queste (e molte altre) domande risponderemo nei prossimi paragrafi di questa guida.
Dipendenza patologica: una definizione
Che cos’è una dipendenza? Conoscere la risposta a questa domanda è fondamentale per comprendere tutto ciò che seguirà in questa guida.
Per dipendenza intendiamo un’alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica.
Volendo riportare la definizione di dipendenza patologica OMS, questa è:
Quella condizione psichica e talvolta anche fisica, derivata dall’interazione fra un organismo vivente e una sostanza tossica, e caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni, che comportano sempre un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico allo scopo di provare i suoi effetti psicologici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione.
Una dipendenza può essere:
- Fisica, quando l’organismo del soggetto che abusa di una determinata sostanza aumenta la sua soglia di tolleranza nei confronti della stessa, richiedendone dosi sempre più massicce per ottenere lo stesso effetto;
- Psichica, talvolta accompagnata da malessere corporeo, ed è legata ad una voglia assoluta di utilizzare uella determinata sostanza, di cui non si riesce a fare a meno. Si può essere dipendenti da droga, alcol, tabacco o anche da internet, ma di questo parleremo in un paragrafo dedicato.
Caratteristiche e sintomi comuni
Nonostante esistano diversi tipi di dipendenze patologiche da sostanze, la psicologia ha definito una serie di sintomi comuni, di natura cognitiva, comportamentale e fisiologica.
A prescindere dal tipo di sostanza, le dipendenze patologiche presentano un insieme di comportamenti caratteristici riassumibili in questi punti:
- Perdita della capacità di controllo sull’abitudine, che porta ad un utilizzo smodato della sostanza che crea dipendenza. Questo comporta un uso prolungato ed eccessivo, che sfocia nel craving, definibile come un intenso desiderio della sostanza che può manifestarsi in qualunque momento, anche se avviene con maggior probabilità dopo uno stimolo associato alla stessa;
- Utilizzo rischioso della sostanza, alterando il proprio stato psico-fisico. Il soggetto colpito da dipendenza consuma la sostanza in situazioni potenzialmente pericolose per sé e per gli altri, come ad esempio mentre si è alla guida;
- Ritiro dalla vita sociale: la dipendenza patologica compromette lo svolgimento dei compiti giornalieri, così come i rapporti interpersonali. Spesso chi soffre di dipendenza da droghe o altre sostanze tende ad isolarsi da famiglia e amici.
Cause e fattori di rischio
Parlando di dipendenze patologiche e cause, possiamo dire che queste possono avere diversa natura, da quella psicologica a quella genetica.
In generale, sembra proprio che i giovani tra i 18 ed i 24 anni abbiano, rispetto alle altre fasce d’età, una maggior incidenza nell’utilizzo di sostanze che creano dipendenza.
Le cause della dipendenza patologica sono da ricercare in:
- Fattori biologici, legati ad un’alterazione della produzione di neurotrasmettitori endogeni;
- Fattori sociali, legati alla situazione socio-economica della famiglia, l’esposizione a fonti di stress e la familiarità con dipendenze di qualunque entità;
- Processi di apprendimento.
Tipi di dipendenze: le 5 più diffuse
Vediamo ora quali sono i tipi di dipendenze patologiche più diffuse:
- Dipendenza da sostanze: in questa categoria rientrano, ad esempio, l’alcolismo e la dipendenza da droghe, siano esse leggere o pesanti;
- Dipendenze di natura comportamentale, come il gioco d’azzardo e lo shopping compulsivo;
- Dipendenze sessuali, come la pornodipendenza;
- Dipendenze alimentari, riscontrabili in patologie come la bulimia o disturbi dell’alimentazione;
- Dipendenze tecnologiche, come quella da internet o dai social media.
La dipendenza da sostanze stupefacenti è una delle più note e diffuse. In questo caso, il soggetto fa uso di sostanze come alcol o droghe più o meno pesanti, dagli oppioidi all’eroina. In generale, la causa che spinge le persone a usare queste sostanze è la voglia di vivere un momento di massima euforia e piacere, con tutti i fattori di rischio correlati al fenomeno.
La dipendenza da gioco d’azzardo o ludopatia è molto più diffusa di quanto si pensi. Si tratta, infatti, di una delle prime forme di dipendenza non legata alla droga. Questa forma di dipendenza è correlata all’atto del gioco compulsivo, che diventa una vera e propria ossessione.
Anche la pornodipendenza è assai diffusa, soprattutto tra gli uomini. Si tratta di una forma di compulsione che porta ad un abuso di materiale pornografico. Purtroppo, la facile fruibilità di materiale pornografico online ha aumentato la percentuale di popolazione che soffre di questo disturbo.
I disturbi dell’alimentazione sono, purtroppo, piuttosto diffusi soprattutto tra i giovanissimi. La dipendenza dal cibo si palesa con la voglia irrefrenabile e compulsiva di mangiare senza sosta pietanze che provocano piacere, soddisfazione e felicità.
Per concludere, menzioniamo la dipendenza da internet, sorta in seguito all’introduzione di tecnologie sempre più sofisticate. Alla luce di questo, possiamo definire l’Internet addicition Disorder come l’ossessione di voler condividere la propria vita sui social media o l’attività compulsiva di navigazione sul web, che può provocare una vera e propria alienazione dal mondo “reale”.
Studiare le dipendenze: laurea in psicologia
Ora che abbiamo chiarito cosa sono le dipendenze patologiche, contestualizziamo questa tematica nel piano formativo dei corsi di laurea dell’area psicologica dell’Università Niccolò Cusano.
La nostra Università prevede tre corsi di laurea afferenti alla psicologia:
- Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (triennale – classe L-24)
- Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione (biennale- classe LM-51)
- Corso di Laurea Magistrale in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (biennale- classe LM-51)
Il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche è il primo passo per entrare nel mondo della psicologia. Si tratta di un percorso di studi triennale, che offre agli studenti solide basi relative alle principali tematiche della psicologia e metodi di indagine correlati.
Il percorso formativo è strutturato in modo tale da comprendere contenuti che consentano di acquisire conoscenze teoriche e competenze pratico-applicative nell’ambito dei processi cognitivo-emozionali e psicofisiologici del comportamento. in questo contesto, lo studio delle dipendenze patologiche è di vitale importanza ed è assolutamente incluso nei programmi didattici.
Dopo la laurea triennale, è possibile specializzarsi proseguendo con gli studi in psicologia, optando per uno dei due percorsi accademici biennali.
I nostri corsi di laurea sono fruibili online, grazie ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24.
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