Corsi di Laurea | 16 Maggio 2023
Come si diventa agente letterario: guida pratica

Come si diventa agente letterario: guida pratica

La passione per la lettura e una forte curiosità verso tutto ciò che ruota intorno a libri, autori e case editrici rappresentano i motivi per i quali tanti giovani condividono l’ambizione di entrare nel mondo dell’editoria; ecco perché in questo post ti spiegheremo come si diventa agente letterario.

La figura è tanto affascinante quanto misteriosa.
Non tutti sanno cosa fa esattamente un agente e quanto sia importante il suo ruolo nell’ambito dell’editoria, sia per chi scrive e sia per chi decide di finanziare la pubblicazione di un libro.

Chi è e che cosa fa l’agente letterario

Iniziamo a familiarizzare con la figura dell’agente letterario definendo la sua posizione.
Sintetizzando in un unico termine il ruolo possiamo dire che si tratta di un intermediario, ovvero una sorta di congiunzione tra gli autori e le case editrici.

È invece impossibile sintetizzare in poche parole le sue mansioni, dal momento che la professione è tutt’altro che semplice.
Per comprendere la complessità del ruolo dell’agente è sufficiente pensare per un attimo alla vastità del panorama editoriale, italiano e internazionale.

Volendo generalizzare potremmo dire che la figura si occupa di negoziare i diritti per i suoi autori.
Il suo compito è quello di selezionare le case editrici potenzialmente interessate alle opere degli autori seguiti e gestire l’intero iter di negoziazione, contrattuale e di pubblicazione del testo.

L’obiettivo di un professionista è tutelare il prodotto dello scrittore, curandone aspetti come i guadagni, i diritti d’autore e tutto ciò che concerne la comunicazione.

La sua attività parte quindi dalla selezione delle possibili collaborazioni editoriali.
Successivamente, individuata la migliore opportunità per l’autore, procede con la negoziazione dei diritti e della retribuzione.

Espletata la parte burocratica e contrattuale l’agente si occupa di verificare che l’editore rispetti tutte le condizioni inserite nel contratto stesso (percentuali retributive, diritti per trasposizioni varie, ecc.).

Trasformare un libro in un best seller è il sogno di ogni scrittore; ecco perché la figura dell’agente diventa indispensabile.
A tal proposito, il suo ruolo consiste nel ricercare e contattare traduttori ed editori esteri, e successivamente gestire le varie fasi della negoziazione.

La padronanza dell’inglese, o di più lingue straniere, diventa in tal caso un requisito essenziale.

Tra le mansioni svolte da un agente letterario rientra anche la gestione dei diritti secondari, ovvero di quei diritti che riguardano le eventuali trasposizioni del prodotto editoriale.
Parliamo in pratica delle trasposizioni cinematografiche, delle traduzioni all’estero e di tutte le altre forme in cui può essere rappresentato il prodotto editoriale.

Alla luce di quanto fin qui detto è piuttosto evidente che si tratta di una figura fondamentale per qualsiasi autore emergente, ma è altrettanto importante anche per chi è già uno scrittore affermato e deve quotidianamente gestire una serie di aspetti legati alla propria notorietà e a quelle delle sue opere.

In conclusione, per quanto l’agente letterario preveda dei costi, rappresenta una figura fondamentale per il successo e la carriera di uno scrittore.

Come si diventa un agente letterario

Attualmente, la professione dell’agente letterario non prevede un percorso di studi specifico.

Tuttavia esistono alcuni requisiti personali indispensabili per poter intraprendere la carriera di agente.
Il punto di partenza, imprescindibile, è la passione per la lettura, seguita da una buona conoscenza del mercato editoriale.

Dal momento che la sua attività consiste nel negoziare i diritti degli autori, la dote comunicativa è una capacità essenziale per svolgere la professione.
Essere abili nella comunicazione è fondamentale per ottenere le migliori condizioni economiche per l’autore.
Altrettanto importante il possesso di doti manageriali e la padronanza dell’inglese e/o altre lingue straniere.

Dal punto di vista formativo, come accennato in precedenza, non esiste un percorso di studi predefinito da seguire.
Per intraprendere la professione dell’agente esistono varie possibili strade e alternative.

Tanto per fare qualche esempio, molti agenti letterari in Italia hanno iniziato come correttori di bozze o come traduttori. Altri hanno iniziato dal ricoprire mansioni di vario genere all’interno di una casa editrice; altri ancora sono partiti dal mercato del self publishing.

Esiste inoltre la possibilità di partecipare a uno dei numerosi corsi di editoria organizzati dalle agenzie letterarie.

Bisogna sottolineare che, per quanto la laurea non sia necessaria, la maggior parte degli agenti letterari è laureata.
Gli indirizzi che riescono a garantire le competenze e le conoscenze essenziali per svolgere la professione sono quelli umanistici.
Un corso di laurea in lettere rappresenta il punto di partenza ideale.

Tra le proposte segnaliamo il curriculum ‘Materie letterarie e linguistiche’ del corso di laurea triennale in Lettere attivato dalla Niccolò Cusano.

Si tratta di un percorso di studi che approfondisce le aree più tradizionali delle lettere (lingua e letteratura italiana, storia e geografia, linguistica generale e della lingua italiana) attraverso un programma che si allinea alle attuali dinamiche e tendenze del mondo del lavoro, in particolare per ciò che concerne il settore dell’editoria e della comunicazione digitale.

Tra le materie previste dal programma: letteratura italiana, fondamenti della lingua latina,storia romana, storia medievale, storia moderna, linguistica storica, sociologia della comunicazione, lingua inglese e abilità informatiche.
Al termine del triennio il neo-laureato avrà acquisito una conoscenza complessiva della cultura letteraria, della storia linguistica e della storia dalle origini a oggi; avrà inoltre acquisito la capacità di padroneggiare, oltre alle diverse varietà orali e scritte della lingua italiana, anche la lingua inglese ed eventualmente un’altra lingua dell’UE.
Altrettanto importanti per la professione dell’agente letterario le competenze digitali, che nell’attuale contesto diventano addirittura essenziali.

Al termine del percorso di studi, qualunque esso sia stato, l’aspirante agente dovrà fare la cosiddetta ‘gavetta’ ovvero iniziare a piccoli passi a farsi strada nel mondo dell’editoria.
L’esperienza è un requisito importante che parte inevitabilmente da periodi di stage scarsamente retribuiti e poco gratificanti dal punto di vista delle mansioni svolte, ma che diventano fondamentali per conoscere e farsi conoscere nel settore.

Per i giovani più intraprendenti esiste la possibilità del trasferimento in un altro Paese.
Città come New York, Londra o addirittura Sidney offrono migliori e più gratificanti prospettive di crescita, sia economica che personale.

Quanto guadagna

Dopo aver analizzato le mansioni e i requisiti passiamo ad analizzare un altro aspetto importante relativo alla professione: la retribuzione.

Cerchiamo quindi di capire quanto guadagna un agente letterario.

Dare delle stime precise è pressoché impossibile, in quanto il compenso varia a seconda del tipo di contratto stipulato con l’autore, e chiaramente a seconda delle vendite.
Solitamente viene stabilita una percentuale retributiva, calcolata sulle royalty.

Ciò significa che un agente letterario percepisce uno stipendio direttamente proporzionale alle vendite del libro, e che quindi aumenta all’aumentare delle vendite.

Prendiamo come esempio un romanzo che ha registrato un incasso di 15.000 euro.
Ipotizziamo che la percentuale definita all’interno del contratto è del 20%.
Calcolando il 20% su 15.000 euro si ha un risultato pari a 3.000 euro, che rappresenta appunto la retribuzione per l’agente.

Chiaramente l’esperienza diventa un dato importante per migliorare lo stipendio di un agente letterario, soprattutto per essere in grado di identificare le pubblicazioni potenzialmente vincenti in ottica di vendita.

Ora sai chi e e cosa fa un agente editoriale; sai quali sono i requisiti indispensabili per svolgere la professione e le alternative per acquisire una formazione in linea con le esigenze del settore.
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Credits: fotoevent.stock / Depositphotos.com

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